"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

venerdì 29 maggio 2009

BARBA DI BECCO


Vi è mai capitato di avere qualcosa sempre fra i piedi in ogni cosa che fate? Ebbene a me sta succedendo in questi giorni con una pianta, qualsiasi testo apro per studiare o guardare se trovo qualcosa di interessante per Voi, ecco che mi si presenta davanti questa Barba di becco (associazione con qualcosa o qualcuno?).
Allora dal momento che vuole essere al centro dell'attenzione ve la propongo.
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NOMI VOLGARI
Barba del prete,Erba dolce,Erba del sole,Tragopopò

FAMIGLIA
Composite

DESCRIZIONE
E' una pianta alta fino a 60 cm circa; è formata da un fusto ramificato, con le foglie che lo percorrono in tutta la sua lunghezza, lunghe e appuntite.
I fiori sono di colore giallo oro, ognuno disposto su un capolino, formati da petali molto sottili (ligulati). La radice è brunastra, a fittone, di consistenza piuttosto dura.

COSTITUENTI
Sali minerali, zucchero, lattice, protidi

PROPRIETA'
Disinfettante, diuretico, tonico, problemi legati alla pelle (eczema), depurativa,espettorante.
(Le radici contengono inulina, un polisaccaride che sostituisce lo zucchero e quindi sono indicate nell'alimentazione dei diabetici.)

La Barba di Becco, nome che deriva dalla forma curiosa del frutto che ricorda la forma appuntita delle barbe delle capre (dal vocabolario greco "tragapogon"), cresce nei terreni umidi, in pianura e nelle zone alpine fino ad un'altezza di circa 1.800 metri. E' sempre stata conosciuta come ortaggio, di cui si consumava la radice e le foglie fresche in insalata. Attualmente è largamente usata dall'erboristeria, in virtù delle sue proprietà medicinali.
Sono impiegate, anche in questo caso, le radici e le foglie, indicate nelle convalescenze o per curare i disturbi di fegato.

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