"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

martedì 28 febbraio 2023

La Kalanchoe tomentosa - orecchio di gatto

 

La Kalanchoe tomentosa, nota anche come "orecchio di gatto" o "pianta di panda", è una pianta succulenta originaria dell'isola di Madagascar. Questa pianta è particolarmente apprezzata per la sua bellezza e la sua capacità di sopravvivere in ambienti difficili.



La Kalanchoe tomentosa è una pianta piuttosto piccola, che può raggiungere un'altezza di circa 30 centimetri. Ha foglie carnose, di forma ovale, ricoperte da una peluria grigiastra che le fa sembrare delle piccole orecchie di gatto. Questa peluria serve a proteggere la pianta dalle intemperie e dal sole intenso, assorbendo anche l'umidità dell'aria.

Questa pianta è molto facile da coltivare e richiede poche cure. Ha bisogno di un terreno ben drenato e deve essere annaffiata solo quando il terreno è completamente asciutto. La Kalanchoe tomentosa ama la luce solare diretta, ma deve essere protetta dalle temperature troppo elevate.

Una delle caratteristiche più interessanti della Kalanchoe tomentosa è la sua capacità di propagarsi facilmente. Basta staccare un pezzetto di foglia dalla pianta madre, lasciarlo asciugare per qualche giorno e poi piantarlo in un terreno umido. In poche settimane, la nuova pianta inizierà a crescere.

Inoltre, la Kalanchoe tomentosa è anche una pianta molto resistente alle malattie e alle infestazioni di insetti. Tuttavia, come tutte le piante, può essere attaccata da parassiti come cocciniglie o ragnetti rossi. In caso di infestazione, è possibile utilizzare prodotti specifici o rimedi naturali come l'acqua e il sapone per liberare la pianta dagli insetti.

In termini di benefici per la salute, la Kalanchoe tomentosa contiene composti che possono aiutare a ridurre l'infiammazione e migliorare la salute delle ossa. Tuttavia, è importante ricordare che la pianta non deve essere consumata in grandi quantità in quanto alcune parti della pianta possono essere tossiche.

In sintesi, la Kalanchoe tomentosa è una pianta succulenta facile da coltivare e molto apprezzata per la sua bellezza e resistenza. Se si desidera aggiungere una nuova pianta alla propria collezione o semplicemente adornare il proprio spazio, questa pianta potrebbe essere una scelta ideale.

Brassica fruticulosa - cavuliceddu






La Brassica fruticulosa, nota anche come cavolo arbustivo, è una pianta originaria dell'Africa e del Medio Oriente. Si tratta di una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, la stessa famiglia di piante che comprende anche il cavolo, il rafano, la senape e il ravanello.

La Brassica fruticulosa è una pianta che cresce in modo arbustivo, raggiungendo un'altezza di circa un metro. Ha foglie verdi, lunghe e strette, con una forma che ricorda quella della salvia. I fiori sono gialli e crescono in piccoli gruppi alla fine dei rami della pianta. La Brassica fruticulosa è una pianta resistente che può crescere in diversi tipi di terreno, anche in quelli aridi e sabbiosi.

La Brassica fruticulosa è utilizzata da secoli come pianta medicinale in diverse culture, soprattutto in Africa e nel Medio Oriente. Le sue foglie ei suoi fiori sono ricchi di composti chimici, tra cui flavonoidi e glucosinolati, che conferiscono alla pianta proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie. In particolare, gli estratti di Brassica fruticulosa sono stati studiati per il loro potenziale effetto antitumorale, in quanto sembrano essere in grado di bloccare la crescita delle cellule tumorali.

La Brassica fruticulosa è anche una pianta commestibile, i suoi fiori e le sue foglie sono utilizzati come verdura in molte cucine africane e mediorientali. Inoltre, le sue radici vengono utilizzate come sostituto del rafano, mentre i semi possono essere utilizzati per produrre olio commestibile.

In sintesi, la Brassica fruticulosa è una pianta dal grande valore nutritivo e medicinale, che offre molteplici benefici per la salute. Grazie alla sua resistenza e alla sua capacità di crescere in terreni difficili, la Brassica fruticulosa rappresenta anche una risorsa importante per le comunità locali che vivono in aree aride e difficili.

Ci sono molte storie e leggende legate alla Brassica fruticulosa, che riflettono la sua importanza culturale in diverse parti del mondo.

In alcune culture africane, la Brassica fruticulosa è considerata una pianta sacra che ha il potere di proteggere le persone dai demoni e dalle malattie. In particolare, si dice che i fiori gialli della pianta abbiano proprietà curative per le malattie degli occhi e che le sue radici siano in grado di guarire i disturbi del fegato e della milza.

In Egitto, la Brassica fruticulosa è stata utilizzata per secoli come ingrediente base di unguenti e cosmetici. Si dice che Cleopatra usasse regolarmente questa pianta per prendersi cura della sua pelle e del suo aspetto.

In Marocco, la Brassica fruticulosa è stata tradizionalmente utilizzata come ingrediente nella preparazione del tè alla menta, che è una bevanda molto popolare in tutto il Nordafrica e nel Medio Oriente. Si dice che il tè alla menta preparato con la Brassica fruticulosa abbia un sapore unico e un aroma intenso.

In alcune culture africane, la Brassica fruticulosa viene anche utilizzata come pianta da tintura per produrre tessuti e abbigliamento. I coloranti naturali estratti dalle foglie della pianta sono utilizzati per creare sfumature di giallo, verde e marrone sui tessuti.

In generale, la Brassica fruticulosa è stata una pianta molto importante per molte culture in tutto il mondo, utilizzata per scopi alimentari, medicinali e culturali. La sua importanza storica e culturale ha contribuito a renderla una delle piante più apprezzate e studiate in molte parti del mondo.

lunedì 27 febbraio 2023

Ferula communis




Ferula; questa pianta mi riporta ai rari momenti di riposo che si concedeva mio nonno davanti alla “casedda” della sua adorata vigna. Con i fusti di questa pianta si costruiva sgabelli e tavolini per consumare più comodamente il pasto in campagna e di ferula era fatto il frialoro che svettava sul tetto della casedda utilissimo nelle mattinate d’estate quando si “insuffarava” la vigna.
Ma la ferula ha una storia antichissima.

Il termine deriva da fero che significa portare, era infatti un valido strumento per portarsi dietro il fuoco e veniva utilizzato già nella notte dei tempi per questo scopo, mi piace immaginarmi navi di fenici con un orcio contenente una ferula che bruciava lentamente.

La Ferula communis è una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Apiaceae. Si trova comunemente nell'Europa meridionale e nell'Asia occidentale, dove cresce in terreni aridi e sassosi.

Il fusto della pianta è alto fino a 2 metri, molto robusto e cavo. Le foglie sono grandi e divise in numerosi segmenti, mentre i fiori sono di colore giallo-verde e si sviluppano in ombrelle terminali molto grandi.

La Ferula communis produce una resina di galbanum, che viene utilizzata in profumeria e in medicina tradizionale per le sue proprietà antinfiammatorie, antispasmodiche, espettoranti e analgesiche.

La pianta è anche utilizzata in cucina come condimento per insaporire alcuni piatti, soprattutto in Medio Oriente. Le parti utilizzate sono le radici giovani, i gambi e le foglie, che possono essere utilizzati freschi o secchi.

Tuttavia, è importante sottolineare che la Ferula communis contiene composti volatili che possono causare irritazioni cutanee e sensibilizzazione allergica. Inoltre, l'uso interno di questa pianta dovrebbe essere evitato durante la gravidanza e l'allattamento e in caso di disturbi gastrointestinali.

In sintesi, la Ferula communis è una pianta erbacea perenne che cresce in terreni aridi e sassosi e produce una resina di galbanum utilizzata in profumeria e medicina tradizionale. È anche utilizzata come condimento in cucina, ma va utilizzata con cautela per evitare eventuali rischi per la salute.

In Grecia antica, si racconta che il Dio Dionisio utilizzava il gambo cavo della Ferula communis, noto come "thyrsus", come uno dei suoi simboli distintivi. Il thyrsus era un bastone decorato con edera e vite, spesso con una pigna o una mela in cima, e veniva utilizzato come strumento rituale nelle celebrazioni dionisiache.

Il gambo della Ferula communis veniva anche utilizzato per fare delle maschere, che venivano indossate dai partecipanti alle celebrazioni in onore di Dionisio. Inoltre, la resina di galbanum prodotta dalla pianta veniva utilizzata nella preparazione di profumi e unguenti utilizzati durante i riti dionisiaci.

Si racconta che Dionisio, mentre viaggiava per il mondo, fosse accompagnato da una processione di esseri strani e bizzarri, tra cui gli asini. Gli asini erano considerati animali sacri a Dionisio e venivano utilizzati per trainare i carri che trasportavano le statuette del Dio durante le celebrazioni.

Inoltre, la Ferula communis veniva utilizzata per costruire dei bastoni rituali, noti come "baculus ferularis", che venivano tenuti dagli asini durante le processioni dionisiache. Questi bastoni venivano adornati con edera, vite e altre piante e rappresentavano il potere rigenerativo del Dio sulla natura.

Inoltre, si racconta che gli asini, a causa della loro natura testarda e ribelle, fossero associati alla figura di Sileno, uno dei compagni di Dionisio, che era noto per il suo carattere burbero e irascibile. Sileno era spesso raffigurato seduto su un asino, mentre teneva un thyrsus di Ferula communis in mano.
Inoltre l'asino è uno dei pochi animali capace di cibarsene senza subirne l’effetto emorragico.

In sintesi, la Ferula communis ha un collegamento con il Dio greco Dionisio, essendo stata utilizzata nelle celebrazioni dionisiache come parte del thyrsus e nella preparazione di profumi e unguenti utilizzati durante i riti.

 I greci chiamavano la ferula narthex e da questo deriva il Nartece che indica il luogo in cui l’officiante invitava proprio con il bastone fatto di ferula i penitenti separandoli dal resto della comunità di battezzati.

Altro ricordo
Il piegare la cima della pianta per poi quando sarà adulta ottenere un comodo bastone da passeggio a cui poggiarsi.

E non ultimo la ferula papale che riassume tutte le esposizioni dette.
E che con tutti gli altri simboli entra nell'attualità di questi giorni in cui si aspetta il nuovo PAPA.


Ludisia discolor - orchidea gioiello

 La Ludisia discolor, anche nota come orchidea gioiello del sud-est asiatico, è una pianta erbacea originaria di Malesia, Indonesia, Filippine e alcune parti dell'Australia. È comunemente coltivata come pianta ornamentale per la bellezza delle sue foglie e dei suoi fiori.


La Ludisia discolor è una pianta epifita, cioè cresce su altre piante senza assorbire nutrienti da esse. Ha foglie carnose di forma ovale, lunghe fino a 15 centimetri e larghe fino a 8 centimetri. Le foglie sono di un verde intenso con striature bianche o argento che le rendono molto decorative.

La pianta produce fiori molto vistosi e profumati di colore bianco, rosa o rosso. I fiori compaiono dalla fine della primavera all'inizio dell'estate, spesso in gruppi di due o tre, sulla sommità di steli alti fino a 30 centimetri.

La Ludisia discolor è una pianta relativamente facile da coltivare, anche se richiede alcune cure specifiche per mantenere la sua bellezza. La pianta ha bisogno di un terreno ricco di sostanze nutritive, ben drenato e con un pH leggermente acido. Inoltre, la Ludisia discolor preferisce una luce indiretta e temperatura costante tra i 18 e i 24 gradi Celsius.

La pianta richiede una regolare annaffiatura, mantenendo il terreno umido senza lasciarlo inzuppare. Durante la stagione di crescita, è necessario fertilizzare la pianta ogni due settimane con un fertilizzante liquido completo.

La Ludisia discolor può essere coltivata sia all'interno che all'esterno. All'interno, la pianta può essere collocata in un angolo luminoso della casa, lontano dai raggi diretti del sole. All'esterno, la pianta può essere collocata in una zona ombreggiata o parzialmente ombreggiata, come un patio o una veranda.

Inoltre, la Ludisia discolor può essere propagata per talea. I tagli di foglie con una piccola porzione di stelo possono essere piantati in un terreno umido e mantenuti umidi fino a quando non si verifica la formazione di radici.

In sintesi, la Ludisia discolor è una pianta ornamentale molto apprezzata per la bellezza delle sue foglie e dei suoi fiori. La coltivazione richiede alcune cure specifiche, ma è relativamente facile da mantenere. Se amata e curata con attenzione, questa pianta può offrire una lunga durata di splendore a casa o in giardino.

Plectranthus amboinicus - Origano cubano

 La Plectranthus amboinicus, nota anche come Coleus amboinicus, origano cubano o menta cubana, è una pianta originaria dell'Asia tropicale e dell'Africa, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. È una pianta aromatica e medicinale, molto utilizzata in molte parti del mondo.

Questa pianta è caratterizzata da foglie carnose e dal tipico odore pungente, simile a quello del timo e dell'origano. Le sue foglie sono utilizzate in cucina come aromatizzante, in particolare nella cucina asiatica, per insaporire carne, pesce, verdure, zuppe e salse.

Ma la Plectranthus amboinicus non è solo una pianta aromatica. È anche una pianta medicinale tradizionale, utilizzata per trattare una vasta gamma di malattie e disturbi. In alcune parti del mondo, le foglie della Plectranthus amboinicus sono utilizzate come rimedio naturale per curare il mal di testa, il raffreddore, la tosse e l'asma. Inoltre, si dice che la pianta abbia proprietà antinfiammatorie e antispasmodiche, e che possa aiutare a migliorare la digestione e la circolazione sanguigna.

Ma la Plectranthus amboinicus non è solo una pianta aromatica e medicinale. In alcune culture, questa pianta ha anche una certa importanza culturale e simbolica. Ad esempio, in alcune parti dell'India, la Plectranthus amboinicus è considerata una pianta sacra, utilizzata in cerimonie religiose e per purificare l'aria.

Inoltre, in molte parti del mondo, la Plectranthus amboinicus è anche associata a pratiche magiche e spirituali. Si crede che la pianta abbia il potere di proteggere la casa e la famiglia dalle influenze negative, e che possa aiutare a purificare l'energia della casa e a migliorare l'umore delle persone.

In sintesi, la Plectranthus amboinicus è una pianta dall'alto valore aromatico e medicinale, con una storia e una tradizione che risalgono a secoli fa. La sua capacità di insaporire i piatti e di trattare i disturbi fisici ha reso questa pianta un ingrediente comune in molte cucine del mondo. Inoltre, la sua importanza culturale e spirituale ha fatto sì che la Plectranthus amboinicus sia stata ampiamente utilizzata anche in pratiche religiose e magiche in diverse parti del mondo.

domenica 26 febbraio 2023

La cipolla di Giarratana - una ricetta con le arance

 La cipolla di Giarratana è una varietà di cipolla dolce originaria della città di Giarratana, in provincia di Ragusa, in Sicilia. Questa cipolla è conosciuta per la sua forma tondeggiante, il suo sapore dolce e delicato, e il suo elevato contenuto di zuccheri.


La storia della cipolla di Giarratana risale a molto tempo fa. Secondo la leggenda, la cipolla sarebbe stata importata in Sicilia dai Fenici, che l'avrebbero coltivata nella zona di Giarratana. Tuttavia, la coltivazione della cipolla di Giarratana è stata consolidata solo a partire dal XVIII secolo, quando la coltivazione della cipolla è diventata una delle attività principali dell'agricoltura locale.

La cipolla di Giarratana è stata riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale italiano (PAT) nel 2008 e ha ricevuto la denominazione di origine protetta (DOP) nel 2013. Questo riconoscimento è il risultato della sua qualità e della sua importanza culturale e gastronomica.

La cipolla di Giarratana può essere utilizzata in molte preparazioni culinarie, grazie al suo sapore dolce e delicato. Tra le ricette più famose che utilizzano la cipolla di Giarratana ci sono la frittata di cipolle, la zuppa di cipolle e la cipolla caramellata.

Ecco una ricetta semplice e gustosa che utilizza la cipolla di Giarratana:

Insalata di cipolla di Giarratana e arance

Ingredienti:

2 cipolle di Giarratana

2 arance

Olio extravergine di oliva

Sale e pepe q.b.

Preparazione:

Sbucciare le cipolle e tagliarle a fettine sottili.

Tagliare le arance a pezzetti, eliminando la buccia e i semi.

Mescolare le cipolle e le arance in una ciotola.

Condire con olio extravergine di oliva, sale e pepe.

Mescolare bene e servire.

Questa insalata è fresca, leggera e saporita, grazie alla combinazione della dolcezza della cipolla di Giarratana e del sapore agrumato dell'arancia.


In conclusione, la cipolla di Giarratana è un prodotto tipico della Sicilia con una storia millenaria e un sapore unico. La sua dolcezza e la sua delicatezza la rendono un ingrediente perfetto per molte ricette, dalle insalate ai piatti caldi. Se non l'avete mai provata, vi consiglio di farlo al più presto e di gustare la bontà della cucina siciliana.

martedì 21 febbraio 2023

Veratrum album - Il Drago Verde

 Il Piemonte è una regione ricca di tradizioni e leggende, molte delle quali legate alle piante e alle erbe che crescono in questa terra. Tra le erbe più rare e misteriose del Piemonte c'è il "Drago Verde", una pianta che ha una lunga storia di leggende e superstizioni.

Il Drago Verde, il cui nome scientifico è "Veratrum album", è una pianta erbacea perenne che cresce nelle zone di montagna del Piemonte. La sua caratteristica principale è il colore verde intenso delle foglie e dei fiori, che le danno un aspetto esotico e misterioso.

Secondo le leggende popolari piemontesi, il Drago Verde deve il suo nome al fatto che sarebbe stato creato dal soffio del drago, un animale mitologico che abitava le cime delle montagne. Si racconta che il drago avrebbe soffiato sulla terra e da quella soffiata sarebbe nata la pianta, che avrebbe ereditato il colore verde e la forza del drago.

Ma la leggenda non finisce qui. Si dice che il Drago Verde abbia proprietà magiche e che possa curare le malattie e le piaghe, ma solo se viene raccolto in determinati giorni dell'anno, secondo il calendario lunare. Inoltre, si dice che la pianta sia molto pericolosa se non viene usata con cautela, poiché alcune parti della pianta contengono sostanze tossiche.

Nonostante le leggende e le superstizioni, il Drago Verde è una pianta molto rara e preziosa, che ha attirato l'attenzione di molti studiosi e appassionati di piante. La pianta è stata studiata a lungo per le sue proprietà curative, che si dice siano molto efficaci contro le malattie cardiache e le infiammazioni.

Oggi il Drago Verde è una pianta protetta in Italia, poiché è molto rara e vulnerabile alla raccolta indiscriminata. Tuttavia, ci sono ancora alcuni appassionati di piante che cercano di coltivare la pianta in modo sostenibile e rispettoso della natura.

venerdì 17 febbraio 2023

Hippocrepis comosa subsp. comosa (sferracavallo): la pianta dalle leggende e dalle tradizioni popolari

 




L'Hippocrepis comosa subsp. comosa, conosciuta anche come ippocrepide a fiori comosi o sferracavallo, è una pianta dalle caratteristiche uniche che ha catturato l'immaginazione di una cultura popolare europea. Questa è appartenente alla famiglia delle Fabacee è una specie endemica dell'Europa centrale e occidentale, che comprende le principali novità e nei pascoli asciutti delle Alpi.

La particolarità di questa pianta nella forma a ferro di cavallo dei suoi frutti. Questa forma curiosa ha ispirato molto leggende e tradizioni popolari in diverse parti del continente. In alcuni paesi europei si credeva, ad esempio, che i frutti dell'ippocrepide portassero fortuna a chi li possedeva. In alcune regioni dell'Italia, invece, questi frutti sono considerati talismani il controllo malocchio.

Secondo una leggenda popolare francese, la particolare forma a ferro di cavallo dei frutti dell'ippocrepide sarebbe stata creata da San Pietro, il quale avrebbe cavalcato la pianta con la sua asina, schiacciandone i semi. In Germania, invece, i frutti di questa piata ero utilizzati vengono i giocoli per i bambini, i quali li usavano per creare corone e collane.

L'ippocrepide è una pianta molto resistente e si adatta a diverse condizioni ambientali. È una pianta che si sviluppa bene in terreni aridi e ben drenati, dove altre piante faticano a crescendo. Cura non ricca di particolari, se non una regolamentazione di decima e l'eliminazione delle erbacce che potrebbero compromettere lo sviluppo.

Oltre alle leggende e alle tradizioni popolari, l'ippocrepide ha trovato impiego anche in medicina popolare. Questa è una stata utilizzata per i secoli come rimedio naturale per curare una serie di disturbi, tra cui malattie della pelle, problemi digestivi e diuretici. Tuttavia, oggi l'uso di questa piata in ambito medico è molto limitato, soprattutto a causa della differenza di reperirla.



L'ippocrepide è una pianta molto interessante e dal punto di vista botanico, il momento è una delle poche specie vegetali in cui è stato creato un forma, così particolare e curiosa. Per questo motivo, è stato pubblicato un documento di studi e ricerche da parte di molti botanici, che anno cerca di capita il significato evolutivo di questa caratteristica.

In conclusione, l'Hippocrepis comosa subsp. comosa è una pianta dalle leggende e dalle tradizioni popolari molto affascinanti. La particolare forma a ferro di cavallo dei suoi frutti ha ispirato la cultura popolare europea e ne ha fatto un oggetto di curiosità per molti botanici

mercoledì 15 febbraio 2023

Silene Stenophylla la pianta dei Mammut



La Silene stenophylla, nota anche come "fiore del ghiaccio", è una pianta perenne originaria delle regioni artiche e subartiche dell'Asia e dell'Europa. Ciò che rende questa pianta particolare è che è stata ritrovata in perfetto stato di conservazione all'interno di depositi di ghiaccio siberiano, dove era rimasta congelata per più di 30.000 anni.

La scoperta della Silene stenophylla è stata molto importante per gli scienziati, poiché ha permesso di studiare la biologia delle piante e l'evoluzione del clima nel corso dei millenni. Grazie al processo di clonazione vegetale, gli scienziati sono riusciti a far rinascere la pianta a partire dai tessuti congelati, dimostrando la sua capacità di sopravvivere a temperature estremamente basse per un periodo di tempo così lungo.

La Silene stenophylla ha una crescita lenta e produce fiori rosa o bianchi che fioriscono in tenuta. La pianta cresce bene in terreni poveri di sostanze nutritive, il che la rende ideale per la coltivazione in aree dove altre piante faticano a sopravvivere. La sua capacità di resistere al freddo estremo e alle condizioni ambientali difficili la rende una pianta molto interessante anche dal punto di vista della biotecnologia e della ricerca scientifica.

Inoltre, la Silene stenophylla ha un valore simbolico e culturale importante per le popolazioni indigene che vivono nelle regioni artiche, dove la pianta è stata utilizzata per secoli come fonte di cibo, medicina e materiale per la produzione di oggetti artigianali.

In sintesi, la Silene stenophylla è una pianta straordinaria che ha catturato l'interesse di scienziati, biotecnologi e appassionati di botanica in tutto il mondo. La sua capacità di resistere al freddo estremo e di rimanere in stato di ibernazione per millenni ha fornito importanti informazioni sulla biologia delle piante e sull'evoluzione del clima, ma ha anche una grande importanza culturale e simbolica per le comunità che vivono nelle regioni artiche e subartiche.