martedì 12 gennaio 2010

GRAZIOLA


(Gratiola officinalis L.)

Scrofulariacea dell'Europa centrale e meridionale e dell'Asia; si trova nei luoghi paludosi specialmente in pianura nell'Italia settentrionale e centrale, nella Campania, nelle Puglie, in Sardegna.

VELENOSA!

LA PIANTA
È un'erba perenne con fusti ramificati lungamente striscianti e radicanti e rami eretti alti da pochi cm, a un palmo e più, semplici o quasi, quadrangolari in alto.
Le foglie sono opposte, sessili, ampessicauli, lunghe 3-4 cm, con due nervi paralleli al mediano, che arrivano quasi alle estremità. Il margine, intero della metà inferiore, è poi seghettato, a piccoli denti.
I fiori (giugno-settembre) solitari, ascellari, hanno il peduncolo lungo 1-2 cm, il calice a cinque lacinie strette, rinforzato da due brattee un po' più grandi. La corolla lunga 12-15 mm, imbutiforme, ha il tubo peloso alla fauce, quattro lobi dei quali il superiore più grande e smarginato.
È bianco-rosa, o violacea. Gli stami sono quattro, ma due sono senza antera, quindi sterili.
La cassula è ovale, appuntita. Tutta la pianta è glabra.
È inodora, amarissima.

LA DROGA
Si usa l'erba fiorita.
Contiene specialmente glucosidi (graziotossina, graziolina, ecc.).
È usata come drastico, diuretico contro l'idropisia ecc; attualmente è abbandonata perchè pericolosa.

Da noi non è richiesta.

CURIOSITÀ

Nel Bolognese certe fosse che d'estate si prosciugano sono coperte sul fondo, è per centinaia di metri, di graziola.

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