"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...
(Khalil Gibran)
mercoledì 29 dicembre 2010
INSUFFICIENZA EPATICA
lunedì 27 dicembre 2010
ASCARIDI
Questi piccoli vermi rotondi infettano frequentemente il tubo digerente dei bambini, se in casa c'è un animale che li ha.
Le cause: alimenti mal lavati, mancanza di pulizia delle mani, contatto troppo ravvicinato con il cane.
Tanaceto
E' una pianta molto attiva soprannominata "erba dei vermi", cosa che dice molto sulle sue possibilità.
Si usano i semi in infusione: 4 grammi per una tazza di acqua bollente, al mattino a digiuno, per qualche giorno.
Oppure usate i semi polverizzati, sempre nella stessa dose, addizionando a miele o a marmellata. Per gli adulti si raddoppierà la quantità (8gr), Si possono fare anche lavande: fate bollire 15/30 gr di semi in un quarto di litro di acqua per cinque minuti (possibilmente con 2 o 3 spicchi d'aglio).
Filtrate, raffreddate a 35° e procedete a lavanda interna (o clistere).
sabato 25 dicembre 2010
TANTI AUGURI
martedì 21 dicembre 2010
UNGHIE FRAGILI
venerdì 17 dicembre 2010
PIAGHE E FERITE
lunedì 13 dicembre 2010
IL VELENO DELLE API
Venere e Eros, A. Dürer, 1514
"Eros un giorno non vide un'ape
posata fra le rose, e restò ferito.
Punto nel dito della mano
lanciò un grido di dolore:
e di corsa volato dalla bella Citera
"sono perduto, madre, - disse -
sono perduto e muoio. Mi ha colpito
una piccola serpe alata,
che i contadini chiamano ape".
Anacreonte, 6º secolo a. C.
Il veleno delle api è un miscuglio di numerose complesse sostanze delle quali poche sono state finora identificate. Esse sono raccolte in due glandole all'estremità dell'addome, l'una dal contenuto acido, l'altra contenuto alcalino, che vengono immesse nel condotto interno al pungiglione, nel momento in cui l'ape lo sfodera per pungere.
Sostanze finora accertate nel veleno: acqua, istamina, melittina, proteina, lisolecitina, apamina, enzimi, fosfolipase A e l'ialuronidasi.
L'effetto della puntura provoca eccitazione nervosa, aumento della permeabilità delle papille, dolore e gonfiore, malore ed edema locale.
Nei soggetti d'ipersensibilità anafilattica (1 caso su 1000) provoca convulsioni, crampi, paralisi progressiva, respirazione rallentata, irregolare (esplosione dei globuli rossi): edema polmonare. In questi casi bisogna chiamare il medico, praticare antistaminici e comunque evitare nuove punture d'api che provocherebbero il coma.
Per immunizzarsi, occorre subire qualche puntura al giorno ad ogni primavera.
Ma le punture d'api svolgono anche notevoli effetti benefici per cui oggi si usa raccogliere il veleno d'api per adoperarlo in decine di prodotti terapeutici specialmente a risveglio e mobilitazione dei mezzi di difesa nelle affezioni reumatiche e artritiche.
Il veleno si dimostra utilissimo battericida, indicato nella difterite, arteriosclerosi, ipertensione e malattie cardiovascolari.
In Russia sono molto diffuse terapie specifiche d'iniezioni intramuscolari di veleno, massaggi con unguenti a base di veleno; inalazioni sottolinguali ed apiterapia agopunturale.
ITTERIZIA
Prendetene tre tazze al giorno fino alla guarigione.
mercoledì 8 dicembre 2010
BISCOTTELLI AL PROFUMO DI NOCE MOSCATA
- 200 gr circa di farina
- 200 gr di ricotta
- 60 gr di burro, più una noce
- 1 uovo
- qualche pizzico di noce moscata
- pepe, sale
PREPARAZIONE
Schiacciate la ricotta con la forchetta e versatela sul tavolo di marmo o sulla spianatoia, aggiungete la farina, qualche pizzico di sale e pepe, la noce moscata, il burro morbido (toglietelo dal frigorifero almeno un'oretta prima di usarlo) a pezzettini e impastate il tutto con le mani, lavorando l'impasto fino a quando si presenterà liscio. Avvolgetelo in un foglio di carta oleata e lasciatelo riposare per una mezz'oretta.
Dopo di che stendete la pasta con il matterello, infarinando ogni tanto la spianatoia, all'altezza di pochi millimetri e ritagliatela con stampini di diverse forme o semplicemente con un bichierino da liquore in dischi.
Imburrate e infarinate la piastra del forno e adagiatevi, uno accanto all'altro e leggermente distanti, i biscottelli. Sbattete l'uovo e pennellate con questo le pastine salate.
Mettete a cuocere i biscottelli in forno caldo per circa dieci minuti.
mercoledì 1 dicembre 2010
TENIA (o VERME SOLITARIO)
URETRITE (2)
http://epicuroeleerbe.blogspot.com/2009/09/uretrite.html
martedì 30 novembre 2010
SACCHETTI AL LIMONE PER MOBILI
martedì 23 novembre 2010
DIVERTICOLITE COMPLICATA
La diverticolite può avere forme anche gravi: ecco alcune delle complicanze che possono insorgere.
FISTOLE
Sono passaggi anormali che mettono in collegamento l'intestino con la cavità addominale o un altro organo (vescica, vagina, cute). Il pericolo è che le feci possano invadere l'altro organo e infettarlo. Questa complicazione riguarda il 12% delle persone che soffrono di diverticolite: la fistola più comune coinvolge la vescica. Il problema può essere risolto soltanto con l'intervento chirurgico.
EMORRAGIA
E' una complicazione piuttosto rara. Quando un diverticolo sanguina (a causa della rottura di un vaso contenuto in un diverticolo) è possibile trovare sangue nelle feci. Solitamente la cosa si risolve in breve tempo senza alcun trattamento: in presenza di sangue nelle feci bisogna sempre e comunque consultare il proprio medico.
ASCESSO E PERITONITE
Un diverticolo perforato genera pus, che può infettare e dare origine a uno o più ascessi. Se l'ascesso è piccolo si può curare con un trattamento antibiotico; altrimenti va drenato chirurgicamente. Se l'infezione si estende al peritoneo (la membrana che riveste la cavità addominale) serve un intervento chirurgico immediato.
OCCLUSIONE INTESTINALE
Episodi ricorrenti di diverticolite possono portsre a ostruzione parziale o totale dell'intestino. Quando è totale serve un intervento d'urgenza, quando è parziale l'intervento chirurgico può essere pianificato dopo un adeguato trattamento medico.
DIVERTICOLITE: UN DIARIO PER IL NOSTRO CORPO
La diverticolite è una malattia molto comune.
Da non trascurare.
Se durante un esame di controllo scoprite di avere i diverticoli, però, non allarmatevi: tre quarti dei pazienti non hanno sintomi non soffrono di disturbi pesanti.
- Alimentazione ricca di fibra, molti liquidi, attività fisica sono le uniche armi certe per prevenire la malattia diverticolare. Anche se non esistono prove scientifiche sicure, le stesse raccomandazioni vengono date anche a chi già soffre di diverticolite da anni con sintomi, per prevenire nuovi attacchi oppure per tenere sotto controllo la malattia.
- Se i medici vi raccomandano cambiamenti nella vostra alimentazione, fate particolare attenzione a ciò che il vostro fisico tollera meglio.
- Per ricordare tutto e poter spiegare al vostro medico curante eventuali effetti "indesiderati", provate a compilare una specie di diario quotidiano, dove segnare cosa avete mangiato e con quali conseguenze.
- La stitichezza è la prima nemica dell'intestino. Oltre all'alimentazione ,tra le cause della stipsi ci possono essere una vita sedentaria e l'abitudine a reprimere gli stimoli intestinali. Per combatterla, provate a megliorare il vostro stile di vita: meglio non ricorrere-salvo indicazioni del medico- ai lassativi.
lunedì 8 novembre 2010
TISANA DI MAGREZZA
giovedì 4 novembre 2010
SPINCERVINO
PRIMA COLAZIONE IMPORTANTISSIMA
mercoledì 3 novembre 2010
SENECIONE JACOBE'
SENECIONE
martedì 2 novembre 2010
ERBE DA FUMARE
BALLOTA FETIDA
domenica 31 ottobre 2010
Africa - farmacia naturale
Il curarsi è anche un grosso problema economico nei paesi del così detto terzo mondo, ma l'indagare su certi rimedi potrebbe riservare molte sorprese, come hanno dimostrato tanti ricercatori negli ultimi anni.
Questo filmato l'ho girato quest'anno in un mercato in Madagascar.
Premetto che non sono riuscito a riconoscere neanche una delle erbe esposte, anche perhè non volevano che fossero aperti gli involucri ...
mercoledì 27 ottobre 2010
MUSTAZZOLA (ricetta siciliana)
Li mustazzola,unni su misi? (messi?)
Dall'antico biscotto di epoca romana dal nome di "Mustaceum" usato
durante i Saturnali si è arrivato al Mustazzolu.
Si hanno notizie del dolce grazie ad un bando del Marchese di Jeraci
del 1600 che vietava il confezionamento di questi dolci per la penuria
di frumento.
La ricetta.
Ingredienti:
* 1 litro di vino cotto
* Amido 00 qb ad ottenere un impasto consistente ma malleabile.
* Mandorle abbrustolite,pistacchi freschi pelati,pinoli.
* Buccia d'arancia candita.
* Cannella.
* 200 gr. di miele.
Nota: Le dosi degli ingredienti della farcia possono variare
l'importante che si si possa spargere senza che coli e che quindi sia
sostenuta.
Preparazione:
Mettete il vino cotto in una casseruola e giunto a bollore, unite
utilizzando un colino l'amido facendo attenzione di non creare grumi.
Cuocete per ottenere un impasto consistente.
Versate sul piano di marmo fate freddare e tiratela una sfoglia a 2-3 mm.
Tagliate dei rettangoli di 10 cm per 5 ,farcite non troppo
abbondantemente e poi date la forma ad "S" o a ciambellina.
Eseguite i tagli (con una forbice) sul dorso dei biscottini, infornate
su teglia imburrata, e fateli cuocere a forno dolce 140°- 150° per 30
minuti circa.
Fateli freddare, spolverizzate con zucchero a velo.
martedì 26 ottobre 2010
VALORE TERAPEUTICO DEL MIELE
martedì 19 ottobre 2010
DEPRESSIONE NERVOSA
martedì 12 ottobre 2010
PER ROKE
lunedì 11 ottobre 2010
PER IL NIDO DI FARAMIR
domenica 10 ottobre 2010
PER GIULIA
sabato 9 ottobre 2010
PER PATRICK MANUELLO
FRITTELLE DI CECI
Ingredienti:
- 200 g di farina di ceci
- 425 ml circa di acqua
- una manciata di prezzemolo fresco
- 30 g di parmigiano o pecorino
- olio per frittura
- sale q.b
- pepe q.b
- succo di limone
Preparazione:
A freddo, setacciate in una pentola la farina di ceci.
1/2 l. di acqua fate molta attenzione a non formare grumi l'operazione
va fatta molto lentamente per permettere alla farina di incorporare
l'acqua. salate e/o pepate a piacimento.
minuti rimescolando in continuazione utilizzando un cucchiaio di
legno.
sarà il segnale giusto.
prezzemolo lavorando il composto con decisione.
una superficie piana e ricavate dei dischi di circa ½ centimetro.
appena si è raffreddato.
Ponete le frittelle e scolare su un foglio di carta e servite con del
succo di limone fresco.
venerdì 8 ottobre 2010
PER CINZIETTA
(per ridere!)
PER NON ESSERE STREGATO
Farai benedire il succo d'assenzio(1) e ruta (2) e lo darai a bevere (3) ad alcuno che non potrà mai essere amaliato.
(1) Il liquido ottenuto, mediante forte spremitura, dalla pianta di Assenzio o Assenzo (Artemisia absinthium, della famiglia delle Composite). Nel passato era considerata una panacea (rimedio universale per tutti i mali).
(2)Ruta graveolens, della famiglia delle Rutacee. Erba perenne, di odore aromatico.
(3) Sta per "bere" (dialetto umbro e marchigiano).
(4) Non potrà quindi subìre gli effetti malefici della "fattura".
PER NON ESSERE STREGATO
Se darai a bere a qualcuno il succo di "assenzio" e di "ruta", prima benedetti, quello non potrà mai subìre gli effetti malefici della "fattura".
giovedì 7 ottobre 2010
PER ALFREDO FERRO
Ingredienti per 4 persone:
- 450 gr di lenticchie cotte
- 200 gr circa di patate lesse
- una cipollina fresca
- 2 uova
Lessate le lenticchie; scolate e frullate le lenticchie con la cipolla
e il parmigiano aggiungete la patata bollita e schiacciata e l'uovo
sbattuto, aggiustate il sale e la densità con della farina di mais,
formate delle polpette che spolvererete con altra farina di mais
tostata.
forno.
Si possono mangiare anche fredde.
mercoledì 6 ottobre 2010
PER MARINELLA
PER I MIEI LETTORI
Ho deciso di fare una sorpresa ad ognuno di Voi.
Non so cosa sarà, dipenderà dalla sensazione che avrò nel leggere il vostro nome sull'elenco dei LETTORI FISSI.
Spero che l'iniziativa vi piaccia, e sarei contenta di sapere se è stata gradita.
Naturalmente farò un regalo al giorno e i vostri nomi saranno estratti a sorte.
A presto
martedì 5 ottobre 2010
LIQUORE BAGNADOLCI
giovedì 30 settembre 2010
BUON COMPLEANNO "EPICURO E LE ERBE"
martedì 28 settembre 2010
LE MISTURE DI ERBE (2)
domenica 26 settembre 2010
LE MISTURE DI ERBE (1)
domenica 19 settembre 2010
FIBRA
Attiva le funzioni intestinali contribuendo a prevenire stitichezza, diverticolosi, cancro al colon, diabete, vene varicose e altre malattie.
PROTEINE
Quelle di origine vegetale dal leguminose (lenticchie, piselli, ecc), noci, nocciole, mandorle, semi di girasole, di zucca, di sesamo, e in minor parte dai cereali e loro derivati.
lunedì 13 settembre 2010
CRAMPI ALLO STOMACO
sabato 11 settembre 2010
TABAGISMO
venerdì 10 settembre 2010
VESCICARIA
E' un arbusto eretto, alto fino a 4 metri, con fiori gialli e frutti a legume, gonfi come vesciche, che a maturità si aprono liberando numerosi semi.
I baccelli e le foglie sono le parti medicinali più usate di questa pianta: infatti contengono acido coluteico, una sostanza dalle proprietà purgative e colagoghe.
I preparati di vescicaria vengono quindi indicati in tutti i casi di stitichezza e pigrizia intestinale.
Molto comune in boschi radi, arbusteti e siepi collinari sino a circa 700 m, particolarmente in posizioni asciutte e soleggiate.
Si moltiplica anche per talea.
Adatta per consolidamento di scarpate, cespugli isolati e siepi, anche in zone aride.
Crescita abbastanza rapida.
Le foglie si possono confondere con quelle del Dondolino, che però sono glabre e con 5-9 foglioline.
giovedì 9 settembre 2010
CIPOLLA
mercoledì 8 settembre 2010
LIEVITO DI BIRRA
martedì 7 settembre 2010
DA UN ANTICO RICETTARIO DEL '500 (2)
PER LI CALCOLI E PIETRA
Piglia tre grani di sale d'orina (1),fatto conforme l'arte in quel liquore che è più proportionato al male: che farà l'effetto.
(1)Si tratterà, probabilmente, del residuo dell'evaporazione dell'urina.
_______________________
CONTRO I CALCOLI
Prendi circa tre grani di sale di urina, reparato secondo l'arte in quel liquore che è più consono al male: liminerà i calcoli.
lunedì 6 settembre 2010
DA UN ANTICO RICETTARIO DEL '500
Un misto di magia stregoneria usanze popolari ciarlataneria frammiste a preghiere e rituali astronomici e astrologici.
Ridiamo un po' di tutto questo, e naturalmente lo scrivo solo per curiosità! Ma soprattutto leggetelo come una testimonianza di una società quella del sedicesimo secolo in via di evoluzione protesa alla ricerca e scoperta dei misteri dell'uomo e dell'universo.
Lo riporterò prima nel linguaggio del periodo poi la relativa traduzione per renderlo più comprensibile. Va inoltre tenuto presente che se anche si tratta di formule che avrebbero potuto portare ad un processo di stregoneria dato il periodo, c'è da apprezzare il notevole sforzo che è stato compiuto dalla società del '500 già ben orientata verso lo studio dei vegetali, anche se le arti magiche supplivano ancora alle tantissime lacune della medicina di quel tempo.
**********************************************************
AD AMARE
Unterai con storace liquida (1) et sugo d'ombelico di Venere (2) i polsi et particolarmente la pianta dei piedi della cosa amata, dicendo:"Sequere me". O in qualsivoglia modo li darai per bocca overo li untarai solo l'ombicone: est enim herba que monet et valet ad amandum. Sin autem lava manus tuas et tange amatam vel dona amate. Aliquid quod sit aspersum vel suffimigatum vel latum, cum acqua dicti umbilici veneris: videbis mirabilia.
(1) Si ottiene dalla pianta "liquidaqmbra" (delle Amamelidacee) che cresce in Siria e in Asia Minore. Raschiando la corteccia interna della pianta, che si fa bollire, si ottiene una resina balsamica, vischiosa ed opaca, di colore grigio-bruno o verdastro e di sapore di vaniglia. Questo liquido è conosciuto col nome di "storace".
(2) Ombelico di Venere:Umbilicus Veneris, delle Crassulacee.
_______________________________________
PER OTTENERE CONTRACCAMBIO D'AMORE
Ungere i propri polsi con la resina di storace e succo dell'erba "Ombelico di Venere" ed in particolar modo ungere la pianta dei piedi della persona che si ama, dicendole:"Seguimi!"
Ed in qualsiasi modo ci si servirà si questa composizione -sia che verrà presa per bocca sia che verrà usata come unguento- è un'erba che invita ed è efficace nello stimolare l'amore. Se poi lavi le tue mani con questa resina e toccherai l'amante o i doni dell'amante, vedrai cose meravigliose. E così anche per tutto ciò che verrà asperso o esposto al vapore o dato a bere con l'acqua (succo) della pianta Ombelico di Venere.
mercoledì 25 agosto 2010
BALSAMI RIVITALIZZANTI PER CAPELLI FRAGILI, OPACHI, SFIBRATI
- Mescolare 50 gr di olio di cocco con 1 cucchiaino da caffè di olio essenziale di ylang-ylang. Applicare una piccola quantità sui capelli mezz'ora prima di lavarli.
- Mescolare 50 gr di olio di germe di grano con 1 cucchiaino da caffè di olio essenziale di rosmarino. Procedere come sopra.
- Mescolare 50 gr di olio di ricino con 1 cucchiaino da caffè di olio essenziale di lavanda. Procedere come sopra.
- Mescolare 50 gr di olio di mandolre dolci, 45 gr di olio di oliva, 25 gocce di olio essenziale di ylang-ylang, 12 gocce di olio essenziale di bergamotto, 75 gocce di olio essenziale di geranio, 20 gocce di olio essenziale di arancio amaro.
Procedere come sopra.
- Mescolare 45/50 gocce di olio di oliva, 45/50 gocce di olio di ricino, 45/50 gocce di olio di germe di grano e 2 cucchiaini da caffè di olio essenziale di lavanda. Al momento dell'uso unite 1 cucchiaino di miele liquido a 3 cucchiaini della miscela.
- Mescolare un tuorlo d'uovo con 1 cucchiaino da tavola di rhum e aggiungere 4 gocce di olio essenziale di salvia. Questa miscela non si può conservare.
PIATTI UNICI COMPLETI
martedì 24 agosto 2010
lunedì 23 agosto 2010
COMPOSIZIONE DI UN PASTO EQUILIBRATO
- Verdure crude+ cereali+ verdure cotte+ formaggio
- Verdure crude+ cereali+ verdure cotte+ uova
- Verdure crude+ cereali+ leguminose+ verdure cotte
- Verdure crude+ pesce+ verdure cotte
- Verdure crude+ uova+ verdure cotte
- Verdure crude+ formaggio+ verdure cotte
- Verdure crude+ torta di verdura con uova e formaggio
- Verdure crude+ torta di farina integrale con noci e frutta secca
venerdì 20 agosto 2010
COME RICREARE IL MARE IN VASCA
Si può preparare un bagno stimolante, ottimo per la pelle e la circolazione, simile nella sua composizione biochimica a quella dell'acqua di mare, nel seguente modo: unite all'acqua del bagno a 37° sale marino integrale nella proporzione di 5 kg ogni 50 litri.
Aggiungete quindi una miscela di alghe marine micronizzate.
Rimanete immerse per una ventina di minuti, mantenendo la temperatura dell'acqua a 37°.
Smuovete l'acqua e fate ginnastica con i piedi facendoli ruotare a destra e a sinistra.
Sfregatevi il corpo con un guanto di spugna o di crine.
giovedì 19 agosto 2010
PEELING CASALINGO
-Ungete bene il viso con olio d'oliva o di germe di grano, quindi inumiditelo con acqua calda e poi con aceto di mele. Massaggiate per qualche minuto con movimenti circolari.
- Mettete del sale marino fine da cucina in un panno umido e strofinatelo delicatamente sul viso. Questo peeling però non è indicato per le pelli delicate.
- Macinate o frullate dei semi di girasole fino a ottenere una farina fine. Mescolatela con poco latte caldo, quel tanto che basta per inumidirla. Dopo esservi lavate la faccia con acqua calda, sfregate delicatamente la pelle del viso e del collo con questa miscela. Sciacquate con acqua tiepida.
- Frullate o macinate delle mandorle pelate fino a ottenere una farina fine. Bagnatevi la faccia e le mani con acqua tiepida, mettete un po' di farina di mandorle nel cavo delle mani e strofinate delicatamente con movimenti circolari il viso e il collo. Sciacquate abbondantemente per eliminare ogni traccia di farina e di piccole squame della pelle.
- Lavatevi il viso con abbondante acqua calda per aprire i pori. Spremete il succo di 1/2 cedro in una tazza d'acqua calda, immergeteci un tovagliolo di spugna e copritevi la faccia con l'impacco caldo per 5-7 minuti. Sciacquatevi più volte con acqua tiepida e asciugate strofinando delicatamente. Ungete il viso con olio o con crema nutriente.
- Lavatevi il viso con abbondante acqua calda, asciugatelo o copritelo di succo di ananas fresco ottenuto con la centrifuga. Lasciate agire per 15-20 minuti. Sciacquate con acqua tiepida. Asciugate strofinando delicatamente. Ungete quindi il viso con un leggero velo di olio o di crema nutriente.
- Unite 2 cucchiai di argilla verde, 2 cucchiai di infuso caldo concentrato di timo e lavanda, 1 cucchiaio di latte, 5 gocce di olio essenziale di lavanda e mescolate bene. Spalmate sul viso e lasciate agire per 10 minuti. Sciacquate con acqua tiepida.
mercoledì 18 agosto 2010
CRATAEGUS AZAROLUS (AZZERUOLO)
Sinonimi
Crataegus aronia, Crataegus ruscinonensis, Mespilus azarolus
L'azzeruolo (Crataegus azarolus, L. 1753) è una pianta da frutto della famiglia delle Rosaceae; è detto anche "Lazzeruolo".
Gran parte dei botanici ritiene che questa specie sia originaria dell'Asia Minore o dell'isola di Creta, da cui si sarebbe diffusa come coltivazione in tutto il resto del bacino del Mediterraneo (in particolare nel Nord Africa) e dell'Europa. In Italia è diffuso occasionalmente in Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Sicilia.
Caratteristiche
L'azzeruolo cresce sino ad un'altezza massima di 3-5 metri, con rami spinosi che possono divenire contorti allo stato selvatico, ma che si mantengono lineari quando la pianta viene coltivata. Le fogli, di color verde brillante, sono di forma ovale e cuneiforme e la base è profondamente dividisa in tre o cinque lobi interi o dentati con picciolo corto e pubescente; le foglie sono caduche ed ingialliscono prima della caduta.
I fiori sono bianchi e si dispongono in gruppi di 3-18. La fioritura avviene da aprile a maggio. Il frutto, l'azzeruolo, di forma globosa varia da 1 a 2 cm di diametro ed è di color rosso amaranto, bianco o giallo alla maturazione (a seconda delle tipologie), e contiene una polpa carnosa commestibile dal sapore agrodolce con tre piccoli semi al suo interno. La maturazione si conclude a settembre.
L'azzeruolo è una delle fonti naturali più importanti di vitamina C.
La pianta è tipicamente termofila e pertanto predilige per la propria crescita i pendii collinari che si trovano in buona esposizione solare, crescendo in maniera ottimale nella stessa fascia climatica della roverella e del leccio; predilige terreni argillosi o calcarei.
Cultivar
Bianca d'Italia o moscatella
Rossa d'Italia
Gialla del Canada
Usi
Le azzeruole hanno la caratteristica, se consumate fresche, di essere dissetanti, rinfrescanti, diuretiche e ipotensive; la polpa, nello specifico, ha proprietà antianemiche ed oftalminiche. Passata la stagione della produttività dei frutti, per continuare a consumare il prodotto della pianta durante l'anno, l'azzeruolo può essere utilizzato per confetture e gelatine, nonché per la preparazione di insalate e macedonie di frutta. Le bacche sono utilizzate anche in pasticceria per la decorazione di torte e normalmente si conservano sotto spirito o grappa.
Nomi regionali
Emilia-Romagna
pumbrièl (Rimini)
Lombardia
zanzuìtt (l'albero e il frutto)
Piemonte
rasarola
Puglia
lazzarìn (frutto)
Sicilia
anzarolu (l'albero), anzarola (il frutto)