"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

giovedì 4 novembre 2010

SPINCERVINO


Appartiene alla famiglia delle Ramnaceae.

Arbusto alto 2-3 m; gambo a rametti contrapposti che terminano con una spina; cortecccia liscia bruno-viola con macchie grigio chiaro; foglie ovali, dentellate, contrapposte; fiori dioici, piccoli, bianco-verdastri, disposti a mazzi all'attaccatura delle foglie; frutto è una bacca della grandezza di un pisello, nerastra alla maturità, contenente tre o quattro semi.

Le bacche sono un purgativo molto energetico (drastico); la corteccia è emetocatartica; le foglie sono leggermente astringenti.

USO INTERNO

In tutti i casi nei quali il medico ha stabilito come necessario un purgante energetico.

Decotto di 20-30 bacche per un litro d'acqua o macerazione di 50 gr di bacche per un litro di vino bianco; corteccia in decotto, 10-20 gr per litro d'acqua; 2 tazze al giorno.

Si prepara anche uno sciroppo mescolando il succo delle bacche con zucchero in parti uguali; da prenderne 10-35 gr al mattino a digiuno in un infuso di tiglio o di verbena.

Lo spincervino è utilizzato anche nella medicina veterinaria.

1 commento:

  1. mi piacciono molto i tuoi ultimi post dedicati alle singole piante, brava

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