"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

venerdì 30 ottobre 2009

INALAZIONI


Una bella inalazione di vapore è la cura migliore in caso di tosse e raffreddore; versate una manciata di erbe in un litro di acqua e portatela a ebollizione, poi prendete la pentola e posatela davanti a voi sul tavolo, avendo cura di lasciarla coperta in modo che il prezioso vapore non sfugga. Quindi avvolgere capo e spalle in un pesante asciugamano, o meglio ancora in una coperta di lana.

A questo punto scoperchiate la pentola e sporgete la testa sul flusso di vapore. State però molto attenti a non bruciarvi e respirate il vapore abbassandovi fino a che non provate eccessivo calore. (Prima si respira con il naso e si butta fuori l'aria con la bocca: questo è il modo corretto!)

Dopo cinque o dieci minuti avrete respirato abbastanza vapore caldo e potete quindi lavarvi per eliminare il sudore.

Simili bagni sono consigliabili anche per una cura cosmetica poichè stimolano la circolazione sanguigna dei tessuti superficiali del viso.

ZUPPA DI POMODORO (veloce)


L'ho trovata nel libro di ricette per il diabete di tipo 2, ma va benissimo per tutti.

INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
- 200 gr di passata di pomodoro
- 1 zucchina piccola
- 200 ml di brodo vegetale
- 1 cipolla
- 1 spicchio d'aglio
- qualche foglia di basilico e prezzemolo
- sale e pepe

PREPARAZIONE : 20 MINUTI

1- Sbucciate la cipolla e l'aglio e tritarli finemente. Lavate la zucchina, pulirla e tagliarla a cubetti piccolini.
2- Riscaldare l'olio inuna pentola. Mettervi a dorare la cipolla, l'aglio e la zucchina a pezzetti. Aggiungere il pomodoro ed il brodo. Insaporire con sale e pepe.
3- Far cuocere e lasciar bollire per 7 minuti a fuoco basso tenendo coperta la pentola. Condire la zuppa con sale e pepe. Servirla sminuzzandovi sopra qualche foglia di basilico o prezzemolo.

BUONO A SAPERSI
La zuppa diventa anche un piccolo piatto completo, se vi fate cuocere 160 gr di riso. Il valore dell'U di CHO in tal modo aumenta a persona di circa 4 unità.

VALORI NUTRIZIONALI PER PORZIONE:

105 kcal- 3 g di proteine- 6 g di grassi- 7 g di carboidrati- 2 g di fibre-
0 U di CHO

giovedì 29 ottobre 2009

MANI PROFUMATE


Dopo aver cucinato e preparato varie pietanze anche le vostre mani risentiranno del lavoro svolto; ciò, spesso, rende addirittura difficile uscire dalla cucina per dedicarsi ad altri ruoli.
Non gettate mai i limoni spremuti, ma teneteli per passarli sulle mani, soffregando bene ogni dito, dopo avere pulito le verdure che anneriscono o il pesce che le impesta.
Ancora, se l'odore è particolarmnte persistente, aggiungete un po' di aceto all'acqua e bicarbonato con la quale le passerete prima di lavarvele.
Ricordate, inoltre, che gli odori penetreranno ancora più a fondo se utilizzerete acqua calda, mentre tenderanno a scomparire maggiormente con l'uso di acqua fredda.
L'antidoto perfetto dell'odore di aglio è il prezzemolo: sfregatevi le mani con un rametto dopo aver effettato l'aglio; se invece avete utilizzato cipolla, basterà passare bene le mani con del sedano per far sparire completamente l'odore. Quando pulite i carciofi e le mani sembrano annerite indelebilmente, lavatele con una pasta preparata con polpa di patata cruda e limone: ritorneranno immediatamente bianchissime e morbidissime.

mercoledì 28 ottobre 2009

GINSENG


PARTI UTILIZZABILI
la radice

PROPRIETA' DELLA PIANTA
- stimolante del sistema nervoso, fisico e intellettuale.
- i ricambi (glicogenesi, diuresi con eliminazione di urea)
- rivitalizzante
- afrodisiaco
- tonico polmonare e cardiaco
- vasomotore
- aperitivo
- stomachico
- febbrifugo
- antalgico (dolori reumatici)

INDICAZIONI
- affaticamento generale (fisico e intellettuale)
- convalescenza dopo gravi malattie
- impotenza
- frigidità
- affezioni polmonari (pleuriti)
- inappetenza
- atonia gastrica
- senescenza, tremiti senili
- arteriosclerosi (vertigini, capogiri, cefalee, ronzii alle orecchie)
- sindromi vascolari
- affezioni febbrili
- affezioni psico-somatiche

USO
Si può usare per molti mesi a piccole dosi durante la giornata, ma non prenderlo mai dopo le 5 del pomeriggio potrebbe non far dormire.
Consiglio di sospendere l'assunzione nei mesi più caldi di luglio e di agosto quando il nostro fisico è stressato dal caldo. Un po' di riposo non può fare altro che bene.

martedì 27 ottobre 2009

FINOCCHIO (o anice dolce)



FOENICULUM VULGARE
(Anethum graveolens)
Ombrellifere

PARTI UTILIZZATE
Bulbo, foglie, semi, radici

PRINCIPALI COSTITUENTI CONOSCIUTI
VitaminaA, B, C, calcio, fosforo, potassio, zolfo, ferro, essenza aromatica (anetolo, derivati terpenici...)

PROPRIETA'
- tonico
- diuretico
- eupeptico
- vermifugo
- emmenagogo
- galattogeno

INDICAZIONI
- astenia
- reumatismi
- emicranie
- vertigini
- tosse (asma, pertosse)
- vomiti gastrici
- flatulenze
- mestruazioni scarse e dolorose

MODO D'UTILIZZARLO
- Bulbo crudo, come antipasto,i n primavera (finocchio dolce)
- Crudo o cotto, sin dall'estate, come i gambi di sedano (finocchio zuccherino)
Aggiungendo foglie triturate a certi alimenti pesanti (fagioli, fave) si rendono questi ultimi più digeribili
- Infuso di foglie (30 gr per un litro d'acqua): una tazza dopo i pasti;
- Infuso di semi (1 cucchio da caffè per una tazza, far bollire 30 secondi, lasciare in infusione per 10 minuti): una tazza dopo i pasti (asma, pertosse, digestione lenta, spasmi intestinali);
- Decotto di radici (30 gr per un litro d'acqua): stesse dosi (mestruazioni dolorose).

N.B. Palpebre gonfie al risveglio: secondo un'antica ricetta, suffumigi con decotto di semi di finocchio macinati

lunedì 26 ottobre 2009

BLOG DI EPICURO

Ricordo a tutti i lettori che il gruppo Epicuro non comprende solo EPICUROELEERBE, ma anche altri blog.
Sono elencati di fianco a destra, altrimenti vi do i link per cercarli fuori di qui.

http://epicuroewlavita.blogspot.com/

http://epicuroformanuova.blogspot.com/

http://epicuroelaborsa.blogspot.com/

Grazie se volete visitarli, avrete una visione più ampia di chi siamo e di che cosa vogliamo comunicare a tutti.

IL BURRO ALLE ERBE


E' molto semplice ottenere il burro alle erbe incorporando le erbe fresche tritate nel burro tenero e non salato. Si possono aggiungere anche altri ingredienti, come l'aglio schiacciato, il limone grattugiato o la scorza di arancio, qualche goccia di succo di limone o di arancio, polvere di senape o pepe. Si può variare ancora di più il sapore usando una un particolare erba o una combinazione di erbe. Il classico burro alle erbe è il tipo Maitre d'Hotel, aromatizzato con prezzemolo, succo di limone, pepe e, volendo, aglio. Questa variante del burro alla Maitre d'Hotel è eccellente con i pesci grassi come la trota o lo sgombro.

- 125 gr di burro non salato
- 2 cucchiai di prezzemolo tritato
- 1 cucchiaio di erba cipollina tritata
- 1/2 cucchiaio di menta tritata
- 1/2 cucchiaino di polvere di senape
- 1 cucchiaio di succo di limone

Lavorare il burro fino a farlo diventare una crema, poi incorporarvi le erbe e la polvere di senape.
Aggiungere il succo di limone goccia a goccia, mescolando bene. Mettere il burro su una carta oleata e fare un rotolo con l'aiuto di un coltello a lama piatta o di una spatolina. Avvolgere il burro nella carta e metterlo in frigorifero ad indurire per almeno due ore. Si serve a riccioli ricavati con l'apposito coltello, e se si vuole dare una forma particolare si possono usare stampi per biscotti.

E' STATO UN CORRERE ATTRAVERSO L'INVERNO


È stato un correre attraverso l'inverno
quasi non fosse inverno,
i giorni di sole e di luce quasi calda
mentivano con convinzione,
da un momento all'altro
potevano spuntare germogli dappertutto,
se ne poteva fare a meno
del gelo, della poca luce
dell'asserragliarsi di giorni opaco.
Sembrava di poter saltare una stagione.
Invece metà di febbraio, la seconda,
ha riportato tutto alle consuete immagini,
neve sui tetti, freddo sull'asfalto in poltiglia.

(Paolo Rabissi)

venerdì 23 ottobre 2009

UN CONSIGLIO ....


Lo so che è cominciata una stagione fra le più noiose e tristi: pioggia, freddo, vento.....
Ma la domenica quando un timido e pallido sole fa capolino fra le nuvole, perchè non portare i nostri ragazzi a fare una bella passeggiata nella natura?
Non importa dove, ognuno sceglierà il luogo più adatto o più vicino o quello che conosce meglio.
O anche quello che invece conosciamo meno. E sarà una lezione di vita per tutti adulti e bambini.
Ogni stagione ha qualcosa da offrire, non pensiamo soltanto se ci sono le castagne o i funghi o le more e i lamponi.
E' meraviglioso anche sedersi su una roccia chiudere gli occhi e lasciare che il vento freddo ci accarezzi le guance.
Se andate nelle Riserve o nei Parchi ricordate di rispettare le regole che vengono sempre scritte all'inizio dei sentieri e se non le trovate c'è sicuramente a disposizione nel paese vicino una stazione del Comando del Corpo Forestale dello Stato che può aiutarvi a non sbagliare.
Non raccogliete mai nulla: potreste alterare l'ecosistema di quella zona e magari distruggere una pianta che sta rinascendo spontanea dopo una raccolta stupida che ne ha quasi provocato l'estinzione. Noi siamo circondati da tante piante, tanti animali ma vi siete mai informati bene quanto di questo patrimonio prezioso che serve alla nostra vita stiamo distruggendo?
Noi sentiamo allarmismi sulla foresta pluviale dell'Amazzonia, sulle foche, sulle balena, ma esistono centinaia e migliaia di specie sia animali che vegetali che muoiono ogni giorno. Hanno creato una BANCA DEL SEME per la natura, animale e vegetale, lo sapevate?
Voi adulti siete i primi a dover insegnare il rispetto ai vostri figli.
Il rispetto è la base per vivere, sia a livello di raccolta differenziata sia verso quello che ci circonda e che se non saremo noi per primi a preservare dall'estinzione stupida, quando tutto il mondo sarà morto e quando ci mancherà, non potremo più porvi rimedio.
Parliamo tanto di malattie, di scorie radioattive, di inquinamento dei mari, di borsine che non sono biodegradabili...l 'elenco è infinito e se lo guardo non so dove arriviamo.
Insegniamo anche nelle scuole, con educatori attenti, ad amare la natura. Cari insegnanti qualche ricerca in più, qualche ora spesa a parlare meglio degli alberi e degli animali non guasterebbe.
Domani porto mia figlia a vedere una mostra di funghi così conoscerà tutte insieme le varie specie e non penserà che i funghi sono solo quelli che ha visto in foto su una pagina di libro o su internet. Ma si renderà anche conto delle proporzioni dei colori. Dove volete arrivare? a far dire ai vostri figli che un pollo è solo il petto che comprate al supermercato al reparto macelleria?
Chi abita in città ha a disposizione Musei di Scienze Naturali, chi abita in piccoli centri ha il proprio fututo accanto a casa.
A che livello di insensibilità siamo arrivati che non ci interessa non solo il nostro, ma soprattutto il futuro delle prossime generazioni?

FERULA ASSA - FETIDA


OGGI VI SOTTOPONGO AD ANALISI QUESTA PIANTA, PERCHE' UN AMICO MI HA MANDATO UN ARTICOLO DOVE SI SPIEGAVANO GLI STUDI CHE VENGONO FATTI PER POTERLA UTILIZZARE PER L'INFLUENZA SUINA H1N1.
MI PROPONGO DI INFORMARMI ANCORA MEGLIO, INTANTO VOI LEGGETE E MAGARI CHIEDETE AL VOSTRO MEDICO SE ESISTE GIA' IN COMMERCIO UN FARMACO ADATTO.
PER CHI COME ME HA DECISO DI NON FARE IL VACCINO POTREBBE ESSERE UN RIMEDIO O UNA PREVENZIONE ALTERNATIVA.

MA ASSOLUTAMENTE EVITATE DI ANDARLA A RACCOGLIERE E USARLA DI VOSTRA INIZIATIVA. POTRESTE AVERE DEI PROBLEMI MOLTO SERI E GRAVI CONSEGUENZE.

___________________________

Assafetida
Ferula assa-foetida

Classificazione scientifica

Regno:Plantae
Divisione:Magnoliophyta
Classe:Magnoliopsida
Famiglia:Apiaceae
Genere:Ferula
Specie:F. assa-foetida
Nomenclatura binomiale Ferula assa-foetidaL.

Partecipa al Progetto:Forme di vita

La Ferula assa-foetida chiamata in italiano assafetida o assa fetida, chiamata anche concime del diavolo o sterco del diavolo, è una specie di ferula originaria della Persia (Iran) e caratterizzata da un odore penetrante e sgradevole, una volta cotta conferisce ai preparati un aroma simile a quello dell'aglio.La polvere di assafetida, ricavata dalla resina della radice della pianta, è molto utilizzata nella cucina indiana.

Storia
L'utilizzo dell'assafetida era diffuso nell'intera area mediterranea fin dall'epoca romana, dopo il medioevo l'utilizzo dell'assafetida sparì dalle cucine europee.

Uso medicinale
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici – Leggi le avvertenze

L'assafetida ostacola la crescita di microflora nell'intestino, riducendo la flatulenza.Ha un largo utilizzo nella medicina tradizionale come antimicrobico, con casi ben documentati per il trattamento di bronchiti croniche e pertosse.Le è attribuito inoltre un potere contraccettivo e abortivo, e in questo contesto, è considerata come un sostituto meno efficace di un'altra pianta del genere Ferula, il silfio, ormai estinto.L'assafetida è stata usata nel 1918 per combattere la pandemia di influenz spagnola. Gli scienziati dell' università di medicina di Kaohsiung in Taiwan affermano che le radici di assafetida contengono composti antivirali naturali che uccidono il virus dell' influenza suina, H1N1. In un articolo pubblicato sull' American Chemical Society's Journal of Natural Products, i ricercatori dicono che questi composti potrebbero essere utili per lo sviluppo di un nuovo medicinale contro questo tipo di influenza.

giovedì 22 ottobre 2009

Salse per bolliti





Al pistacchio


100 gr di pistacchio tostato
100 gr di mollica di pane fresco
3 cucchiaini Aceto bianco (preferisco di miele)
50/ 70 gr di olio extravergine di oliva non fruttato tipo ligure

Tritare e fare riposare per almeno 40 minuti in frigo

Al rosmarino

10 gr di aghi freschi di rosmarino
80 gr di mollica di pane fresco
5 cucchiaini Aceto bianco
50 gr. di pinoli tostati saltati
80 gr. di olio extravergine di oliva fruttato

Tritare e fare riposare per almeno 40 minuti in frigo


Al basilico e prezzemolo

Un mazzo di basilico a foglie larghe e uno di prezzemolo
100 gr di mollica di pane fresco
5 cucchiaini di vin cotto
20 gr. di mandorle sbucciate e tostate leggermente
80 gr. di olio extravergine di oliva fruttato

Tritare e fare riposare per almeno 40 minuti in frigo


Alle acciughe

8/10 filetti di acciughe
100 gr di mollica di pane fresco
5 cucchiaini di vin cotto
Un mazzetto di prezzemolo
80 gr. di olio extravergine di oliva fruttato

Tritare e fare riposare per almeno 40 minuti in frigo

In tutte queste salse la mollica va ammollata in acqua e strizzata

Carne con salsa di pistacchi




Rielaborazione di una ricetta medievale



Tocchetti di carne di vitello o di montone 6/8 etti da sbollentare in acqua e menta
Passarla in un tegame con olio e versare sopra il brodo filtrato.
In una ciotola mescolare in due cucchiai di miele di zagara i pistacchi di Bronte (100/150 gr.) tritati, se si ha tempo e pazienza pestateli in un mortaio di marmo, dell’amido di grano (un cucchiaio), una bustina di zafferano e del pepe verde in grani con un bicchierino di aceto bianco, meglio se di miele.
Aggiungere questa salsa alla carne e far cuocere sino a che la salsa non si addensi rigirando spesso i tocchetti per farli insaporire

martedì 20 ottobre 2009

AFORISMA DEL GIORNO

Puoi rincorrere una farfalla per tutto il prato
e non prenderla mai.
Ma se ti siedi tranquillo sull'erba
verrà a posarsi sulla tua spalla.

POTPOURRI DEL BOSCO


Il patchouli, che è l'essenza predominante nella miscela BOSCO, è un altro dei miei aromi preferiti. Mi fa sempre pensare a lontane foreste e ad abiti di tweed di buon taglio. Ecco perchè penso che sia un potpourri particolamrmente adatto a una stanza maschile o ad una biblioteca. Ma questo aroma caratteristico eppure sottile si adatta ad ogni ambiente.

I colori sono per lo più scuri, con macchie di rosso cupo o marrone. Ho aggiunto boccioli di rosa per darvi consistenza. In questa ricetta c'è una considerevole quantità di polveri: quindi se pensate di mettere il potpourri in un recipiente di vetro, nel riempirlo abbiate cura di non impolverare troppo il vetro stesso.

- 90 gr di boccioli di rosa rossa
- 120 gr di foglie di patchouli
- 60 gr di petali di ibisco
- 60 gr di petali di rosa rosso cupo
- 60 gr di cedro grattugiato
- 30 gr di radice di giaggiolo in polvere
- 8 gocce di olio di patchouli
- 60 gr di petali di peonia

NOTA: per mantenere interi e belli i petali di peonia consiglio di mescolare prima tutti gli altri ingredienti secchi, poi aggiungere l'olio e infine i petali di peonia.
Rifinite il potpourri con qualche fiore di peonia di colore rosso molto cupo.

lunedì 19 ottobre 2009

BUONANOTTE


NON SEI GRASSA, MA PER SOGNARTI TUTTA DEVO DORMIRE TRE GIORNI !!!!

ENFISEMA


L'enfisema è una malattia irreversibile nel senso che il tessuto polmonare, una volta sclerotizzato, perde definitivamente la sua elasticità naturale e la facilità di dilatarsi normalmente, da cui una diminuizione della capacità respiratoria e affanno. Generalmente l'enfisema è una conseguenza dele malattie croniche dei bronchi o dei polmoni. Si possono comunque trarre benefici dalle piante bevendo ogni giorno l'infuso che vi consiglio (interrompere però una settimana ogni mese).

COMPOSIZIONE:

- 50 gr sommità fiorite di MENTA PULEGIO
- 50 gr sommità fiorite di CAPPUCCINA

Mettetete un cucchiaio della miscela in una tazza d'acqua bollente e lasciate in infusione per 5 minuti. La Menta facilita la respirazione, fluidificando la secrezione e rende più morbido il tessuto polmonare combinando la sua azione con la Cappuccina che è ricca di zolfo.

MALATTIE FEBBRILI


Si tratti di una febbre isolata, o di un'influenza, di una bronchite, di rosolia, scarlattina od orecchioni, è sempre bene aggiungere al trattamento corrispondente la tisana dei 5 fiori.

E' una vecchia ricetta tramandata di generazione in generazione.

Se ne comprendono meglio le virtù se si saprà che essa associa le proprietà antisettiche della LAVANDA, febbrifughe della BORRAGINE, diuretiche della GINESTRA, depurative della VIOLA DEL PENSIERO e tonificanti della CALENDULA.

COMPOSIZIONE:

- 10 gr fiori di LAVANDA
- 5 gr fiori di CALENDULA
- 5 gr fiori di BORRAGINE
- 5 gr fiori di GINESTRA
- 5 gr VIOLA DEL PENSIERO

Un cucchiaio da minestra per una tazza d'acqua bollente.
Addolcite con il miele, 3-4 tazzzze al giorno, alternandola con tisane specifiche della malattia da curare.

martedì 13 ottobre 2009

2009 :L'ANNO DELL'INFLUENZA SUINA

Che cos’è l’influenza suina (H1N1), e perché si chiama così?

Questo nuovo virus è stato isolato per la prima volta negli Stati Uniti nell’aprile 2009. Si trasmette in tutto il mondo da persona a persona, proprio nello stesso modo di qualsiasi altro virus influenzale. L’11 giugno di quest’anno la World Health Organization ha segnalato che l’infezione da H1N1 ha assunto le caratteristiche di una pandemia: di una epidemia, cioè, che interessa tutto il mondo, con un numero molto alto di persone colpite dalla malattia.
Il nome con cui viene chiamata la malattia che determina (“influenza suina”) è sbagliato: si riteneva infatti trattarsi di un virus comune nell’influenza suina dell’America settentrionale, ma poi si è visto che questo virus è molto diverso da quelli che normalmente circolano nel mondo.

L’infezione da H1N1 è presente in Italia?

Sì: l’infezione da H1N1 sta progressivamente interessando l’Italia. La maggioranza delle persone che ne sono state colpite è guarita senza aver bisogno di alcun trattamento medico. Comunque l’organizzazione sanitaria italiana sta attentamente sorvegliando questa epidemia.

Come si diffonde il virus?

Il virus si diffonde nello stesso modo delle normali influenze: passa da uomo ad uomo con la tosse e gli starnuti. Ci si può infettare anche toccando un oggetto su cui è presente il virus, e poi toccandosi con la mano contaminata la bocca o il naso.

Quali sono i segni ed i sintomi dell’infezione umana?

I sintomi dell’infezione da virus H1N1 sono: febbre, tosse, mal di gola, naso chiuso o gocciolante, dolori a tutto il corpo, mal di testa, sensazione di freddo e stanchezza. Un numero significativo di persone colpite ha anche vomito e diarrea. I casi di malattia grave e di morte associati all’infezione con questo virus sono veramente rari.

Quanto è grave la malattia associata con l’infezione umana?

La malattia causata dal virus H1N1 può essere da molto lieve (il paziente non si accorge nemmeno di averla) a molto grave. La maggioranza delle persone colpite guarisce spontaneamente, senza trattamento medico, anche se in alcuni casi è richiesta l’ospedalizzazione, ed in pochissimi casi si può avere la morte. Come per tutte le influenze stagionali, alcune persone sono ad “alto rischio” di complicazioni: le persone che hanno più di 65 anni, i bambini di età inferiore ai cinque anni, le donne in gravidanza, e tutti coloro che soffrono di determinate malattie croniche (diabete, malattie cardiache, asma, malattie renali, insufficienza respiratoria, soppressione del sistema immunitario, disturbi neurocognitivi e neuromuscolari).
Per la verità sino ad oggi, a differenza che nelle comuni influenze stagionali, non sembra che le persone di età superiore ai 65 anni abbiano un maggior rischio di complicanze: anzi circa un terzo di coloro che hanno più di 60 anni di età presenta già degli anticorpi contro H1N1, che sembrano offrire un certo grado di protezione contro la malattia.

Quanto a lungo le persone colpite possono infettare gli altri?

Le persone infettate dal virus H1N1 possono infettare altri esseri umani dal giorno prima di accusare i sintomi sino a cinque – sette giorni dopo. Questo periodo può essere più prolungato in certi individui, specialmente nei bambini e nelle persone con sistema immunitario depresso.

PREVENZIONE E TRATTAMENTO

Cosa posso fare per proteggermi dalla malattia?

Il vaccino contro l’infezione da H1N1 è attualmente in produzione, ma non è ancora disponibile. È invece quasi pronto il vaccino contro la comune influenza stagionale.
Tuttavia ci sono comportamenti della vita quotidiana che possono aiutarti a prevenire la diffusione dei virus che causano infezioni respiratorie, compreso l’H1N1.

Quindi:
-Copriti il naso e la bocca con un fazzoletto quando tossisci o starnutisci.
-Butta poi il fazzolettino nella spazzatura dopo l’uso (non riporlo in tasca!);
-Lavati spesso le mani con acqua e sapone. Solo se acqua e sapone non sono disponibili usa i prodotti a base di alcool;
-Evita di toccarti occhi, naso, e bocca: i germi si diffondono per queste vie;
-Cerca di evitare i contatti con le persone malate;
-Se ti sei ammalato di influenza H1N1 resta in casa sino ad almeno 24 ore dopo la fine dei sintomi. Evita il contatto con altre persone per non diffondere la malattia;
-Segui le indicazioni che dà l’Autorità pubblica sulle misure, come la chiusura delle scuole, tese ad evitare gli affollamenti;
-Specie se vivi da solo, preparati ad affrontare adeguatamente la malattia tenendo in casa degli anti febbrili, dei disinfettanti per le mani, fazzolettini di carta, ed evita di uscire in pubblico cino a quando i tuoi sintomi non siano passati da almeno 24 ore.

Se un membro della mia famiglia è ammalato di influenza da virus H1N1, devo andare a lavorare (o a scuola)?

Sì, puoi andare al lavoro come al solito. Devi controllare però il tuo stato di salute tutti i giorni, ed attuare con particolare attenzione le misure preventive citate prima. Coloro che hanno malattie croniche di base (diabete, malattie cardiache, asma, malattie renali, insufficienza respiratoria, soppressione del sistema immunitario, disturbi neurocognitivi e neuromuscolari) o sono in gravidanza dovrebbero assumere i farmaci antivirali a scopo profilattico.

Qual è la tecnica migliore per lavarmi le mani per evitare il contagio?

Lavarti le mani spesso può proteggerti dai germi. Lavale con acqua e sapone, o con detergenti a base di alcool. Lavati comunque le mani per almeno 20 – 30 secondi. Se usi un gel detergente, strofinati le mani sino a quando non si sia completamente asciugato. In questo caso non avrai bisogno di acqua: l’alcool contenuto nel gel uccide i germi presenti eventualmente sulle tue mani.

Che devo fare se mi ammalo?

Se tu vivi, o sei stato molto di recente, in una zono dove sono state identificate persone affette da influenza H1N1, e ti ammali con sintomi simil - influenzali (febbre, dolori a tutto il corpo, naso gocciolante o chiuso, mal di gola, nausea, vomito, diarrea), devi restare a casa evitando il contatto con altre persone. E questo sino a 24 ore dopo che la febbre è scomparsa: salvo, logicamente, che tu abbia particolari necessità di carattere medico. La tua febbre passerà anche senza prendere nessuna medicina. Stai lontano dagli altri per quanto possibile, per evitare che anche loro si ammalino. Questo significa che devi evitare le tue normali attività, incluso il lavoro, la scuola, i viaggi, l’andare a far compere, gli eventi sociali, e le riunioni pubbliche.

Se sei incluso nelle categorie a rischio ed hai la febbre, contatta subito il tuo medico o il 118: loro decideranno se sottoporti al test, o eventualmente farti ricoverare. Se sei malato, ed hai uno dei sintomi seguenti, chiama subito il 118.

Per un bambino i segni di allarme che richiedono intervento medico urgente sono:

-Respiro frequente e difficoltoso
-Colore della pelle bluastro o grigiastro
-Non beve abbastanza liquido
-Vomito grave e persistente
-Non si alza e non interagisce con i familiari
-Diventa estremamente irritabile, e non vuole esser mantenuto
-I sintomi simil influenzali migliorano, ma dopo poche ore ricompaiono con febbre alta e tosse molto forte

Per un adulto i segni di allarme che richiedono intervento medico urgente sono:

-respirazione difficoltosa o respiri superficiali
-dolore o sensazione di pressione al torace ed all’addome
-capogiri improvvisi
-stato confusionale
-vomito grave e persistente
-sintomi simil influenzali che migliorano, ma dopo poche ore ricompaiono con febbre alta e tosse molto forte

Esistono medicinali per il trattamento dell’infezione H1N1?

Sì. Per il trattamento e/o la prevenzione dell’influenza da H1N1 è raccomandato l’uso di oseltamivir o di zanamivir. Questi farmaci antivirali sono in commercio in forme diverse (pillole, liquidi, o polvere inalatoria) e devono essere prescritti da un Medico. Combattono l’influenza impedendo al virus di riprodursi nel tuo organismo. Se ti sei ammalato, rendono i sintomi più lievi e ti fanno guarire prima, e possono anche prevenire le complicanze più gravi. La priorità è quella di trattare con questi farmaci gli ammalati più gravi (ad esempio quelli ospedalizzati) e gli ammalati a rischio di complicanze correlate all’influenza.

CONTAMINAZIONE E PULIZIA

Quanto a lungo il virus H1N1 resta – in forma contagiosa – sugli oggetti (ad esempio: sulle maniglie)?

Per un periodo di 2 – 8 ore il virus resta presente in forma attiva, che cioè può infettare una persona.

Che cosa uccide il virus H1N1?

Il virus dell’influenza H1N1 viene distrutto prima di tutto dal calore (75 – 100°C). Anche molti germicidi chimici, come la perclorina, il perossido di idrogeno, i detergenti tensioattivi, gli antisettici a base di iodio, e l’alcool, usati in concentrazioni appropriate e per periodi di tempo sufficientemente prolungati, sono efficaci contro il virus H1N1. per esempio i gel a base alcolica usati per pulire le mani devono essere strofinati sino a quando non si asciugano completamente.
Se né l’acqua ed il sapone, né nessuno di questi detergenti è disponibile, possono essere usati anche detergenti che non abbiano una base alcolica.

Quali sono le superfici che sono più facilmente sorgente di contaminazione?

I germi possono diffondersi quando una persona tocca qualsiasi oggetto contaminato, e poi si tocca occhi, naso, o bocca. Le goccioline diffuse nell’ambiente con la tosse o gli starnuti da una persona infetta si muovono nell’aria : e contaminano tutte le superfici su cui si depositano.

Come dovrebbero essere maneggiati i rifiuti per prevenire la diffusione del virus?

Dovrebbero essere eliminati con i rifiuti speciali se prodotti in ambiente ospedaliero, con l’umido se prodotti in casa. Si raccomanda l’accurato lavaggio delle mani dopo aver trattato questi rifiuti.

Come dovrebbero essere fatte le pulizie domestiche per prevenire la diffusione del virus?

Bisogna sempre tener ben pulite tutte le superfici esposte (specialmente tavolo, tavolino da letto, tutte le superfici del bagno, la cucina, i giocattoli dei bambini), usando prodotti disinfettanti secondo le regole dettate dai fornitori.

Come dovrebbero essere maneggiate le lenzuola, le posate, ed i piatti delle persone affette da influenza da virus H1N1?

Le lenzuola, le posate ed i piatti delle persone affette da influenza H1N1 non devono essere puliti separatamente, ma è molto importante che non vengano usati senza essere stati prima accuratamente puliti.
Le lenzuola, la biancheria e gli asciugamani vanno lavati con un buon sapone da bucato e fatti asciugare accuratamente.
Le mani vanno accuratamente lavate dopo aver maneggiato lenzuola, biancheria, ed asciugamani di persone affette da influenza H1N1.
Le posate ed i piatti possono esser lavati a mano o in lavastoviglie: ma sempre lavando poi accuratamente le mani.

ESPOSIZIONI CHE NON COMPORTANO CONTAGIO

Posso infettarmi con il virus H1N1 mangiando o cucinando maiale?

No: il virus non si diffonde attraverso il cibo. Non ci si può infettare mangiando o cucinando carne di maiale.

C’è il rischio di infettarsi bevendo l’acqua?

L’acqua che sia stata trattata con i sistemi di disinfezione convenzionali non può trasmettere il virus influenzale. I trattamenti convenzionali prevedono infatti un alto grado di protezione anti virale: per cui, anche se non esistono ricerche specifiche sull’efficacia di tutti questi trattamenti nei confronti del virus H1N1, il sistema di clorazione in uso è stato dimostrato efficace nell’inattivare il virus estremamente patogeno H5N1, cioè quello dell’influenza aviaria. È assolutamente probabile che inattivi anche il più debole H1N1. Comunque ad oggi non vi è nessuna segnalazione che metta in relazione anche un singolo caso di influenza H1N1 con l’acqua potabile.
Questo discorso vale anche per l’acqua di piscine, parchi acquatici, fontane, e quant’altro: la clorazione dell’acqua ai livelli di legge è certamente efficace contro il virus dell’aviaria: dovrebbe certamente esserlo, in ragione della molto minore patogenicità, anche nei confronti del virus H1N1.

Lavarsi le mani protegge contro le infezioni :

-Bagna le mani con l'acqua;
-Usa abbastanza sapone da coprire l'intera superficie della mano;
-Poni il palmo della mano destra sopra il dorso della sinistra con le dita intrecciate e viceversa;
-Poi, palmo contro palmo con le dita intrecciate;
-Il dorso delle dita contro il palmo opposto;
-Strofina ruotando il pollice sinistro stretto nel palmo destro e viceversa;
-Strofina ruotando avanti e dietro le dita della mano destra nel palmo sinistra e viceversa;
-Sciaqua bene le mani;
-Asciuga bene con un fazzoletto monouso.

lunedì 12 ottobre 2009

TERRA, ARIA, FUOCO, ACQUA

I VACCINI ANTI HPV SONO DUE E NON SONO UGUALI


Ad oggi sono stati sviluppati e autorizzati con l'indicazione di prevenzione del tumore della cervice uterina due vaccini.
Il programma ministeriale prevede l'offerta gratuita della vaccinazione nei centri vaccinali del sistema sanitario nazionale alle ragazze nel corso del dodicesimo anno di vita (dal compimento degli 11 anni fino al compimento dei 12 anni). Il ministero non ha ancora detto quale dei due vaccini debba essere usato per la campagna vaccinale: quindi ogni Regione decide di quale delle due marche avvalersi. Chi ha figlie che non rientrano nell'età prevista per l'erogazione gratuita, ma desidera vaccinarle lo stesso, può acquistare il vaccino in farmacia presentando una prescrizione. Il costo, in questo caso, è a carico della famiglia.

- I vaccini Hpv sono entrambi composti da particelle simili virali, che riproducono l'involucro del virus senza molecole di Dna all'interno, quindi senza alcuna possibilità di dare infezione o malattia. Sono quindi gusci vuoti in grado però di stimolare la risposta immunitaria. Quando l'organismo incontrerà il vero virus avrà già sviluppato la risposta contro di esso e riuscirà a debellarlo con maggiore efficacia e velocità.

- Non sono interscambiabili, cioè se si comincia con un tipo bisogna fare i richiami con lo stesso tipo.

- GARDASIL SANOFI PASTEUR.
E' un vaccino quadrivalente, cioè in grado di proteggere da quattro tipi virali di papilloma: 16, 18, 6 e 11.
I primi due sono responsabili del 70% dei tumori alla cervice, e sono associati ad altre forme tumorali della zona genitale mentre gli ultimi due sono i maggiori responsabili dei condilomi o verruche genitali, escrescenze benigne.

- CERVARIX GLAXO SMITHKLINE.
E' un vaccino bivalente, che protegge dai ceoppi virali Hpv 16 e 18, responsabili del 70% dei tumori alla cervice. A differenza del primo non protegge dalle verruche genitali.

ERNIE ADDOMINALI A CONFRONTO


- TIPO OMBELICALE
Si sviluppa attorno all'ombelico ed è più frequente tra i neonati, in particolare se nati sotto peso. Negli adulti spesso dipende da eccesso di peso, presenza di liquidi nell'addome, gravidanza o cedimento della parete addominale in una zona già operata.

- TIPO FEMORALE
Nell'ernia femorale la fuoriuscita di un tratto di intestinuo tenue (chiamato ansa intestinale) avviene a livello dela coscia, nella zona in cui l'arteria femorale entra nella gamba. E' più comune fra le donne.

- TIPO INGUINALE
Nell'ernia inguinale la fuoriuscita di un tratto di intestino tenue comporta la comparsa di un gonfiore di dimensione variabile: da quella di una ciliegia a quella di un piccolo melone; più comune fra i maschi di età superiore ai 45 anni.

CELIACHIA (2)

NUOVE AGEVOLAZIONI

Negli ultimi anni sono stati fatti molti passi avanti per agevolare i malati di celiachia.

- Nel 2005, per esempio, una legge (123 del 4 luglio 2005) ha riconociuto l'intolleranza cronica al glutine come una malattia sociale, garantendo l'erogazione di pasti privi di glutine nelle mense publiche. Purtroppo, però, la stessa norma, nella parte in cui imponeva alle case farmaceutiche l'obbligo di indicare la presenza di glutine nei farmaci, è stata abrogata.
Oggi questa indicazione è facoltativa.

- Un'altra criticità è la gestione dei buoni erogati dal Ssn per l'acquisto di alimenti privi di glutine: non si capisce perchè i malati non possano economizzare sul tetto di spesa utilizzandoli anche nella grande distribuzione e non solo in farmacia.

- La Regione Emilia Romagna ha allargato tale possibilità anche a supermercati e ipermercati. Un buon esempio da imitare.

CELIACHIA (1)


DIAGNOSI E COMPLICAZIONI

PIU' IN FRETTA SI FA, MEGLIO E'

Fare una diagnosi corretta e tempestiva permette di salvaguardare il paziente da complicazioni anche gravi, che a volte possono essere irreversibili.

- Il ridotto assorbimento di CALCIO e gli altri nutrienti favorisce lo sviluppo di osteoporosi.

- La celiachia non corretta con la dieta può aumentare la frequenza degli aborti e delle malformazioni congenite, soprattutto quelle del tubo neurale (spina bifida), caratteristiche dell'insufficiente apporto di folati nella madre.

- Se si manifesta da bambini, può causare un ridotto accrescimento, cioè bassa statura.

- Può dare manifestazioni neurologiche come convulsioni e crisi epilettiche.

- Si è osservata una maggiore frequenza di tumori dell'intestino (carcinomi e linfomi).

- Si possono manifestare altre malattie infiammatorie intestinali e autoimmuni come lupus eritematoso, tiroideite autoimmune, artrite reumatoide.

Ricordiamo però, che la dieta senza glutine non solo è in grado di interrompere i disturbi, ma fa ritornare alla normalità la mucosa intestinale, allontanando il pericolo di complicazioni. L'importante è che la si osservi per tutta la durata della vita, essendo la celiachia una malattia cronica che non guarisce mai definitivamente.

domenica 11 ottobre 2009

MARMELLATA DI FICHI D'INDIA


INGREDIENTI

- fichi d'India ben maturi (questa è la stagione)
- succo di limone
- alcune scorzette di limone
- zucchero

Usando un coltellino affilatissimo e dei guanti di gomma (io uso una forchetta e cerco di non toccare le spine) sbucciate i fichi d'India, tagliate la polpa a pezzi, pesatela e mettetela in una casseruola possibilmente di rame non stagnato.
Aggiungete qualche scorzetta di limone e 1 dl di acqua per ogni chilo di frutta. Mettetete la casseruola al fuoco e, sempre mescolando, lasciatela sul sul fuoco fino a quando la polpa dei fichi comincerà a spappolarsi (basteranno sei o sette minuti).
Togliete dal fuoco e passate la polpa al setaccio. Riversate la purea nella casseruola, aggiungetevi 3 hg di zucchero e il succo di un limone per ogni chilo di frutta fresca usata e fate cuocere la marmellata a fuoco dolce mescolando in continuazione. Ogni tanto schiumatela e, appena raggiungerà la giusta consistenza (fate la solita prova con una goccia versata su un piattino inclinato e controllate che questa scenda lentamente), toglietela dal fuoco e versatela nei vasi a perfetta chiusura ermetica.

venerdì 9 ottobre 2009

SI POTRA' MAI CREARE LA VITA IN LABORATORIO?


In teoria sì. E i ricercatori dello statunitense Craig Venter Institute sono molto vicini a riuscirci. Il gruppo, guidato dallo scienziato Craig Venter (già noto per aver sequenziato il genoma umano e per altri importanti risultati nel campo delle biotecnologie), sta provando a creare in laboratorio un batterio molto simile al Mycoplasma genitalium, microrganismo che infetta le vie urinarie. Il Mycoplasma genitalium è stato scelto come modello perchè ha un genoma molto piccolo, che i ricercatori sono già riusciti a ricostruire interamente con metodi sintetici, escludendo però i geni non indispensabili alla sopravvivenza e quelli che possono rendere il batterio pericoloso per l'uomo.

PROSSIMA TAPPA

La tappa successiva sarà inserire questo Dna sintetico in un Mycoplasma genitalium precedentemente privato del proprio genoma. Si otterrà così un nuovo organismo, che i ricercatori hanno già battezzato Mycoplasma laboratorium, capace di vivere e moltiplicarsi autonomamente. Anche se questi esperimenti suscitano obiezioni etiche, potrebbero permettere in futuro di creare microrganismi utili all'uomo, per esempio inserendo nel Dna sintetico geni che rendano il batterio capace di "digerire" sostanze inquinanti e ripulire così ambienti contaminati.

mercoledì 7 ottobre 2009

MELOGRANO


Già nell'antichità si conoscevano le virtù di questa pianta ed ancora oggi viene utilizzata per le malattie intestinali e per combattere la tenia.

Se ci capita di mangiare in sogno i chicchi del melograno, saremo travolti da passione ardente; se invece lo vediamo soltanto, il sogno predice tormenti morali.

ToScAnIsInAsCe


- Di che origine sono gli scozzesi?

- Sono dei genovesi cacciati via dalle loro terre

perché spendevano troppo.
(un bacione a tutti i genovesi!)

martedì 6 ottobre 2009

PERCHE' L'UOVO SODO PUO' DIVENTARE VERDE?


L'albumina, proteina presente nell'albume dell'uovo, è molto ricca di aminoacidi che contengono zolfo. Quando è riscaldata, libera acido solfidrico, il composto gassoso che da il caratteristico odore alle uova lesse. Quest'ultimo si diffonde in tutte le direzioni e, quando raggiunge la superficie del tuorlo, reagisce con gli ioni ferrosi di cui questo è ricco, dando come risultato un composto chiamato solfuro ferroso, dal colore bruno.Questo colore si combina con il giallo del tuorlo, dandogli un aspetto verdastro.

Per evitare tale colorazione (del tutto innocua), le uova vanno fatte cuocere il minimo indispensabile per raggiungere la consistenza che si preferisce e, una volta pronte, devono essere immerse subito nell'acqua ghiacciata: l'albumnia raffreddata libera meno acido solfidrico di quella calda.

Anche sgusciare subito le uova aiuta ad allontanare l'acido solfidrico dal tuorlo, disperdendolo all'esterno.

IL CAFFE' PROTEGGE L'UTERO


Una buona notizia per chi non sa rinunciare alla tazzina. Il consumo di caffè può ridurre l'insorgenza di cancro all'endometrio (la mucosa che riveste l'utero).
La conferma viene da una meta-analisi uscita sull'American Journal of Obstetrics and Gynaecology, che include tutti gli studi pubblicati in materia del 1966 al 2008.
"Rispetto ale bevitrici di caffè",dice il professor Carlo la Vecchia, dell'Istituto Mario Negri di Milano, coautore dello studio, "le donne che ne consumano in quantità ridotta o moderata (fino a 3-4 tazzine al giorno) hanno protezione del 13%,mentre quelle che ne assumono di più (oltre le 4 tazzine) sono ancora più difese (del 36%)."

lunedì 5 ottobre 2009

PEPERATA ALLO ZAFFERANO


Salsa consigliata per il pesce.

Far bollire un composto di vin cotto, aceto e vino rosso.
Aggiungere alcune fette di pane precedentemente tostato.
Passare al setaccio e rimettere sul fuoco aggiungendo CANNELLA, CHIODI DI GAROFANO, una dose abbondante di PEPE e una presa di ZAFFERANO.

OBESITA' (UCRAINA)


Ho trovato questo consiglio, ve lo propongo se qualcuno lo vuol provare!

Mescolare il succo di 24 limoni e 350 grammi di aglio tritato finemente. Mettere il composto in un vaso di vetro coperto con un telo e lasciate riposare per 24 giorni.

Assumerne un cucchiaio da tè sciolto in mezza tazza d'acqua calda tutte le sere.

domenica 4 ottobre 2009

GRANTURCO


Zea mays L.

Famiglia
Poaceae (Graminaceae)

Nomi locali
Meliga, Granon (Liguria)
Sorgo turco, Zallon (Veneto)
Granone, Frumentone (Toscana)
Migghiu, Rodindia (Calabria)
Granudinnia (Sicilia)

La droga
Gli stili

Proprietà
Diuretiche, sudorifere, depurative, ipotensive, antiinfiammatorie.

Principi attivi
acidi grassi, fitosteroli (sitosteroli e stigmasterolo), zuccheri, betaina, allantoina.

L'utilizzazione degli stili di granturco a scopo erboristico risale a due secoli or sono; serie ricerche scientifiche ne hanno confermato la validità nella prima metà del '900.
Le virtù del granturco sono diuretiche e vengono sfruttate genericamente nei casi di ritenzione idrica, per esempio gonfiore alle gambe, conseguenti ad insufficienza cardiaca, a idropisia, a lesioni. Sono inoltre particolarmente utili nelle cistiti e nelle cistopieliti, di cui attenuano la sintomatologia dolorosa, e nella renella.
Le eccezionali proprietà diuretiche del granturco favoriscono l'eliminazione delle tossine che ristagnano nell'organismo e che sono tipiche della gotta, dell'artrite e del reumatismo. In tempi recenti è stata provata l'azione ipotensiva del granturco nei casi di arteriosclerosi.
Per uso esterno gli stili del granturco vengono utilizzati come antiinfiammatori e coadiuvanti nei processi di cicatrizzazione grazie al loro contenuto in allantoina.
La polenta ottenuta dai semi è talvolta usata come veicolo per cataplasmi.

USO INTERNO
Come diuretico, depurativo, ipotensivo.

INFUSO
2 grammi in 100 ml di acqua. Due-tre tazze al giorno.
TINTURA
20 grammi in 100 ml di alcool di 20° (a macero per 5 giorni). Due-tre cucchiaini al giorno.

giovedì 1 ottobre 2009

LA PATATA E PARMENTIER


Originaria di Chiloè, un arcipelago del Pacifico nel Sud del Cile, la PATATA degli Incas fu importata in Spagna e nei paesi dell'Europa meridionale verso il 1540. Quarant'anni dopo l'ammiraglio inglese Raleigh l'introdusse nelle Isole Britanniche e nei Paesi Bassi. A quell'epoca la patata veniva considerata velenosa per l'uomo, capace di portargli la lebbra, e serviva solo all'allevamento del bestiame.
Fu un farmacista dell'esercito francese prigioniero in Germania a scoprirla nel rancio quotidiano. Tornato in Francia nel 1763, "il farmacista dell'esercito" Antoine-Augustin Parmentier (1737-1813) cercò di far adottare la patata in Francia per cercare di porre rimedio alle carestie. Ciò scatenò una violenta reazione ed in alcune province si proibì la coltura della"pianta perniciosa", Parmentier finì tuttavia per convincere Franklin, Lavoisier ed il re che si adornava l'occhiello con fiori di patata.
Nel 1771 l'Accademia di Medicina di Parigi stabilì che il tubero era innocuo e ne raccomandò l'uso.
Parmantier fu per molte ragioni uno dei primi specialisti della nutrizione, della dietetica e dell'igiene alimentare; lo testimoniano i suoi numerosi studi. Ed in particolare, gli studi sulla fermentaziuone del pane, sulle farine, sulla molitura che sfociarono nel concetto di pane integrale; le analisi delle acque e del latte, le ricerche sull'utilizzazione del freddo per la conservazione della carne e sul valore nutritivo delle fecole, gli studi sull'estrazione dello zucchero dall'uva (il blocco navale antirivoluzionario privava allora la Francia dello zucchero di canna), ecc.
Durante la Rivoluzione alcuni bravi francesi, dimenticando che non erano morti di fame grazie alla patata, si ricordarono solo che Luigi XVI aveva appoggiato Parmentier nel suo sforzo di volgarizzazione. Divenuto in tal modo nemico del popolo, Parmentier venne tradotto davanti ad un tribunale di epurazione che l'espulse da Parigi. Lo richiamò la Convenzione e gli conferì una "corona civica" ed un titolo di Farmacista Ispettore. Nel 1796 entrò a far parte dell'Institut de France.
Colui che di volta in volta viene battezzato giardiniere, "inventore" della patata o agronomo, morì nel 1813, Ispettore Generale del Servizio di Sanità dell'Esercito, Membro dell'Accademia delle Scienze e Barone dell'Impero.

FICO D'INDIA


Opuntia-ficus-indica (cactus opuntia)

Cactacee
Consumato largamente nell'Italia Meridionale e insulare. Nutrimento principale delle popolazioni dell'Africa del Nord in estate.

PRINCIPALI COSTITUENTI CONOSCIUTI
- Zucchero (mescolanza di glucosio e levulosio): acidi malico e tartarico, mucillaggine, pectina, tannino.

PROPRIETA'
- Nutritivo
- Astringente

INDICAZIONI
- Diarree, dissenterie

USO ORALE
- Il frutto. Ma per evitare l'azione astringente dei semi, si raccomanda di consumare solo il succo.

USO ESTERNO
- Le foglie del cactus: topiche, in cataplasma (triturate liberate dalle spine), contro fratture, algie reumatiche, ascessi.