"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

martedì 30 giugno 2009

PER BIMBI UNA BICI SICURA


Quali caratteristiche deve avere una bici per bambini per garantire pedalate sicure? Tra i più importanti dispositivi di sicurezza ci sono i catarifrangenti sui pedali e sui raggi delle ruote. Ma anche gli altri sono da ricordare.

1 - CASCO

Il bambino deve usarlo sempre. Riduce dell'80% il rischio di trauma cranico in caso di incidente.

2 - MANUBRIO

La larghezza del manubrio deve essere tra i 35 e i 55 cm. Il materiale delle manopole del manubrio deve avere dei solchi per svolgere una funzione di antiscivolo.

3 - FRENI

L'estremità del cavo deve essere ricoperta di plastica per evitare che si sfili. E state attenti che non siano troppo lunghi .

lunedì 29 giugno 2009

LA CURA DEL CORPO


Dopo tante ricette medicamentose ecco qualche segreto per mantenere la bellezza del corpo. Innanzitutto contro l'invecchiamento precoce dei tessuti è consigliata una alimentazione ricca di frutta e verdura fresca (soprattutto uva, albicocche, frutti di bosco, mele, fichi e carote), e un po' di attività fisica. Ecco ora una serie di accorgimenti utili:

- Contro l'indolenzimento.

Se dopo una lunga giornata di lavoro vi sentite il corpo appesantito questo rimedio, facilissimo da realizzare, vi rinvigorirà:strofinate il corpo con mezzo LIMONE, riattiva e stimola la circolazione.

- Cura delle mani.

Per evitare l'arrossamento e mantenerle morbide massaggiarle con OLIO di OLIVA a cui è stato mescolato del succo di LIMONE.

- Cura delle unghie.
Spalmarle, con un pennellino, di un leggero strato di OLIO di OLIVA. Oltre a renderle più lucide le rinforza.

- Cura del collo.

Impacchi di foglie finemente triturate di PREZZEMOLO.

- Cura del seno.

Per rassodare questa delicata parte del corpo è utilissimo il succo di MELA con cui fare degli impacchi.

- Cura dei piedi.

Rimedi utili per i piedi doloranti.
Piediluvio di FELCE MASCHIO: far bollire per 15 minuti una radice tagliata a pezzetti. Aggiungere qualche goccia di ACETO e versare il decotto in un catino;

oppure
impacchi di MENTA: preparare un infuso con 15 grammi di foglie in un litro d'acqua bollente. Lasciar intiepidire e imbevere delle compresse di garza,

oppure
molto efficaci i bagni di SALICE BIANCO (30 grammi di corteccia per ogni mezzo litro di acqua).

Un consiglio per chi soffre di sudorazione abbondante ai piedi: mettere all'interno delle scarpe un po' di polvere di CODA CAVALLINA.

Per chi è affetto da verruche ci sono dei rimedi popolari molto efficaci: cospargere sulla parte interessata (che può essere un piede o anche una mano) del succo di CIPOLLA, di foglie di TARASSACO o della polpa di FICO.

sabato 27 giugno 2009

ToScAnIsInAsCe


Una bimba stava discutendo con la maestra delle balene.
L'insegnante diceva che è fisicamente impossibile per una balena inghiottire un uomo, perché nonostante questa sia un mammifero enorme la sua gola è molto stretta.
La piccola replicò che però Giona era stato inghiottito da una balena. Irritata l'insegnante ripeté che una balena NON può in alcun modo inghiottire un uomo perché fisicamente impossibile.
Allora la bimba rispose: "Quando andrò in paradiso lo chiederò a Giona"
L'insegnante chiese: "Cosa farai se Giona è andato all'inferno?"
La piccola replicò: "Allora glielo chiederà lei"

venerdì 26 giugno 2009

EMICRANIA


Per EMICRANIA si intende mal di testa, uno dei disturbi più diffusi attualmente, di cui però non si conoscono ancora tutte le cause; gli studiosi di questo fenomeno ne hanno "individuate" oltre duecento.
Il disturbo varia a seconda dei casi, può essere continuo o intermittente, localizzato nella parte alta della testa o in prossimità degli occhi, e insorgere nelle circostanze più inaspettate: dopo una cena in compagnia, dopo aver fatto quattro passi con un paio di scarpe nuove,...
Che fare, dunque, alla comparsa dei primi sintomi? Innanzitutto, non perdete la calma, il rilassamento è il primo dei rimedi.

- INFUSO di PRIMULA: 20 grammi di fiori secchi in mezzo litro di acqua per 10 minuti, bere il preparato e distendersi a riposare;

oppure
- INFUSO di MENTA: 10 grammi di foglie in mezzo litro di acqua bollente per 10 minuti, berne una tazza e distendersi a riposare, possibilmente all'oscuro;

oppure
- annusare le foglie essiccate e ridotte in polvere di BASILICO o i fiori, sempre essiccati e triturati, di MUGHETTO (ma attenzione questo non lo consiglio, perchè è fra le erbe definite VELENOSE, l'ho messo solo come curiosità!). Il loro potere "starnutatorio" è spesso un toccasana;

oppure
- applicare sulla parte di testa dolorante un impacco di DECOTTO di FRASSINO: 25 grammi di foglie in mezzo litro d'acqua per 20 minuti; efficace anche l'IMPACCO di ALLORO: 70 grammi di foglie da far bollire in mezzo litro d'acqua per due ore;

- infine ecco la ricetta della "tisana del mal di capo", da prendere dopo pranzo o nel pomeriggio: mettere in una tazza bollente 5 grammi di VERBENA, 5 grammi di TIMO, 5 grammi di SALVIA e lasciare il tutto in infusione per 5 minuti. Si può dolcificare con miele.

giovedì 25 giugno 2009

YOGURT (3)

Le proprietà terapeutiche dello yogurt sono poco conosciute. Non soltanto serve a eliminare la putrefazione dell'intestino, ma l'acido lattico che lo yogurt produce fa sviluppare dei batteri intestinali benefici che si battono contro quelli pericolosi. I dietologi lo considerano un alimento dotato di forte qualità anticancerosa, dovuta alla potente azione anticancerogena del Lactobacillus Bulgaricus che contiene.
Non soltanto le proteine dello yogurt sono più facili da digerire di quelle del latte e il suo contenuto di calcio è più adatto all'alimentazione delle persone anziane, ma inoltre non produce gas intestinali, in quanto i batteri che ne sono responsabili non sopravvivono nel acido lattico. Questo, dunque, è il valore antitossico dello yogurt. Inoltre, i fattori del complesso vitaminico B che lo yogurt produce in quantità nell'intestino lo mantengono pulito e in perfetta efficienza.

YOGURT (2)


METODI PER PREPARARLO

PRIMO METODO
1)- Lo yogurt deve essere fatto soltanto con latte crudo. La bollitura distrugge proprio quell'enzima che produce l'inacidimento, mentre gli altri enzimi restano intatti. In generale si usa un prodotto per far iniziare il processo e poi si aggiunge del latte in polvere.
1/2 tazza di latte in polvere scremato unito a 2 decilitri di latte produce un liquido più consistente. Questa miscela potrà poi essere versata in vasetti di vetro sterilizzati e fatta scaldare lentamente a bagnomaria. Dopo 4-6 ore il latte avrà la densità di una crema.

2)- Portare lentamente a una temperatura di 115° un litro di latte e aggiungete una miscela preparata con 4 cucciai di latte scremato in polvere e 1/2 bicchiere di yogurt. Riportate a 115°, riempite i vasetti, e chiudeteli con un coperchio, di quelli di polistirolo espanso. Quando si saranno raffreddati (circa 4 ore) coprite i vasetti con carta d'alluminio o carta oleata, che fermerete con degli elastici. Mettete in frogorifero. Una volta che la cultura dello yogurt è iniziata il latte non deve essere riscaldato.

(Alcuni negozi specializzati vendono i fermenti per yogurt).

SECONDO METODO

Unite 1/2 litro d'acqua, 300 grammi di latte scremato in polvere, 3 cucchiai di yogurt e 1 grosso barattolo di latte condensato e battete energicamente fino a quando il composto è perfettamente liscio e amalgamato. Aggiungete un decilitro di acqua, versatelo nei vasetti e metteteli in una grande casseruola che servirà per scaldarli a bagnomaria in forno. L'acqua fredda dovrà essere all'altezza dei bordi dei vasetti. Mantenete il forno tra i 105° e 125° per circa 3 ore fino a quando lo yogurt si ispessisce. Mettere un coperchio su ogni vasetto e teneteli in frigorifero fino al momento di consumarli.
TERZO METODO
Infine potete fare sempre da voi una specie di yogurt (in realtà è latte coagulato) mettendo del latte non bollito in una caraffa sterilizzata e coprendola con uno strofinaccio o un tovagliolo.
Tenetela in un ambiente caldo per 1 o 2 giorni, mescolando di tanto in tanto. Quando è diventato spesso, mettetelo in frigorifero.
Questo metodo molto semplice non richiede bollitura preventiva del latte che distruggerebbe praticamente tutti i batteri benefici.

YOGURT (1)

In questi anni, la popolarità dello yogurt è molto aumentata: spesso è anche adoperato al posto della panna acida.
In commercio si trovano yogurt con molti sapori diversi, che in realtà aumentano soltanto il prezzo e non aggiungono nulla al suo valore nutritivo. E' interessante notare che mentre il latte di vacca non è particolarmente adatto al nostro sistema digestivo, lo yogurt lo digeriamo al 90-95% (contro il 44% del latte).
Un pasto ideale dovrebbe essere composto da una bella insalata di legumi, 2 cucchiai di yogurt, e 1 o 2 fette di pane fatto in casa.

martedì 23 giugno 2009

OCCHI


Gli occhi sono organi molto sensibili: l'inquinamento di città, portare a lungo gli occhiali, leggere o studiare con la luce artificiale sono alcuni dei fattori che possono causare irritazioni. Le erbe aiutano a mantenere la freschezza dello sguardo e, in alcuni casi, a migliorare la visione.

- DECOTTO di MIRTILLO: far bollire un cucchiaio di mirtilli in un litro di acqua. Serve per impacchi;

oppure
- DECOTTO di FINOCCHIO: un cucchiaio di semi da far bollire in un quarto di litro di acqua. Per inpacchi;
oppure
- DECOTTO di PIANTAGGINE: 10 grammi di foglie in un quarto di litro di acqua bollente per 5 minuti. Per impacchi;
Anticamente si pensava che questa ricetta giovasse soltanto agli occhi scuri. Chi aveva gli occhi chiari doveva ricorrere al FIORDALISO;

oppure
- INFUSO di SAMBUCO: 50 grammi di fiori secchi o freschi da lasciare in infusione per 10 minuti in mezzo litro d'acqua bollente. Per impacchi;

oppure
preparare una LOZIONE di ISSOPO: lasciare in infusione 25 grammi di sommità fiorite in mezzo litro d'acqua bollente per 10 minuti;

oppure
nel caso di palpebre gonfie, applicare sulla parte interessata un IMPACCO di foglie fresche di BASILICO triturate;

oppure
INFUSO di CAMOMILLA: 25 grammi di fiori secchi in mezzo litro di acqua bollente. Preparare questo infuso ogni volta che si vuole fare l'impacco.

lunedì 22 giugno 2009

DENTI


Quante volte abbiamo sentito dire: "Non lo augurerei al peggiore dei nemici"... Sto parlando di una particolare "sventura", di un dolore fastidiosissimo che la notte impedisce di chiudere occhio: il mal di denti. Questo disturbo, che nella sua forma peggiore si trasforma in una vera e propria tortura, deve essere curato con l'intervento del dentista. La fitoterapia però può fare molto: calmare il dolore del vostro dente infiammato, qualora non vi sia passato con i sedativi già prescritti dal medico. Le erbe, inoltre, sono importantissime per la prevenzione della carie e per l'igiene della bocca.

- Bollire in mezzo bicchiere d'ACETO uno spicchio d'AGLIO, finemente triturato, per due minuti. Utilizzarlo per sciacqui;

oppure
DECOTTO di CALAMO AROMATICO: 10 grammi di rizoma in mezzo litro d'acqua da far bollire e lasciare in infusione per 5 minuti per sciacqui;

oppure
INFUSO di TANACETO: 25 grammi di sommità fiorite in mezzo litro d'acqua per 10 minuti. Utile per sciacqui;

oppure
preparare il seguente COLLUTTORIO: far macerare in mezzo litro di alcool a 90° 20 grammi di TIMO, 20 grammi di ORIGANO e 20 di ROSMARINO, per 15 giorni. Dopo aver filtrato il preparato conservarlo in una bottiglia chiusa, al riparo dalla luce. Serve per gli sciacqui;
per prevenire la carie si utilizzi la POLVERE di CODA CAVALLINA al posto del dentifricio.

domenica 21 giugno 2009

HAMAMELIS VIRGINIANA


- Un rimedio eccellente per un' emicrania improvvisa o per occhi dolenti. Imbevete un batuffolo di cotone nel liquido freddissimo dell'estratto di hamamelis e mettetelo sulla fronte o sugli occhi per qualche minuto.

- Per punture d'insetti, o anche di api, applicate una soluzione fredda.

- I muscoli indolenziti possono essere trattati con un unguento fatto in parti uguali di alcool da massaggio ed estratto di hamamelis.

SEMI DI SESAMO

- Se dovete usare semi si sesamo comprateli interi. Quando dovete usarli tritati o macinati, passateli al macinacaffè o nel frullatore. I semi macinati di fresco rendono di più.

- I semi interi possono essere incorporati al pane e alle paste da cuocere in forno, nelle minestre e le zuppe, e nel ripieno del pollame.

- Macinati possono essere usati come ingredienti per il pane e per varie altre paste. Si possono aggiungere ai cereali caldi. Se si usano nelle minestre, conviene spargerne un po' su ogni scodella, prima di servire.

sabato 20 giugno 2009

LOZIONE PER VISO E MANI

- Ad una tazza di gelatina di LICHENE MARINO passata al setaccio e non condita, aggiungete un cucchiaino scarso di succo di cetriolo: ecco pronta un'ottima lozione per mani e viso, soprattutto quando la pelle è irritata o screpolata.

- Se invece si uniscono ala gelatina due cucchiaini di miele e uno di succo di limone, si otterrà un liquido ottimo non soltanto come lozione per la pelle, ma anche come rimedio contro la tossse.

SALSA VERDE


ANTICA SALSA

(ricetta di Ippolito Cavalcanti duca di Buonvicino 1787-1859) per condire le carni.

Lavare una certa quantità di Menta e Prezzemolo, quindi sciacquare e tritare finemente. Unire al miscuglio della mollica di pane bagnata in aceto, aggiungere una presa di sale, o dello zucchero se si vuole preparare un piatto agrodolce.
Continuare a mescolare fino a quando raggiunge la consistenza di una crema morbida.

venerdì 19 giugno 2009

PER TUTTI


Qualche mese fa, dissi che mi piaceva studiare le tradizioni popolari e contadine delle nostre campagne e montagne.
In ogni parte del mondo ci sono tradizioni tramandate per secoli a voce da un "eletto" all'altro.
Le più conservative sono quelle della classe dei Druidi, di cui purtroppo si è persa ogni tradizione, sia per l'ingerenza di diverse culture, sia perchè furono perseguitati, ma anche perchè nessuno mai è riuscito a riportare per iscritto i loro segreti.
Erano una setta di eletti e le formule magiche venivano appunto tramandate tra loro. Mai nessuno poteva venirne a conoscenza se non apparteneva al loro "gruppo".
Quello che io vi racconto sono quindi solo tradizioni popolari tramandate dalle nostre nonne .

SCONGIURI che sono conosciuti dai più, quindi non FORMULE MAGICHE.

mercoledì 17 giugno 2009

GENGIVE


Le erbe inpiegate per l'igiene della cavità orale sono molto utili per la cura delle gengive, soprattutto per rinforzarle nei casi di debolezza.

- INFUSO di SALVIA: 30 grammi di foglie in mezzo litro d'acqua bollente per 10 minuti. Serve per sciacqui;

oppure
INFUSO di ORIGANO: due cucchiaini in mezzo litro di acqua bollente per 10minuti.
Utile per gli sciacqui e i gargarismi contro le affezioni della gola;

oppure
nel caso di gengive gonfie strofinarvi, senza troppa pressione, un composto di POLVERE di ZAFFERANO e MIELE o semplicemente della povere di zafferano.

LA TESTA

Il MAL DI TESTA è uno dei dolori più diffusi e fastidiosi, a volte insensibile anche ai farmaci. La prima cosa da fare quindi, prima di bere una tisana, o qulasiasi altro medicamento (ciò vale anche per i rimedi di tutte le altre affezioni), è quella di rilassarsi, per allentare la tensione nervosa e muscolare.
Il rilassamento non potrà guarire la vostra emicrania, o un mal di testa martellante, ma di certo aumentare la soglia di tolleranza nei confronti del dolore, favorendo l'effetto terapeutico delle erbe e la guarigione.

martedì 16 giugno 2009

ACNE


"ACNE" deriva dal vocabolo greco che significa: "tutto ciò che affiora" e indica la ben nota e fastidiosa affezione della pelle che compare, e si sviluppa, in varie parti del corpo, sul viso, sul collo, sulla schiena e sul petto. Generalmente si forma nell'età dello sviluppo e scompare tra i 20 e i 25 anni.
Le cause di questo disturbo non sono ancora del tutto note; talvolta si tratta di un'origine nervosa, talaltra di uno scompenso ormonale o di un problema digestivo.
Oltre ai sintomi ben evidenti, le pustole che compaiono sulla pelle, il soggetto acneico può anche avvertire uno stato di disagio che spesso si trasforma in ansia o depressione. In questo caso bisogna ricorrere a una cura, possibilmente supportata da una dieta ricca di verdure crude. L'eruzione cutanea è anche infatti sintomo di un regime alimentare sbagliato, povero di vitamine e con grassi in ecccesso.

- DECOTTO di BARDANA : 20 grammi di radici fresche da far bollire in un litro d'acqua per venti minuti. Berne 3/4 tazzine al dì;

oppure
- INFUSO di TARASSACO: 5 grammi di foglie da lasciare in infusione per alcune ore. Bere a piccoli sorsi;

oppure
- preparare una TINTURA di ARNICA: mettere a bagno 10 grammi di radicci in un etto di alcool per venti giorni. Fare degli impacchi su una zona di pelle colpita, tre volte al giorno;

oppure
- DECOTTO di GINEPRO: far bollire 25 grammi di corteccia di rami giovani in mezzo litro d'acqua per 15 minuti. Serve per la pulizia del viso, da fare due volte al giorno;

oppure
- LOZIONE di LAMPONE: 10 grammi di foglie in mezzo litro d'acqua, da lasciare in infusione per 10 minuti;

oppure
- INFUSO di CICORIA: 10 grammi di radice essiccata in mezzo litro d'acqua bollente per 10 minuti. Berne per tre settimane tre tazze al giorno;

oppure
- LOZIONE di TIGLIO: 30 grammi di fiori di tiglio, da far bollire in mezzo litro d'acqua per 5 minuti. Serve poer la pulizia del viso;

oppure
- DECOTTO di BETULLA: 10 grammi di corteccia essiccata in mezzo litro di acqua per 10 minuti. Detergere la pelle due volte al giorno, mattina e sera.

lunedì 15 giugno 2009

ACETO AROMATICO


Per condire carni e insalate preparate un gustoso aceto aromatico tritando alcune foglie di basilico, 2 cipolline, e spicchi d'aglio, 2 chiodi di garofano e 6 grani di pepe e versando il tutto in un litro di aceto.

Dopo due giorni di macerazione filtrare e travasate in una nuova bottiglia, che si possa tappare perfettamente.

OLIO AROMATICO


In un litro di buon olio d'oliva infilate alcuni spicchi d'aglio spellati, tappate e lasciate macerare per alcuni giorni.

Tale olio può essere utilizzato freddo sulle insalate oppure in padella per soffritti e arrosti.

domenica 14 giugno 2009

CHICCHI DI GRANO


Facendo germogliare voi stessi dei chicchi di grano avrete una fonte ricchissima di vitamine A, G e del complesso B, di colina e di inosite (che prevengono gli accumuli di grasso nel fegato e nelle arterie), e anche vitamina E che combatte la sterilità, l'aborto, la tendenza all'artrite e ai dolori muscolari.

I germogli di grano sono ricchissimi di aminoacidi essenziali e contengono ben undici minerali che fortificano il sangue.

sabato 13 giugno 2009

PIAGA


Può capitare che una escoriazione impieghi fino a tre settimane prima di rimarginare e di guarire. Questo dipende da vari fattori: mancanza di vitamina C, un aumento di ormoni steroidei, che possono avere un'azione devastante sul tessuto sanguigno, o una forma di grave anemia, che non permette una sufficiente ossigenazione dei tessuti. Le piante, con le loro virtù disinfettanti e cicatrizzanti, favoriscono e accellerano il processo di guarigione delle piaghe e delle ferite.

Le ricette indicate si riferiscono però a tagli poco profondi e a escoriazioni superficiali. Nei casi di brutte ferite e piaghe profonde bisogna ricorrere all'intervento del medico.

- Si possono preparare i seguenti DECOTTI ed INFUSI con cui lavare le ferite.

- DECOTTO di FELCE MASCHIO: far bollire in mezzo litro d'acqua per 10 minuti 5 grammi di rizoma;

oppure
- DECOTTO di CARDO SANTO: far bollire in mezzo litro d'acqua per 10 minuti 20 grammi circa di foglie secche;

oppure
- preparare un INFUSO di TIMO: lasciare in infusione per 10 minuti in mezzo litro d'acqua bollente 10 grammi di pianta;

oppure
- un INFUSO di SALVIA: mezzo litro d'acqua per un cucchiaino di foglie finemente triturate, da lasciare macerare per 10 minuti.
Utile anche per gargarismi;

oppure
- INFUSO di RUTA: un cucchiaino di sommità fiorite da far bollire 5 minuti;

oppure
- INFUSO di ORIGANO: due cucchiai di pianta in infusione in mezzo litro d'acqua bollente per 10 minuti;

- ancora un DECOTTO: far bollire in mezzo litro d'acqua per 10 minuti 30 grammi di foglie di BETULLA;

oppure
- si può èreparare un OLIO di IPERICO, da conservare in bottiglia in caso di necessità: far macerare 250 grammi di fiori e foglie fresche in mezzo litro di olio di oliva, per 10 giorni. Durante la macerazione lasciare il composto esposto alla luce;
- infine si possono applicare sulle piaghe foglie fresche triturate di BORSA DI PASTORE.

mercoledì 10 giugno 2009

CUOIO CAPELLUTO E CAPELLI


Il colore, la quantità e la distribuzione dei capelli dipendono dai caratteri ereditari. Prescindendo dal fatto che una terapia a base di erbe non può ridare la chioma a chi, purtroppo, è diventato prematuramente calvo, le erbe medicinali possono invece aiutare a conservare il colore primitivo dei capelli, a regolarizzarne la crescita e a controllare la produzione sebacea del cuoio capelluto.

- INFUSO di ORTICA: far bollire per un quarto d'ora, in tre litri d'acqua, tre etti di ortica fresca, con le radici. Utilizzare i preparato per lavare il capo tre o quattro volte alla settimana, senza far uso di saponi o shampoo. E' un rimedio molto efficace contro la forfora;

oppure
- fare un DECOTTO di CAPELVENERE con cui frizionare il cuoio capelluto: bollire 50 grammi di pianta essiccata per mezz'ora. Indicato nei casi di forfora secca;

- ecco invece un rimedio contro la caduta dei capelli: far macerare per 2 settimane un pugno di foglie secche di SALVIA in una quantità di alcool pari a 5 volte il loro peso. Dopo la macerazione aggiungere una eguale quantità di RHUM. Conservare il preparato in un flacone, lontano dai raggi solari, e utilizzarlo per massaggiare il cuoio capelluto o detergere i capelli;

- se invece siete allarmati pe aver notato il primo capello bianco, ecco la ricetta per mantenere scura la vostra chioma: far bollire in tre litri d'acqua per 20 minuti, 70 grammi di foglie secche di NOCE: lavare i capelli mattina e sera con questa acqua per almeno 4 giorni;

- per dare lucentezzza ai capelli mettere nell'acqua dell'ultimo risciacquo,
2 grammi di LINFA di BETULLA;

- infine un rimedio per ringiovanire la chioma: lasciare 70 grammi di foglie fresche di BASILICO in infuso per 20 minuti in mezzo litro d'acqua. Filtrare il preparato e usare il succo ottenuto per detergere cuoio capelluto e capelli.

martedì 9 giugno 2009

CELLULITE


La cellulite è un "disturbo" fisico che spesso si trasforma in un problema di carattere psicologico. L'infiammazione, che colpisce i tessuti sottocutanei, non è dolorosa (tranne in qualche raro caso) ma in estetica; colpisce i fianchi e le cosce della donna e con l'avanzar del tempo, si può sviluppare sulle braccia e sulla schiena. A una cura interna, a base di tisane, bisognerebbe associare una alimentazione con pochi grassi, dell'attività fisica e un trattamento locale. I risultati non saranno immediati, ma il primopasso verso il miglioramneto sarà senz'altro un atteggiamento positivo verso di sè e il proprio corpo.

- I seguenti cataplasmi vanno applicati 3 volte alla settimana sulla parte colpita.

CATAPLASMA di VERBENA: far bollire 25 grammi di foglie fresche in una quantità sufficiente di aceto, stendere il composto tiepido tra due strati di garza;

CATAPLASMA di FIENO GRECO:
25 grammi di semi da far bollire in poca acqua;

oppure
si può fare il BAGNO con i fiori di BIANCOSPINO;

oppure
bere 4 cucchiai da tavola al giorno per 1 settimana (da sospendere poi per una settimana e da riprendere la successiva) di SUCCO di rizoma fresco di GRAMIGNA;

oppure
preparare un INFUSO di FRASSINO, lasciandolo in infusione per 10 minuti 10 grammi di foglie. Ottimo se si mette insieme al FRASSINO una quantità pari di foglie di RIBES NERO;

oppure
ottima anche la CREMA di EDERA, uno dei rimedi più antichi: mettere a macerare 5 pugni di foglie di edera fresche in acqua calda per un giorno e per una notte. Filtrare e con il composto ottenuto frizionare la pelle interessata.

lunedì 8 giugno 2009

PRURITO


Il pizzicore localizzato nelle varie parti del corpo può avere diverse origini: infettiva, parassitaria o nervosa. Le piante con potere, calmante e rinfrescante possono alleviare il fastidio del prurito. Saranno però gli esami clinici a stabilire la causa reale e a determinare la cura più efficace.


- DECOTTO di BARDANA : bollire per 10 minuti 3 cucchiai di foglie essiccate e triturate in mezzo litro di acqua. Serve per gli impacchi;
oppure
INFUSO di CAMOMILLA: 15 grammi di fiori da lasciare in infusione per 10 minuti in mezzo litro d'acqua bollente. Dopo aver filtrato aggiungere 2 cucchiaini in aceto. E' molto efficace contro il prurito vulvare;

oppure
massaggiare la pelle con foglie fresche, triturate, di MALVA.

SCOTTATURA


Le scottature sono lesioni della pelle provocate dal calore che, a seconda della loro gravità, si dividono in 4 gradi.
L'ustione di PRIMO GRADO è conosciuta anche con il nome di ERITEMA ed è causata dai raggi solari. Una lunga esposizione al sole può infatti infiammare la pigmentazione cutanea, facendo arrossare la pelle. Nelle altre scottature, di SECONDO, di TERZO e di QUARTO GRADO, i tesuti vengono invece letterealmente acrbonizzati.
Per le cura delle lesioni, che possono infettarsi facilamente, si adoperano piante fresche. Bisogna quindi lavarle con particolare attenzione e coglierle da terreni dove non sono stati usati diserbanti.

ATTENZIONE, nei casi di scottature particolarmente estese e profonde consultare immediatamente il medico.

- Applicare sulla scottatura un CATAPLASMA di polpa e foglie di ZUCCA fresca; molto efficace anche quello di polpa di ZUCCA e PATATA;

oppure
- un CATAPLASMA di foglie fresche di EDERA;

oppure
- preparare un OLIO di IPERICO con cui fare dei lavaggi con l'infuso di CONSOLIDA: macerare 40 grammi di radice fresca in un litro d'acqua, lasciare in infusione per due ore e lavare la scottatura tre volte al giorno;

oppure
- preparare un DECOTTO di QUERCIA: 50 grammi di corteccia da far bollire per 3 minuti in un litro d'acqua. Lavare l'ustione due o tre volte al giorno;

oppure
- applicare sulle ustioni folgie fresche di SAMBUCO o di PIANTAGGINE.

- Infine, sempre per curare le ustioni leggere, per quelle più gravi è indispensabile l'intervento del medico, ecco la ricetta del "SAMARITANO", molto efficace, ma che non prevede l'impiego delle erbe: mescolare del vino bianco con un po' d'olio e aggiungere al tutto un chiaro d'uovo. Ottenere un composto uniforme e stendere sulla pelle scottata per qualche minuto.

venerdì 5 giugno 2009

CONTUSIONE


La contusione (o ecchimosi) si verifica quando un colpo violento o un urto improvviso schiaccia i tessuti del corpo, provocando un versamento di sangue interno. Al dolore si accompagna quindi una colorazione della parte interessata, prima rossastra, poi blu, infine verde-giallastra.
I rimedi indicati sono da usare sulla pelle che non ha subito lesioni.

DECOTTO DI PRIMULA
- 80 gr di radici da far bollire in un litro di acqua. Lasciare intiepidire e fare degli impacchi;

oppure
TINTURA DI ARNICA
- far macerare per 15 giorni i fiori di Arnica. Filtrare e conservare il preparato in un flacone;

oppure
INFUSO DI TANACETO
- lasciare in infusione per 5/10 minuti, 10 grammi di fiori e foglie essiccate. Imbevere delle garze e applicare sulla parte dolorante;

oppure
- fare degli IMPACCHI con delle foglie fresche e triturate di PERVINCA.

giovedì 4 giugno 2009

ECZEMA


Se dopo esservi grattati furiosamente compaiono sulla vostra pelle delle piccole vescicole, che successivamente si trasformnano in fastidiose croste, potete quasi esser certi di avere un eczema. Insieme alla psoriasi è una malattia della pelle, una infiammazione superficiale, caratterizzata da prurito ed eruzione cutanea. Come per l'acne, le cause possono essere molto varie;alimentazione scorretta, fumo, alcool e non per ultimo un trauma affettivo. Comunque, indipendentemente dall'origine, la fitoterapia può fare molto per questa affezione non contagiosa. Ai soggetti colpiti si consiglia di fare all'inizio della primavera una cura depurativa.

DECOTTO DI GRAMIGNA
- 20 gr di rizoma essiccato da far bollire in mezzo litro d'acqua per 30 minuti. Dolcificare e bere due tazze la giorno;

oppure
preparare un OLIO DI ERICA con cui detrgere la pelle una volta al giorno:
-40 gr di sommità fiorite in un quarto d'olio di oliva da riscaldare a fuoco lento, a bagno maria, senza far bollire l'olio, per un'ora. Lasciate riposare il composto per 8 giorni, filtrare e conservare in un recipiente chiuso;

oppure
fare delle APPLICAZIONI con foglie crude e triturate di ACHILLEA;

oppure
fare IMPACCHI con ASSENZIO:
5 gr di foglie e fiori in infusione per 10 minuti in mezzo litro di acqua;

oppure
in infusione per 10 giorni per tre settimane un decotto di BARBA DI BECCO: far bollire 25 gr di radice in mezzo litro di acqua per 20 minuti. Dolcificare con miele;

oppure
fare questa LOZIONE DI LUPPOLO per detergere la parte di pelle interessata: lasciate in infusione per 10 minuti 5 gr di fiori in poco meno di mezzo litro di acqua.

mercoledì 3 giugno 2009

FORUNCOLO


I foruncoli sono delle infiammazioni della pelle, che si sviluppano di solito in prossimità dei peli a causa di uno staffilococco.

Non vanno MAI schiacciati, ma portati a maturazione con dei cataplasmi o degli impacchi, da ripetersi più volte al giorno.

CATAPLASMA DI FIENO GRECO
Far cuocere 25 grammi di sommità fiorite in una quantità sufficiente di acqua;

oppure
fare dei CATAPLASMI CON FARINA DI LINO;
oppure
fare delle applicazioni sulla parte infiammata con la RADICE DI MALVA calda;

oppure
preparare degli impacchi con l'INFUSO DI PARETARIA
- 25 gr di pianta fresca, se è possibile, altrimenti va bene anche quella secca, lasciati in infusione per 10 minuti in mezzo litro d'acqua bollente.

LA PELLE

La pelle è continuamente esposta agli agenti esterni : smog, calore, vento e tuti gli altri fenomeni atmosferici che la possono irritare o far ammalare.
In genere corriamo subito ai ripari, poichè le affezioni cutanee sono esterne e si notano facilmente.
Attenzione però. Ciò che si manifesta in superficie spesso non è altro che uno specchio di quello che sta avvenendo dentro di noi.
Uno sfogo cutaneo quindi non va mai preso alla leggera, nè curato solo localmente. Spesso infatti si tratta di una piccola spia di un disturbo interno più esteso.

SCREPOLATURA


Le screpolature sono leggere piaghe della pelle, situate in varie parti del corpo, generalmente esposte agli agenti atmosferici. Sono fastidiose e possono dare bruciore.

INFUSO DI ROSOLACCIO
- 30 gr di petali secchi in infusione, in mezzo litro d'acqua per 10 minuti. Serve per fare impacchi, una volta al giorno;

oppure
INFUSO DI ACHILLEA
- 10 gr di fiori secchi (o anche di foglie) in infusione per 10 minuti in mezzo litro d'acqua. Serve per detergere la zona interessata, senza frizionare;

oppure
LOZIONE DI CONSOLIDA
- 70 gr di radice, lasciata a macerare in mezzo litro d'acqua per una notte;

oppure
PAPPA DI FRAGOLE E MIELE O PANNA FRESCA
da applicare sulla pelle screpolata.

martedì 2 giugno 2009

IL MIELE IN CUCINA: CAROTE CON LE PRUGNE SECCHE


Ingredienti:
- 1 kg carote
- 1 cucchiaiata farina
- miele di limone
- 12 prugne secche
- olio di oliva
- sale

Raschiare le carote, lavarle, asciugarle, tagliarle a dadini. Affettare la cipolla e far soffriggere il tutto nell'olio d'oliva, abbassare la fiamma e lasciar cuocere incoperchiato. Se necessario allungare con poca acqua tiepida. Non appena le carote saranno diventate tenere, spolverare con la farina, mescolare col cucchiaio di legno, aggiungere un bicchiere d'acqua tiepida, 1 cucchiaiata di miele, un pizzico di sale e le prugne snocciolate. Incoperchiare e lasciar stufare lentamente, aggiungendo acqua tiepida se necessario. Volendo insaporire maggiormente le carote, che sono sempre un po' dolciastre si aggiunge un dado.

lunedì 1 giugno 2009

ERBE "PURGATIVE"


Parliamo ancora di erbe "purgative", argomento questo molto interessante e sempre più di attualità a qualsiasi età.

SONO ERBE CHE HANNO LA PROPRIETA' DI AIUTARE AD EVACUARE L'INTESTINO.

Sono di diversi tipi:

- CATARTICHE
un po' più energiche delle lassative, non causano infiammazione:

vescicaria, convolvolo grande, spincervino(bacche), sambuco(bacche)

- DRASTICHE
che purgano con violenza, provocano delle forti contrazioni all'intestino e possono produrre un'infiammazione della mucosa: devono essere usate solo dietro consiglio medico:

brionia, sambuco(corteccia), spincervino

- EMETO-CATARTICHE
provocano sia il vomito che le feci:

brionia, mercuriale, spincervino, sambuco(corteccia), violetta(radice)

- LASSATIVE
che purgano con dolcezza, senza irritare:
frangola, malva, pesco, mercuriale, altea, tassobarbasso, cicoria selvatica, frassino

Prima di scrivere ancora due miscele, Vi consiglio sempre di non provare a fare da Voi queste misture, ma di affidarVi ai consigli di un erborista qualificato che saprà consigliare al meglio quella più adatta ai Vostri problemi.

Miscela N.1

- Frangola 5 parti
- Dulcamara 1 parte
- Gramigna 2 parti
- Altea(radice) 1 parte
- Liquirizia 1 parte

Un pizzico in decotto per tre bicchieri d'acqua; lasciare qualche ora in infusione; bere durante la giornata.

Miscela N.2

- 100 gr Frangola
- 80 gr Mercuriale
- 30 gr Altea(radice)
- 25 gr Menta
- 25 gr Rosmarino
- 10 gr Liquirizia

Due cucchiai da minestra in decotto di 2 minuti seguito da un'infusione di qualche ora; una tazza al momento di coricarsi.

ALGHE ROSSE


Alcuni di Voi avranno fatto caso, leggendo la composizione di alcuni prodotti acquistati in erboristeria, della presenza di ALGHE ROSSE. Orbene eccoVi spiegato il mistero.
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CLASSE: Alghe rosse o Rodoficee o Floridee

Organismi a tallo pluricellulare, nastriforme o laminare o cilindrico, più o meno ramificato. Le cellule, dotate di membrana, contengono, accanto alla clorofilla, un pigmento rosso (ficoeritrina) che conferisce colore carnicino, mescolato ad uno azzurro (ficocianina): i loro colori possono quindi essere vari, da verdognole a rosate sino a violacee; presentano granuli simili ad amido e pure destrine. Si riproducono agamicamente per spore date da sperangi, sessualmente con un organo femminile o carpogonio ed uno maschile od anteridio.

Alghe fisse o sovente con rizoidi, simili alle radici, per la maggioranza marine, dove si spingono alla massima profondità compatibile alla loro vita (metri 200-250 sotto il livello del mare). Utilizzate per l'estrazione di iodio e cloruri, della gelatina dalla membrana per le loro proprietà adesive e come fertilizzante. Nell'Estremo Oriente diverse di queste Alghe sono usate come alimenti e sfruttate dall'industria conserviera.

Esempio il Muschio Corallino rosso delle coste maritìttime mediterranee con tallo cespuglioso pennato incrostato di carbonato di calcio preconizzato vermifugo popolare; l'Agar-agar offee terreno gelatinoso per le colture di microbiologia, ecc.