"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

mercoledì 28 dicembre 2011

L'ERBA DELLA PAURA (SIDERITE-STACHYS RECTA)





Circa 25 anni fa ho cominciato la mia lunga e piacevole carriera di Erborista, dopo l'Università dovevo scegliere se andare a lavorare in una Farmacia e vendere "cose" fatte da altri o costruirmi un rapporto con le persone. La scelta che ho fatto è stata una delle migliori della mia vita, dopo mia figlia naturalmente.
Lo dico con orgoglio sono stata una "pioniera" dell'Erboristeria, conosco vita morte e miracoli delle ditte più grosse sul mercato e i loro prodotti.
Ma ho curato sempre in particolare modo la tradizione popolare e proprio in questa ho trovato le migliori soddisfazioni.
Ritornare a quando non esistevano i negozi, quando per raggiungere la "città" bisognava alzarsi alle tre della notte e camminare decine di km.
Quando i dottori si spostavano per le campagne a dorso di mulo e i più fortunati a cavallo, quando si affrontavano da soli tutti i problemi di salute con le "ricette" tramandate dalle nonne.
Nella zona dove abito c'è una tradizione particolarmente affascinante per l'uso e il modo di fare.
La famosa ERBA DELLA PAURA.


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LA STORIA
In Toscana si usa un'erba che cresce spontaneamente, chiamata volgarmente "erba della paura", in botanica SIDERITE ( Stachys recta ), è conosciuta di più per il suo uso esterno e il popolo l'utilizza per "curare" tutte quelle sensazioni di agitazione ed ansia, caratteristiche dopo piccoli o grandi shock.
E' conosciuta in buona parte della regione ed in alcuni paesi dell'Emilia Romagna. E' presente anche sulle Dolomiti, in Abruzzo e in Val d'Aosta .

LA RACCOLTA
Viene effettuata, secondo la tradizione, il 24 giugno, solstizio d'estate e viene conservata in mazzetti a forma di "pugno" che servono, come dice il popolo "a colpire la paura".

L'USO
Si prepara utilizzando una dose, il "pugno", in circa 4 o 5 litri di acqua (alcuni aggiungono un rametto di foglie di ulivo ,un pizzicotto di sale e un pezzetto di pane) facendo bollire lentamente il tutto per circa 45 minuti.
Il liquido ottenuto, previo intiepidimento e colatura, servirà a farsi "lavare" la paura. Il lavaggio deve sempre essere fatto da un'altra persona e con la stessa mano.
Si procede con l'immersione della mano nell'acqua e si deterge il viso, il collo davanti e le orecchie, le braccia con le mani sia sopra che sotto, le gambe dalla coscia ai piedi compreso il sottopiede, il tutto ripetuto complessivamente per tre volte. Mentre si fa questa operazione devono essere pronunciate queste parole

Col nome di Gesù di Maria
La paura la vada via
Col nome di Gesù e di San Pietro
La paura ritorni indietro.

Si ripeterà per tre giorni successivi che non siano il Martedì ed il Venerdì, quindi i giorni giusti saranno il Sabato, La Domenica ed il Lunedì , o almeno come dicono tutti " I GIORNI SENZA LA ERRE".

IL RISULTATO
E' immediatamente visibile in questo primo lavaggio : se il liquido assumerà di norma un aspetto "borraccinoso", come l'acqua di un fiume inquinato allora la "paura c'è".
Diminuirà al secondo lavaggio fino a scomparire con il terzo.
Se non sarà la paura a creare lo stato d 'alterazione nella persona, allora l'acqua rimarrà limpida fin dal primo lavaggio, procurando comunque uno stato di tranquillità specialmente notturna.
In Toscana alcune donne anziane continuano il tradizionale lavaggio, e tramandano il modus operandi solamente a donne che loro scelgono, mentre solo pochi raccoglitori la cercano.

venerdì 23 dicembre 2011

Buone Feste


Anche quest'anno il nostro solito appuntamento con Voi per augurare Buone Feste.
Ma prima permettetemi una piccola riflessione...

Stiamo vivendo giorni bui in cui non è più possibile aprire un giornale o accendere la televisione senza sentire che la politica, l'economia e la vita di tutti gli uomini sono nelle mani di pochi al potere che infischiandosene di tutti fanno conti su carta e non con il portafoglio.
GENTE e non riesco a trovare un'altra parla per definirli!!!!!...che

- NON HANNO MAI FATTO la spesa al supermercato
- NON SONO MAI ANDATI a comprare un abito nelle bancarelle dei mercati cercando non la qualità ma solo un prezzo accessibile alla proprie tasche
- NON HANNO MAI VISTO persone anziane con visi tristi scuotere continuamente il capo
- NON HANNO MAI TOCCATO con mano la povertà cominciare a fare da padrona nelle città
- NON HANNO MAI VISTO vecchi frugare nei cassonetti della spazzatura
- NON HANNO MAI VISTO facce tristi che non hanno voglia di dare o ricevere auguri (auguri per cosa poi non si capisce)
- NON HANNO MAI INCONTRATO occhi che vedono un futuro sempre più nero
- NON HANNO MAI FATTO la fila alle Poste per pagare bollette sempre più assurde di consumi inesistenti
- NON HANNO IN CASA ragazzi che non hanno più voglia di studiare perchè non avranno mai un lavoro
- NON CONOSCONO ragazze senza la volontà di innamorarsi per formare una famiglia e vivere insieme ad un compagno
- NON SANNO COSA VUOL DIRE non desiderare un figlio perchè non sai che futuro gli sarà riservato
- NON HANNO MAI PARLATO CON GLI ITALIANI per sapere che tipo di vita vivono ogni giorno

Troppo bello troppo comodo vivere fra loro in una casta sempre più inaccessibile e sempre più lontana e isolata dal popolo che in fin dei conti paga i loro stipendi da nababbi con un'enormità di sacrifici e di rinunce.
Mi chiedo come mai ancora non siamo ritornati ai servi della gleba, allo ius primae noctis, al diritto di vita e di morte su ogni abitante che ingenuamente ha eletto chi doveva rappresentare e difendere gli interessi dei più deboli.
In questo stato pre-natalizio mi viene a mente solo una poesia.
Non me ne vogliate troppo, ma sto rendendo pubbliche le idee della maggior parte degli Italiani che si sentono presi per il c...

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Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetelele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi)
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BUONE FESTE cari Lettori

lunedì 19 settembre 2011

Marmellata di uva zibibbo

Ho notato un calo di presenze nel blog dovuto chiaramente alla poche novità di nuovi post pubblicati e per questo voglio regalarvi una ricetta della mia cara zia. Una ricetta “secreta”, una di quelle che solo dopo una vita riesci ad ottenere e di cui la difficoltà alla fine scopri che sono gli ingredienti. Una difficoltà dovuta al loro reperimento ma che mi portano a sperimentare varianti per sopperire a questa naturale difficoltà.

Marmellata di zibibbo

Ingredienti: originari
1 kg di uva zibibbo
250 grammi di zucchero
2 mele cola dell’Etna.
Buccia grattugiata di un limone fresco non trattato

Ingredienti alternativi
1 Kg di uva moscato
300 grammi di zucchero
1 mela renetta
Buccia grattugiata di un limone fresco non trattato

Prima di passare alla descrizione della ricetta volevo soffermarmi sullo zibibbo e su le mele cola:

Zibibbo
 


Il termine deriva dall’arabo zabīb che significa uvetta, uva passa, è un vitigno che viene anche detto moscato d’Alessandria (Alessandria d’Egitto, naturalmente) o moscato di Spagna, questo vitigno assume la sua apoteosi a Pantelleria ma non disdegna di maturare bene in tutta l’isola sicana.
Le mele cola

Sono una qualità unica della zona dell’Etna somigliano alle Limoncelle si presentano a forma cilindrica arrotondata, buccia gialla lentigginosa che sprigiona un odore unico che richiama antichi ricordi ancestrali, la polpa è croccante, succosissima e leggermente acidula.

Preparazione della marmellata 

Lavare l’uva e lasciarla ad asciugare al sole coprendola con un velo per un paio di giorni avendo cura di rigirarla spesso per evitare muffe, mia zia usava un canneto lo stesso dei pomodori secchi. Si schiaccia l’uva con le mani in un capiente recipiente di ceramica. In tutta la preparazione si dovrebbe evitare il contatto con i metalli, ma su questo non sono sicuro che serva realmente a qualcosa o è solo una tradizione.
Tolti i raspi e schiacciati ed aperti i chicchi si mette succo e chicchi in una pentola di terracotta, io ho provato anche su una smaltata e il risultato è stato ottimo, la prossima volta proverò sull’inox .
Si provvede ad una cottura a fuoco lento con un continuo rimescolare per favorire l’evaporazione di quanta più acqua possibile, cottura che si protrae per max 10 minuti.
Nel frattempo preparate dei tocchetti di mele con tutta la buccia e senza i semi.
Aggiungete i tocchetti di mele e fate cuocere per altri 10 minuti, quando la buccia delle mele si è staccata spegnere e lasciare raffreddare sino a che si possa toccare con le mani.
Con l’aiuto di una “criu” – setaccio e delle vostre sante mani, passate il composto cercando di far passate tutto tranne i semi dell’uva, la prossima volta proverò un passatutto, poiché l’operazione si è rivelata lunga, laboriosa e faticosa.
Il risultato va rimesso in pentola e con l’aggiunta dello zucchero e del limone grattugiato, vale sempre la raccomandazione di non grattugiare il bianco del limone se non volete che la vostra marmellata diventi amara. Cuocere lentamente per ridurre il composto e dargli una densità accettabile.
Invasare, sterilizzare in forno a 100 gradi, chiudere e capovolgere i vasi, riporre in luogo fresco e al buio. Ottima con i formaggi super stagionati oltre che semplicemente su una fetta di pane casalingo.

domenica 8 maggio 2011

INNO A ISIDE (la grande madre)


Perché io sono la prima e l’ ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica.

(III- IV secolo avanti Cristo,
rinvenuto a Nag Hammadi, Egitto.)

sabato 7 maggio 2011

PULITUTTO E LAVAVETRI FAI-DA-TE



Per 500 ml servono:

- 100 ml di alcool per liquori
- 400 ml di acqua distillata
- 8/10 gocce di detersivo per piatti
- qualche goccia di olio essenziale profumato (limone, menta, arancio, ecc.) a scelta.



Miscelare il tutto in uno spruzzino.
E' efficace e deliziosissimo!

* l'acqua distillata non è sempre necessaria: se l'acqua di casa vostra non è particolarmente calcarea va benissimo.
Altrimenti un'acqua dura rischia di lasciare aloni di calcare sulle cose più delicate e visibili, tipo vetri; in questo caso meglio usare acqua distillata.

* l'alcool alimentare bianco è inodore e ottimo per questo detersivo, ma parecchio costoso. Se non vi da fastidio l'odore dell'alcool rosa si può usare anche quello. In effetti però lo spruzzino con alcool inodore e oli essenziali è di una piacevolezza speciale!

giovedì 21 aprile 2011

CISTITE: UN AIUTO DALLE ERBE



Benchè tradizionalmente diverse erbe siano utilizzate nel trattamento della cistite, solo una ha un'efficacia comprovata almeno in qualche misura da studi.

È evidente una qualche efficacia del Mirtillo rosso americano, od ossicocco americano o cranberry (Vaccinium macrocarpon, Ait.) (sotto forma di succo o estratto secco, in capsule o tavolette) nelle prevenzione delle cistiti ricorrenti.
Non è invece dimostrata l'utilità del Mirtillo rosso nelle cistiti acute.
In particolare questo avverrebbe grazie alle proantocianidine di tipo A (PACs) di cui è ricco, che agiscono impedendo l’adesione dei batteri, come ad esempio Escherichia Coli, sulle pareti delle vie urinarie.

Da sottolineare che questa pianta può avere effetti indesiderati, in particolare non deve essere usato con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti, quelli che rendono più fluido il sangue.
Pur in mancanza si studi sufficienti, sembra che possa risultare di qualche utilità nelle cistiti acute prendere l'Uva ursina, disponibile come foglie, estratto fluido o secco, tintura madre e polvere.

È da preferire l'estratto titolato e standardizzato in arbutina,che è la sostanza contenuta nelle foglie (è reperibile in farmacia o erboristeria). Non va usata nei bambini, in caso di gravidanza, insufficienza renale e allergia all'acido acetilsalicilico.

Sono utilizzate nelle infezioni dell'apparato urogenitale anche Malva, Altea, Piantaggine, Sambuco, Agrimonia.
Molte di queste piante sono usate in particolare nelle cistiti, ma sono empiricamente, senza conferme scientifiche.

martedì 19 aprile 2011

BUONE REGOLE PER PREVENIRE LA CISTITE



Non ci sono vere e proprie prove scientifiche a supporto dei consigli che vengono normalmente dati per prevenire la cistite, soprattutto se è ricorrente.

Tuttavia si tratta di buone norme di comportamento, basate sull'esperienza, che suggerisce possano essere utili.

Sia per prevenire, sia durante la crisi.



IGIENE INTIMA



- Curare l'igierne intima, specialmente nei giorni del ciclo e dopo un rapporto sessuale, usando detergenti neutri.


- Non eccedere con le lavande vaginali.


- Cambiare spesso gli assorbenti interni (possibilmente non usarli!)



ALIMENTAZIONE



- Combattere la stitichezza, seguendo una dieta ricca di fibre.


- Eliminare dalla dieta cibi molto speziati, insaccati, superalcolici, che possono aumentare l'infiammazione.


- Bere molta acqua (almeno due litri al giorno per diluire l'eventuale quantità di batteri presenti nelle vie uruinarie.



ABBIGLIAMENTO



- Evitare l'uso di indumenti intimi e pantaloni di tessuto sintetico o troppo aderenti, che riducono la traspirazione e favoriscono la congestione dell'area interesata.



COMPORTAMENTI E STILI DI VITA



- Non trattenere a lungo la pipì, per evitare il ristagno di urina nella vescica.


- Svuotare la vesica dopo un rapporto sessuale.

martedì 12 aprile 2011

ERBA DELLA PAURA


Ho notato con piacere che da quando ho postato per la prima volta alcune notizie sull'ERBA DELLA PAURA è nato un certo interesse e curiosità sull'argomento.


Tutto si è arricchito con il tempo grazie ai vostri ricordi, a completamento di una delle nostre tradizioni popolari.


Per quanto riguarda la reperibilità più o meno facile di suddetta pianta, purtroppo devo dirvi che se l'uomo non avesse "estirpato", come è solito fare, le pianticelle spontanee la raccolta adesso sarebbe più facile.


Infatti la Stachys recta viene raccolta quando ci sono i fiori prima che si siano formati i semi che spargendosi nel terreno vicino avrebbero assicurato la raccolta per l'anno dopo, inoltre nessuno dei raccoglitori ha mai tagliato la pianta lasciando le radici vive nel terreno, ma ha estirpato sempre tutto, portando via anche quel poco che avrebbe potuto far rinascere qualcosa.


Solo il tempo e la pazienza, di aspettare che la natura possa rifornirci la possibilità di godere ancora dei benefici di questa piantina dalle virtù miracolose, potranno forse ridarcela.


La mia esperienza di erborista nel campo commerciale mi fa concludere dicendo che le ditte venditrici di piante officinali hanno abolito questa pianta dai propri listini perchè non ne vendevano abbastanza.


Traete voi le conclusioni!

Euro Flora 2011





Per gli amanti delle piante è un appuntamento da non mancare.

Io ci sarò il primo giorno!

martedì 5 aprile 2011

LA ROSA NEL LINGUAGGIO DEI FIORI


Ogni tipo di rosa ha evocato nel linguaggio dei fiori un sentimento o un messaggio.


La rosa bianca, il Silenzio e la Segretezza, ma anche il Candore e l'Innocenza.

La rosa a fiore variegato, l'Amor tradito.

La rosa borraccina, la Bellezza capricciosa;

la canina, l'Indipendenza ma anche la Poesia;

la cappuccina, la Pompa e lo Splendore;

la cannella, la Maturità precoce;

la rosa del Bengala, la Compostezza dell'anima ovvero "Siete bella nella prospera e nell'avversa fortuna".

La rosa della Cina, "Riconciliamoci!"; se però è a fiore rosso doppio indica Dispetto.

Con una rosa di Banks si dice: "Voi siete bella nel riso e nel pianto";

con la gialla si denunciano l'Infedeltà e la Vergogna;

con la rosa muschiata si accusa:"Siete bella ma capricciosa!".

Con la rosa tea si sottolinea la Gentilezza della donna amata,

la muschiata ammonisce che "la Bellezza è caduca",

mentre la multiflora augura fecondità.


Alla Rosa simbolo dell'Uno ineffabile s'ispirò nel XVI secolo Vicino Orsini, l'ideatore del sacro Bosco di Bomarzo, creando il cimiero di famiglia: un orso eretto che regge una rosa d'oro o rossa a cinque petali. Questo fiore allude anche al segreto ermetico sicchè esso è diventato emblema del segreto anche in senso profano. Rose a cinque petali racchiuse in un nimbo venivano scolpite con il medesimo significato nei confessionali e nelle decorazioni delle sale riservate agli affari di Stato.

Secondo un'altra interpretazione più superficiale la rosa è sinonimo di "custode del segreto" poichè nasconde con i petali la sua parte più intima.


Quidquid sub rosa fatur

repetitio nulla sequatur.

Sint vera vel ficta

sub rosa tacita dicta.


Così scriveva nel XV secolo un monaco del convento di Tegernsee:

"Quel che sotto la rosa si dice non si deve riferire. Verità o invenzioni tacite stiano sotto la rosa".

L'espressione sub rosa deriverebbe dall'usanza di appendere il fiore al soffitto delle locande o di avvolgere intorno ai boccali una ghirlanda di roselline per rammentare agli avventori l'obbligo morale di non propalare discorsi tenuti "sotto la rosa".

Anche un proverbio suggerisce:"Amore e affare sotto la rosa dovrai serbare".

Johann Joachim Wickelmann citava all'inizio dell'Ottocento un epigramnma latino che faceva risalire a Eros la paternità della rosa emblema del segreto:


Rosa, fiore di Venere, Eros ti donò aa Arpocrate,

perchè sia segreto ciò che la madre ordisce,

per questo l'oste la rosa sul tavolo appende

perchè quel che sotto di essa è detto l'ospite saggio taccia.


Quell'epigramma si ispirava a una leggenda nata da un equivoco: il dio egizio Arpocrate era stato raffigurato con le dita in bocca a indicare il poppare di un neonato; ma i Romani interpretarono erroneamente quel gesto come un invito a non divulgare i segreti dell'iniziazione ai misteri isiaci.

Un'altra leggenda narrava che nel 479 i generali greci si erano raccolti segretamente in un boschetto di rose per preparare il contrattacco contro Serse. Siccome nulla trapelò dal'incontro, da quel momento il fiore divenne l'emblema del riserbo.


(Alfredo Cattabiani- FLORARIO)

lunedì 4 aprile 2011

da Maruzza Musumeci di A. Camilleri


 ...
«Gnà Pina, ma voi come faciti a sapiri le virtù dell’erbe e dei sciuri?».
«Me l’inzignò mè matri».
«E a vostra matri?».
«Mè nanna. E a mè nanna ci l’inzignò sò matri. Alla prima di tutte,
che si perdi nello tempo dei tempi, ci l’inzignò direttamente il
Signoruzzo».
«Davero?».
«Datemi ‘n’autro bicchireddro che ve lo cunto. Un jorno, tutte le
piante e tutti i sciuri dell’universo criato, s’apprisintarono al
Signuruzzu e ci dissiro accussì: “Signuruzzu, a noi voi ci aviti dato
il potiri di guarire tutte le malatie dell’omo. Sulo che l’omini non
acconoscino ‘sto nostro potiri. Pirchì non glielo rivilate? Accussì,
mischini, soffrino meno supra alla terra e non morino cchiù”. Il
Signuruzzu allura disse: “Se l’omini non morino cchiù supra alla
terra, allura in poco tempo addiventano tanti e tanti che per aviri
spazio sunno obbligati ad ammazzarisi tra di loro. E a mia non mi
piaci che s’ammazzano”. Allura le piante e i sciuri dissiro: “Ma non
ponno moriri senza la sofferenzia della malatia?”. E il Signuruzzu:
“Facemo accussì. Io rivelerò a ‘na poco di vicchiareddre come ponno
curare l’omini con le piante. L’omini che si rivolgino a chiste
vicchiareddre guariranno dalle malatie, l’altri s’arrangiano”. E
questo è quanto. Me lo date un bicchireddro? E viviti macari vui».

MAGIA DELLE ERBE


Vi ricordate che tempo fa vi dissi che avevo trovato un Ricettario del '500 con ricette magiche e afrodisiache.

Ebbene risfogliandolo mi sono divertita a leggere quanti rimedi c'erano per superare gli "inconvenienti" dell'epoca!

Eccone uno che vi farà sicuramente sorridere. Lo riporterò prima nel linguaggio del '500, poi la relativa traduzione per renderlo più comprensibile. ________________________________________


- SECRETO BELLISSIMO PER VEDERE DI NOTTE COME DI GIORNO E LEGGERE OGNI LIBRO


Recipe una palla di chiaro vetro ò cristallo grande quanto una buona pagnotta, e quella empi di acqua di cisterna, distillata per alambicco (1) che sarà più chiara e poi metti la tua candela ò lume dietro la detta palla e vedrai che ti renderà un grandissimo splendore e vederai etc.


(1) Distillata attraverso un alambicco: apparecchio per distillare composto di tre parti: la "cucurbita" o caldaia che viene esposta al fuoco, riempita del liquido da distillare; ad essa è sovrapposto il "duono" o "capitello" o "elmo", da cui si diparte il "condensatore" (un tubo raffreddato o un serpentino immerso in acqua).


- MAGNIFICO SEGRETO PER VEDERE E LEGGERE DI NOTTE COME SE FOSSE GIORNO


Prendi una palla di vetro chiaro o di cristallo della grandezza di una pagnotta di pane e riempila di acqua di pozzo, distillata attraverso un alambicco, perchè sia più limpida. Metti quindi una candela o un lume dietro la palla di vetro e otterrai un intenso chiarore che ti permetterà di vedere come se fosse giorno.

giovedì 31 marzo 2011

MINESTRA DI ORTICHE


TEMPO DI PREPARAZIONE

45 minuti circa


OCCORRENTE

(per 4 persone)


- un grosso pugno di ortiche giovani e tenere

- 1 cipollina

- 2 carote

- 2 patate

- 1/2 cucchiaiata di prezzemolo tritato

- 70 gr di pancetta affumicata

- 30 gr burro

- 1 litro e 1/2 di brodo di carne o di pollo

- 50 gr di parmigiano grattugiato

- sale


PREPARAZIONE

Tritate la pancetta insieme alla cipollina e fate appassire il trito nel burro, aggiungete al soffritto le carote precedentemente raschiate e tagliate a pezzettini e le patate sbucciate e tagliate a dadetti. Lasciate rosolare le verdure, mescolando di tanto in tanto e, quando cominceranno a diventare morbide, versatevi sopra il brodo.

Assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale.

Fate bollire per una mezz'oretta circa, poi aggiungete alla minestra le ortiche precedentemente lavate e tritate grossolanamente.

Continuate la cottura per altri cinque minuti e servite la minestra dopo averla spolverizzata con il prezzemolo tritato.

Volendo, cospargete la minestra con il parmigiano grattugiato, oppure servitelo a parte.

lunedì 28 marzo 2011

SILICIO (micronutriente)

Il silicio è un elemento catalitico essenziale nella stabilizzazione dei tessuti di sostegno, quali le ossa, le cartilagini ecc, la regolarizzazione delle ghiandole endocrine e la difesa immunitaria. Accelera la cicatrizzazione delle ferite, tonifica il sistema nervoso e le funzioni cerebrali. Il silicio trova impiego come re mineralizzante nel rachitismo, nell'osteoporosi, nella disidratazione della pelle e della mucosa, nelle infiammazioni delle vie urinarie e nella prostata.


NICHEL (micronutriente)


Il nichel esercita la propria attività come ipoglicemizzante in sinergia col cromo, stimola l'amilasi salivare e pancreatica, favorisce la vitamina A, C e P, stimola l'assorbimento di ferro ed è un'attivatore delle fosfatasi della milza. Viene consigliato in caso di disfunzioni epato-pancreatiche, diabete, cellulite e obesità.

ARGENTO (micronutriente)

L'argento è un potente antipiretico e battericida polivalente, svolge un'azione catalitica nelle reazioni difensive contro i microrganismi presenti nell'aria, pertanto, viene consigliato negli stati influenzali, nelle infezioni delle vie urinarie ed in quelle respiratorie.


giovedì 24 marzo 2011

ANICE


Pimpinella anisum
Famiglia delle Ombrellifere

LUOGO
Si raccoglie in orti e giardini.

DESCRIZIONE
Erba annuale a radice semplice, fusto eretto e ramoso, foglie radicali reniformi dentate che si dividono salendo, fiori bianchi in ombrellette, frutto ovoidale.

PARTI USATE
Frutti, si raccoglie in Agosto.

PROPRIETÀ E INDICAZIONI
L'Anice, conosciuto anche con il nome di Pimpinella è l'antispasmodico digestivo per eccellenza, lo si usa in caso di aerofagia, meteorismo e dispepsie nervose.
Trova molta utilità anche nell'asma e nei casi di insufficienza lattea.

RICETTA
Mistura con:
- 25 gr anice
- 25 gr finocchio
- 25 gr coriandolo
- 25 gr carvi

Sostituendo il CORIANDOLO con il CUMINO la ricetta prende il nome di TISANA DEI QUATTRO SEMI.
Infusione di 30 gr per litro d'acqua, alcuni minuti, due tazze al giorno contro i gonfiori.

STORIA E CURIOSITÀ
Il nome dell'Anice, dal greco "Aniemi", gli fu dato dagli antichi per l'apprezzamento sulle sue virtù carminative. L'Anice, è molto usato, ancora oggi, per le sue proprietà aromatiche, dalle industrie liquoristiche e dolciarie.

RICETTA

TORTINE CON ANICE E CANNELLA

INGREDIENTI
Dosi per 6 tortini:

• 100gr di zucchero;
• 50gr di fecola;
• 20gr di farina;
• 2 uova;
• 1 bustina di vanillina;
• 1 cucchiaio di cioccolato;
• 2 cucchiani di semi di anice;
• 1 cucchiaino di cannella;
• 1 cucchiaino di lievito;

PREPARAZIONE
Dividete i tuorli dagli albumi. Frullate i tuorli e lo zucchero con una frusta elettrica finchè diverranno spumosi poi aggiungete un po’ alla volta la farina e la fecola e un pò di latte se il composto è troppo duro. Infine aggiungete la vanillina, il cioccolato, la cannella, l’anice, il limone grattugiato e il lievito.
Montate a neve gli albumi con un pizzico di sale poi aggiungeteli al resto del composto mescolando dall’alto verso il basso.
Riempite delle coppette di alluminio, precedentemente imburrate, con l’impasto e ponetele in forno a 160° per circa mezz’ora e infine sfornatele, potete cospargerle di zucchero a velo o cannella.

domenica 20 marzo 2011

CHENOPODIO ANTIELMINTICO


L'essenza ha una certa azione antielmintica, che è molto più intensa nell'essenza di Chenopodio antielmintico (Chenopodium ambrosioides L var. anthelminticum Asa Gray, Chenopodium anthelminticum L.) il quale si riconosce per le dimensioni minori (altezza 30-50 cm), per le foglie(lunghe 4-5 cm, larghe 5-7 mm)con intaccature in proporzione più profonde. L'inflorescenza è più fitta.
L'odore è somigliante ma molto intenso e riesce fastidioso. Coltivato nei giardini, tende a riprodursi spontaneamente nei luoghi aridi spogli di vegetazione (viali inghiaiati, lastricati sconnessi) più che nelle aiuole dove sono altre piante.

TOSSICITÁ
Alta.

CONTROINDICAZIONI
ATTENZIONE: È UN ERBA TOSSICA. COME VERMIFUGO USARE SOTTO IL CONTROLLO DEL MEDICO.

AVVERTENZE
Questa pianta rientra nella lista del Ministero della Salute per l'impiego non ammesso nel settore degli integratori alimentari. Funzioni terapeutiche indicate solo per informazione storico-culturale ma non applicabili nella pratica fitoterapica.

Qualità dell'attività fitoterapica:
non utilizzabile.

Organi interessati dalla'azione fitoterapica : INTESTINO e ORGANI E/O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI.

INDICAZIONI:
PARASSITI INTERNI (VERMI - ELMINTIASI)

CHENOPODIO AMBROSIOIDE


Ambrosia, Tè del Messico, Tè dei Gesuiti, ecc.

Chenpodium ambrosioides L.

Chenopodiacea originaria dell'America, inselvatichita qua e là in Italia, nei luoghi ghiaiosi, nelle macerie ecc., specialmente in pianura.

LA PIANTA
È un'erba annua, eretta, alta circa mezzo metro, cespugliosa, a fusti solcati. Le foglie hanno picciolo breve e lamina lanceolata lunga 5-6 cm, larga 1-1,5 cm, a margine sinuato-seghettato con pochi denti piccoli (da 1 mm a 2). Le foglie florali sono più piccole, intere o quasi. I fiori sono in glomeruli, disposti in spighe che formano una pannocchia. Il perigonio piccolissimo (1 mm o meno) è erbaceo, diviso fin quasi alla base in 5 lobi. Il frutto è un otricolo avvolto dal perigonio e contenente un seme nero, lucente.
Le parti verdi hanno peli radi e piccoli; a occhio nudo, appaiono glabre. Con la lente si vedono, specialmente sulla faccia inferiore della foglia, puntini lucenti (peli ghiandolari).

LA DROGA
Si usano le sommità fiorite. Hanno odore forte gradevole, sapore piccante, aromatico.
Si usa in certe malattie nervose e anche come bevanda gradevole.

È poco richiesto.

giovedì 17 marzo 2011

BASILICO


(Ocimum basilicum L.)
Appartiene alla famiglia delle “Labiate”.

DESCRIZIONE
Cresce in terreni leggeri, ben drenati e soleggiati: è un'erba annuale.
In India è considerata un'erba magica, in passato si credeva anche in Italia che desse coraggio ai timidi.

PARTI DA USARE
Le foglie si raccolgono da maggio a settembre, quando assumono la massima dimensione. Consumare preferibilmente fresco. È aromatizzante (alcune foglie a macerare nell'acqua in cui ci si lava).

PROPRIETÀ CURATIVE
Noto in cucina per il "pesto alla genovese", il basilico si fa apprezzare anche per essere un ottimo attivatore della digestione. Come uso esterno, è tonificante durante il bagno.

INDICAZIONI

Disturbi digestivi, anche in presenza di spasmi intestinali.

MODALITÀ D'USO
Si prepara un infuso con un cucchiaio per tazza, e si bevono 2-3 tazze dopo i pasti.
Il "surrogato di tabacco da fiuto" si ha con 2 parti di basilico, 2 di menta e 2 di cedrina, tutte ridotte in polvere.

BELLEZZA
Per fare un bagno rilassante, immergere nell’acqua tiepida, per 10 minuti, un sacchetto di cotone contenente foglie fresche di basilico.

LA RICETTA
È l’ingrediente base del pesto, con il suo intenso sapore insaporisce insalate miste fresche, sugo di pomodoro, si sposa con uova, melanzane, focacce, pizze ed altri piatti.
Le sue foglie, lavate, asciugate:
vengono inserite tra una falda e l’altra dei pomodori secchi, quando vengono messi sott’olio;
pastellate e fritte, costituiscono uno stuzzichino invitante;
tritate ed unite all’impasto della focaccia, profumano una merenda o uno spuntino;
vengono usate per guarnizione e profumo su piatti di tutto riguardo nelle cucine dei grandi chef.

PESTO ALLA GENOVESE
Pestare nel mortaio una manciata di foglie di basilico con pinoli (o noci), 1 o 2 spicchi d'aglio, acciughe, pecorino macinato, olio d'oliva.

BURRO AL BASILICO
Tritare foglie di basilico con aglio e sale e lavorarlo con 50 gr di burro.
Per bistecche alla griglia o tartine particolari.

giovedì 10 marzo 2011

LIMONE


NOME
(Citrus medica L. ssp limonum Hook f.)

DESCRIZIONE
Il limone (e il cedro) provengono dalle foreste calde ai piedi dell'Himalaya, come pure l'arancio amaro; dall'India e dalla Cina sono poi giunti in Europa con il rientro dei Crociati.
È un frutto medicinale per eccellenza.

PARTI DA USARE
La corteccia del frutto (scorza) raccolto a piena maturazione, e il succo del frutto.

PROPRIETÀ CURATIVE
La scorza è usata nell'alimentazione e nella liquoristica; in profumeria è apprezzato l'olio essenziale che ne ricava, indicato anche come antisettico, rubefacente.
Anche il succo è antisettico, favorisce l'eliminazione degli acidi urici; esternamente è un ottimo astringente, schiarente, detergente e purificante.

INDICAZIONI
L'olio essenziale della scorza è adatto nelle bronchiti e in genere per le affezioni delle prime vie aeree. Inoltre per uso esterno è utile nel calmare i dolori reumatici. Il succo risulta particolarmente utile nelle carenze da vitamina C, nel disinfettare il cavo orale a seguito di stomatiti, gengiviti e piccole ulcere buccali. Esternamente è adatto per ridurre gli eritemi solari, schiarire le efelidi, pulire il viso.

MODALITÀ D'USO
- MACERATO. Si prepara un infuso con 1/2 limone per tazza, e si bevono 2-3 tazze al giorno lontano dai pasti. Disinfettante toglie kla sete se non zuccherato.
- TISANA. Due limoni tagliati per l'acqua di un litro. A tazzine, CALDA nei mali di stomaco, nausee e digestioni lente, per sudare; FREDDA negli stati frebbrili.
- SUCCO di 1/2 limone in una tazzina di caffè calma l'emicrania.
- PUNCH. La scorza tagliuzzata di due limoni a macero 24 ore in 250 gr di alcool, 500 gr di acqua e 350 gr di zucchero. Si filtra e si unisce 50 gr di zucchero caramellato. A bicchieri caldi solo od allungato con acqua.

Per uso esterno
Cicatrizzante, pennellature di succo per la lingua, gengive, gola, tonsille, afte. Colliri per il catarro degli occhi.
Succo per frizioni serali del viso perchè deterge in profondità i pori e stimola i tessuti.
Succo di limone e glicerina per imbiancare la pelle, far sparire macchie gialle e guarire geloni, rossori, ecc.

VARIE

- Un pezzetto di scorza per aromatizzare ciascuna tazzina di molti infusi e decotti.
- Il succo usato come condimento e per sostituire l'aceto.
- Il succo caldo toglie le macchie di ruggine.

LA RICETTA

TORTA AL LIMONE ALL'OLANDESE
Foderare una tortiera con pasta frolla fatta con 200 gr di farina, 100 gr di burro, 2 uova, sale.
Ricoprirla con un pieno di 150 gr di mandorle tritate, la buccia grattugiata di 1 limone, il succo di 2 limoni, 200 gr di zucchero a velo, bene amalgamati.
Coprire con un disco di pasta e cuocere a 200° per circa 40 minuti.

domenica 6 marzo 2011

PIAGHE


Ritorno nuovamente sul problema PIAGHE che mi sta molto a cuore.
Nonostante esista il vaccino antitetanico spesso nessun adulto lo fa se non costretto.
Ma parliamo anche di persone anziane affette da malattie (es. diabete) che hanno questo grosso problema.
I vari consigli e rimedi che propongo sono anche in base alla reperibilità delle erbe della vostra zona.

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Le piaghe si differenziano dalle ferite per la loro scarsa tendenza alla cicatrizzazione e quindi alla guarigione.
Possono essere causate da agenti fisici o chimici, da mancata irrorazione del sangue o da microbi. Vengono curate con impacchi locali tiepidi a base di erbe dalle virtù vulnerarie quali la consolida e l'aglio e vengono disinfettate con acqua ossigenata.

RICETTA n.1

- 50 gr di radici secche di consolida maggiore
- 250 gr di acqua

Lasciate macerare per due ore le radici secche e polverizzate nell'acqua. Quindi bollite per dieci minuti e fatene degli impacchi sulle parti da curare.

RICETTA n.2

- 20 spicchi d'aglio sbucciati
- 1 litro d'acqua

Mettete l'aglio nell'acqua bollente e tenetela ben chiusa per circa un'ora. Trascorso questo tempo fatene degli impacchi locali tiepidi sei volte al giorno.

giovedì 3 marzo 2011

GLOSSARIO (3)



NECROPSIA

Autopsia, esame anatomico di un cadavere.
NEFROPATIA

Genericamente malattia renale.

ORGANOLETTICO

Elementare procedimento di analisi, basato sull'impressione che della sostanza ricevono i nostri organi. di senso. Nonostante la sua semplicità, si tratta di un metodo molto utile in determinati casi.

PANCREATECTOMIA
Asportazione totale di pancreas.

PER OS
Per via orale, ingerito per bocca.

PIROGENI

Sostanza in grado di alzare anormalmente la temperatuta del corpo provocando la febbre.

PLACEBO

Sostanza farmacologicamente inerte che viene considerata dal paziente come un farmaco.

PRODROMO

Insieme di sintomi che caratterizzano una malattia e che in genere si presentano già nella fase preliminare.

lunedì 28 febbraio 2011

GLOSSARIO (2)


GENE

Unità principale nella trasmissione dei caratteri ereditari,che si trovano contenuti nei cromosomi.
IATROGENO

Provocato da un farmaco.

IMPOTENTIA COEUNDI

Incapacità di realizzare l'atto sessuale a causa della mancanza di erezione o di difetti del membro virile nel caso del maschio, e a causa di malformazioni vaginali che impediscono il coito nella femmina.

IMPOTENTIA GENERANDI

Può essere conseguente all' IMPOTENTIA COEUNDI o presentarsi isolata.È determinata dalla carenza di spermatozoi o dalla loro scarsa vitalità nell'uomo, e dalla mancanza di ovulazione nella donna. In essa possono anche intervenire altri molteplici fattori che non hanno nulla a che vedere con il diabete.

IPERGLICEMIA

Aumento anomalo del glucosio circolante nel flusso del sangue.

IPOGLICEMIA

Diminuzione anomala del glucosio cirdcolante nel flusso del sangue.

IPOGLICEMIZZANTE

Sostanza che provoca l'abbassamento della glicemia.

LINFOCITI

Tipo di globuli bianchi di piccole dimensioni e nucleati, particolarmente abbonadanti nei gangli linfatici.

NECROBIOSI GRASSOSA

Distruzione della vita cellulare a causa dell'eccessiva presenza di grasso.

mercoledì 23 febbraio 2011

GLOSSARIO (1)


- AGENESIA

Incapacità di procreare.In questo caso si tratta dell'incapacità ovarica di produrre o di portare a maturazione l'ovulo, determinata da uno sviluppo difettoso dell'organo.


- ANTICORPO

Globulina preposta a unirsi a uno specifico antigene,del quale impedisce l'azione.


- ANTIGENE

Sostanza capace di indurre la formazione di anticorpo, caratterizzato da una specifica capacità di reazione contro di esso.


- AUTOSOMICO

Proprio del cromosoma, caratteristico dello stesso.


- CATETERE

Sonda che viene introdotta in un orifizio del corpo,naturale o artificiale,per il suo drenaggio o studio.


- CORONARIE (ARTERIE E VENE)

Proprie del cuore e in contatto diretto con esso.Prendono questo nome per il fatto di essere le più importanti dell'organismo.


- CROMOSOMA

Ciascuno dei segmenti in cui si divide il nucleo della cellula,in numero costante per ciascuna delle specie animali.

Nella riproduzione i cromosomi si dividono in due, passando così a ciascuna delle cellule figlie.


- EZIOLOGIA

Studio sull'origine o le cause che provocano una malattia.

lunedì 21 febbraio 2011

ERBA DI SAN PIETRO (BALSAMITA MAJOR DESF.)



Famiglia:
Asteracee (conosciuta un tempo anche come Compositae), una vasta famiglia di piante dicotiledoni dell'ordine delle Asterales.
Specie:
Balsamita major Desf.
Altri nomi comuni: Erba amara, Erba della Bibbia.

Sinonimo
Crysanthemum balsamita L.

Generalità
Pianta erbacea perenne originaria dell'Asia occidentale. In Italia è coltivata e di rado rinselvatichita presso gli orti.

Caratteri botanici
Pianta rizomatosa con fusti eretti e ramificati, alti fino a 120 cm. Presenta foglie alterne e coriacee, ovato-oblunghe, dentate ai margini. I fiori di colore giallo oro.
Foglie e fiori odorosi usati anche per condimento.

Coltivazione
Difficile la riproduzione per seme, perché spesso sono sterili e con scarsa capacità germinativa. Decisamente più facile è la moltiplicazione mediante divisione dei cespi, in autunno o primavera. Si può coltivare in terra piena o grandi vasi.

Raccolta e conservazione
Le foglie vengono raccolte preferibilmente prima della fioritura e utilizzate fresche. Posso essere anche congelate in sacchetti chiusi.

Uso in cucina
Usare con moderazione (per il gusto amaro) per dare aroma a frittate, ripieni, piatti a base di volatili, torte di verdura.

Proprietà terapeutiche
antispasmodiche, carminative, diuretiche, emmenagoghe.
Indicazioni
Per il decotto si usa un pizzico di Erba essiccata lasciandola brevemente in infusione in una tazza d'acqua bollente.
Due volte al giorno.

martedì 15 febbraio 2011

ACETO PER LA SALUTE E LA BELLEZZA


Usando regolarmente l'aceto si può beneficiare delle sue preziose proprietà. Per esempio è diuretico e c'è chi giura che prendendone un cucchiaio, meglio se di mele, a digiuno la mattina, è anche dimagrante. Contiene alcuni derivati dei fenoli in grado di svolgere un'azione stabilizzante delle vitamine E e C. Ma sono molte altre le proprietà dell'aceto.

COLERA
Da noi per fortuna il pericolo di contagio è molto remoto, tuttavia è utile sapere che all'aceto sono state riconosciute indiscusse proprietà come mezzo di prevenzione nelle epidemie, in particolare coleriche. E' infatti sufficiente utilizzare l'aceto per lavare cibi e oggetti e per la pulizia personale.

EMICRANIA
Applicate sulla fronte una compressa di cotone o di tela ripiegata imbevuta di aceto.

STANCHEZZA
Bevete al mattino un bicchiere di acqua con un cucchiaio di aceto e un cucchiaino di miele: vi farà da stimolante e inoltre in estate vi disseterà perfettamente.
Oppure aggiungete 2- 3 tazze di aceto all'acqua della vasca per un bagno stimolante, molto indicato anche per pulire le pelli grasse. Se fate invece la doccia, frizionatevi il corpo con un poco di aceto prima di lavarvi.

CAPELLI
Per risciacquarli bene e togliere loro ogni traccia di grasso usate acqua tiepida e aceto. Così i capelli resteranno anche morbidi e vaporosi e riacquisteranno lucentezza, pure nei casi più ostinati.

PELLE
Per proteggere la pelle lavatevi con acqua e aceto, spalmatevi con una buona crema e poi frizionatevi con poche gocce di aceto puro che farà da asteringente: aumentando la resistenza della pelle contro le intemperie.


ESORIAZIONI E PICCOLE FERITE
Si possono pulire e disinfettare con dell'aceto che ha funzioni sia detergenti che antibatteriche. Se la piaghetta fosse all'interno della bocca sarà molto efficace fare sciacqui e gargarismi con l'aceto.

MAL DI DENTI
Fate bollire uno spicchio d'aglio in un bicchiere di aceto e fate sciacqui con il decotto tiepido, tenendolo anche un poco in bocca e insistendo in particolare sul punto dolorante.

millenni di vita?


Ci sono vite destinate a svilupparsi senza gioie o piaceri.
Ci sono vite la cui aspirazione e il non soffrire, rifuggire dal dolore.
E ti accorgi a vent'anni che hai la stanchezza di millenni.
Perchè le domande sono sempre più delle risposte?
Perchè tutti cercano in te queste risposte ma tu riesci solo a dare nuove domande e facendo ciò procuri dolore ed odio.
Perchè l'essere umano non accetta la sua natura divina e la smette di cercare quello che già è.
Quando la fiamma sta per spegnersi, l'ultima luce sarà più intensa e per un attimo ti indicherà la via. Speriamo!
Se le risposte ottenute saranno sufficienti allora riuscirai a trovare la via e percorrerla anche al buio.
E a chi non ha le risposte?
Sarà un vagare nel buio o ritornare nello specchio di luce.

E la via?
Togli il tempo e avrai una percezione di cosa veramente è la realtà!

(Massimo Curione- 19/09/2008)

domenica 13 febbraio 2011

PAELLA VEGETARIANA


In caso di digestione difficile, stanchezza, articolazioni, problemi respiratori, problemi urinari.

INGREDIENTI:

- 1 cucchiaio d'olio
- 1 piccola cipolla
- 3 spicchi d'aglio
- 1 peperone verde
- 1 peperone rosso
- 375 gr di riso integrale
- 2 pomodori
- 900 ml di brodo vegetale
- 2 cipolle
- 2 sedani a pezzetti
- 125 gr di mais dolce
- pepe

Scaldate l'olio in una padella molto grande e fate scioglere la cipolla affettata.
Aggiungete i peperoni e mescolate per altri 5 minuti.
Aggiungete il brodo, portate a bollore e lasciate bollire per 5 minuti.
Unite poi tutti gli altri ingredienti e lasciate cuocere finchè il riso non è pronto e tutto il brodo è stato assorbito.
Se necessario, aggiungete altra acqua o brodo.

giovedì 10 febbraio 2011

LA STANCHEZZA? QUASI UN'EPIDEMIA

Per ricaricare le batterie il segreto è mangiare poco e spesso e preferire le crudità.

COME E COSA MANGIARE

1- Mangiare regolarmente e in modo corretto: meglio poco e spesso. In questo modo eviterete gli sbalzi di glucosio nel sangue, che determinano anche gli sbalzi del vostro livello di energia.

2- Mangiare i cibi inclusi nella lista, che sono di facile digestione e danno subito vigore.

3- Anche se vi sentite stremati, evitate di mangiare zuccheri: niente biscotti o cioccolata e nemmeno zollette di zucchero.

4- Mangiate molti alimenti crudi, che forniscono energia quasi istantaneamente.

5- Ricordate sempre quali sono gli elementi che più vi aiutano a combattere la stanchezza: vitamine del gruppo B, C ed E, ferro, zinco, magnesio e potassio.


I CIBI DELLA SALUTE

-albicocche
- broccoli
- frumento integrale
- germogli
- mandorle
- riso integrale
- semi di sesamo
- spinaci
- frutta: arance, banane, datteri, fichi, fragole, lamponi, limoni, mele, pere, prugne, rabarbaro, uva
- verdura: asparagi, barbabietole, broccoli, carote, cavolo, cicoria, cipolle, indivia, ortiche, pomodori, scorzonera, sedano, tarassaco, topinambur
- cereali: avena, germe di grano, grano saraceno, miglio, orzo
- noci, semi, legumi: noci, semi di girasole, lenticchie e soia
- erbe e spezie:cannella, ginepro, maggiorana, menta, prezzemolo, rafano, rosmarino, salvia, timo
- altro: ìestratto di lievito


I CIBI DA EVITARE

-carboidrati raffinati: zucchero bianco, farina bianca; i dolci preparati con questi ingredienti impegnano troppe energie nella digestione
-grassi: anch'essi sono troppo laboriosi da digerire
- alcool: distrugge la vitamina C e alcune vitamine del gruppo B benefiche per la salute del sistema nervoso
- caffeina: quella contenuta nel caffè, nel tè, nelle bibite a base di cola e nella cioccolata inibisce l'assorbimento del ferro se vieme consumata insieme a cibi che lo forniscono. Quindi evitate di assumerne quando mangiate uova, cerali integrali e carne
- carni rosse: forniscono ferro, ma sono di diffivcile digestione
- bibite energetiche: sono ricche di glucosio. Da principio possono darvi una "sferzata" di energia, ma non risolvono il problema alla radice.


ESEMPIO DI MENU'


1 - COLAZIONE

- muesli con yogurt e semi di girasole, semi di sesamo e germe di grano, frutta secca (albicocche e uvetta)

PRANZO

- fagioli al forno con pane integrale

CENA

- insalata di pomodori, pollo al rosmarino, mandorle



2 - COLAZIONE

- albicocche secche e yogurt

PRANZO

- torta di spinaci, yogurt e frutta secca


CENA


- asparagi con burro fuso, pilaf di lenticchie e orzo con piselli e broccoli, arance con miele e cannella

lunedì 7 febbraio 2011

2011 PROBABILE FINE (THMPD)



La potenza dell’assalto legislativo sulle nostra libertà crea un terreno fertile per una vasta schiera di punti di vista “complottisti”. Che il complotto vada avanti non ci possono essere dubbi e nel significato più semplice di questa parola si descrivono gli atti di un piccolo numero di individui che lavorano contro gli interessi della maggioranza.

All’ANH (Alliance for Natural Health= Alleanza per la salute naturale) si dice spesso, perché preoccuparsi della “teoria del complotto”, quando in molte aree così importanti, non c’è bisogno di essere teorici vista l’assoluta abbondanza di fatti disponibili!

Con le enormi difficiltà che quotidianamente tempestano sia il settore della salute naturale che la nostra capacità di assumerci la responsabilità per la nostra stessa salute, sempre più erosa, è vitale trovare fonti di informazione affidabili. Ci fu molta confusione lo scorso anno su una data chiave simile alla Direttiva sugli Integratori Alimentari che fu scambiata per un’iniziativa di un Codex Alimentarius internazionale. Anche se Internet è un incredibile portale di raccolta informazioni, sfortunatamente è anche il modo per disseminare informazioni sbagliate e disinformazione.

A volte si comprende quanto sia difficile discernere tra un fatto e una finzione – soprattutto quando i messaggi sono su un piano emotivo o si basano sulla paura. Con questo Allarme ANH-Int spera di far luce su alcuni degli attuali miti che sembrano girare attorno all’importanza della data del 1 aprile 2011, data dell’inizio dei veti sulla salute naturale in Europa.

Quindi, da dove viene questa data? La data – ironicamente il giorno del pesce d’aprile 2011 – rappresenta il giorno che segue la fase di transizione della direttiva Europea sui Prodotti Medicinali della Tradizione Erboristica (THMPD).

La direttiva THMPD esiste quale sotto-Direttiva della Direttiva dei Prodotti Medicinali per l’Uomo, e originariamente intendeva essere un sistema di licenze accelerato per una larga varietà di prodotti tradizionali a base di erbe, inclusi quelli di origine non-europea.

Questi includono le grandi-tradizioni dell’Ayurveda, associata al subcontinente indiano e della Medicina Tradizionale Cinese (TCM). Entrambe esistono da più di 4000 anni. La direttiva originariamente fu implementata nel 2004, ma il lungo periodo di transizione di 7 anni ha acquietato molti dal pensare che la data di Aprile 2011 sancisca l’entrata in vigore di una nuova direttiva. Questo non è il caso.

Molti erboristi, associazioni di professionisti e consumatori all’inizio videro di buon occhio la direttiva THMPD pensando che avrebbe fornito un porto sicuro per i prodotti tradizionali erboristici, usati in tutta sicurezza per decenni. Sfortunatamente la ANH ha sempre visto la direttiva come un presagio nefasto e soltanto un’ora prima dello scoccare della mezzanotte, altri stanno iniziando ad aprire gli occhi di fronte a questa dura realtà.

A meno di sei mesi dall’entrata in vigore della THMPD, non ci sono attualmente registrazioni accordate a prodotti della tradizione Europea come pure a quelli dell’Ayuverda, Unani, Tibetani, Sud-Est Asia e del Metodo Cinese – tutte tradizioni che hanno migliaia di anni e a cui si sono affidate molte persone per trattamenti per la salute quotidiana.

I fatti sulla direttiva THMPD:

- il 31 marzo 2011 sancisce la fine della fase di 7 anni di transizione della THMPD
- La direttiva richiede che lo stesso tipo di standards farmaceutici applicati a farmaci convenzionali e sintetici siano applicati a prodotti complessi e a composti di più erbe.
- Una gamma di problemi tecnici e di idoneità, assieme a costi proibitivi, hanno fino ad ora impedito a qualsiasi altro prodotto sia del metodo tradizionale Cinese o Indiano di venire registrato con successo sotto questa disposizione.

Per ulteriori dettagli sulla THMPD

E la “fiction”, le invenzioni che attualmente girano sulla data del 1 Aprile:

- Gli Europei saranno testimoni della più grande violazione e del più restrittivo sistema di regolamenti, a partire da quella data (la realtà è che le restrizioni sono iniziate nell’Agosto 2005 e continueranno per parecchi anni)?
- Tutti gli integratori a base di erbe e di minerali saranno banditi.
- Tutte le scuole di metodi alternative per la salute saranno bandite.
- Tutti gli istituti/college di omeopatia scompariranno.
- Sarà proibito vendere libri che trattano di piante e minerali per trattamenti.

le Azioni di ANH-Internatonal riguardo alla direttiva THMPD

Il 22 marzo 2010 la AHN-Int annunciò l’intenzione di avviare una causa legale contro la direttiva THMPD. Da allora si sono unite le forze con il gruppo Europeo, la European Benefyt Europea Foundation per far ricorso contro la THMPD e contribuire a riformare l’insieme di leggi strutturali atte a decimare la disponibilità di prodotti medicinali a base di erbe, in particolare di origine cinese e indiana.

La strategia comune comprende tre iniziative principali:
- Il miglioramento del regime degli integratori alimentari sotto il quale ad oggi sono stati venduti la maggior parte dei prodotti a base di erbe di origine Cinesi e Indiana.

- L’avvio dei procedimenti di revisione giudiziari con lo scopo di ottenere un rinvio alla Corte di Giustizia Europea

- Lo sviluppo di un contesto complessivamente nuovo relativo a questi prodotti.

Read Da leggere il documento delle posizioni condivise di ANH/Benefyt (10 pagine)

Fonte: http://us1.campaign-archive.com/?u=3d9e93b97e5ac619f181a899e&id=0cddb32a08
traduzione per Saluteolistica.blogspot.com: Tatiana Coan

QUI GLI ALTRI POST CORRELATI, ovvero TRADUZIONI DA
ANH (Alliance for Natural Health)

(www.medicinetradizionali.com)

giovedì 3 febbraio 2011

ERBE E SPEZIE (2)


NOCE MOSCATA

In piccole dosi, è corroborante e aiuta la digestione. Non abusatene, perchè potrebbe dare affetti spiacevoli.

ORIGANO

Ottimo antisettico del tratto respiratorio e contro le coliche.

PREZZEMOLO

Ricco di vitamine A e C, ferro, calcio, potassio, clorofilla. Apprezzato per le sue proprietà diuretiche, aiuta a eliminare l'acido urico e quindi è utile contro i reumatismi e la gotta.

RAFANO

Il rafano fresco si può grattugiare su un'insalata, o aggiungere alla maionese, o allo yogurt, oppure servire col pesce oppure, tradizionalmente, con le carni bollite. Il rafano è un eccellente stimolante della digestione e combatte le infezioni e il catarro.

ROSMARINO

Stimola la produzione di bile, che aiuta la digestione dei grassi. In piccole dosi, è utile agli stati di debilitazione generale, compresi la perdita di memoria, la tensione e la stanchezza.

SALVIA

Aiuta la digestione dei cibi grassi e pesanti. E' uno stimolante del sistema nervoso centrale, quindi è un buon tonico per i convalescenti o per chi soffre di esaurimento. Attenzione però a non abusarne.

SEMI DI CORIANDOLO

Uno degli ingredienti essenziali della polvere di curry. Aiutano la digestione.

TIMO

E' un potente antisettico,stimola le prorpietà protettive dell'organismo, ha una forte attività antivirale e antibatterica ed è un tonico del sistema nervoso.

ZENZERO

Usatelo fresco, se riuscite a trovarlo dal vostro fornitore. Aiuta la digestione ed è utile contro al nausea. Grattugiato con acqua calda e limone ferma un raffreddore in corso.

lunedì 31 gennaio 2011

ERBE E SPEZIE (1)


Aiutano a contenere il consumo di sale, dando sapore a tutti i piatti e rendendo stuzzicante qualsiasi ricetta.

ALLORO

Apprezzato per le sue proprietà antisettiche, è utile alla digestione e tiene alla larga flatulenza e crampi.

BASILICO

Compagno ideale dei pomodori, ingrediente principale del pesto, è un tonico e un calmante del sistema nervoso. Ottimo anche contro l'insonnia.

CANNELLA

E' un potente antisettico, tonico e stimolante; aiuta a combattere la stanchezza che spesso segue un attacco di influenza o un'altra infezione virale.

CHIODI DI GAROFANO

Anche i chiodi di garofano hanno ottime proprietà antisettiche.

COMINO

Nell'Europa centrale è usato per aiutare la digestione: se ne masticano alcuni semi prima di sedersi a tavola. Combattono la flatulenza, quindi sono ottimi aggiunti ai fagioli o al cavolo.

DRAGONCELLO

Meglio usarlo fresco. Ottimo contro la flatulenza e l'acidità di stomaco.

FINOCCHIO

Eccellente per la digestione, previene flatulenza e coliche.

GINEPRO

Gli erboristi lo utilizzano come diuretico; aiuta anche a eliminare l'acido urico in eccesso. Tonico per il sistema digerente.

MAGGIORANA

Particolarmente apprezzata per le sue proprietà calmanti; l'olio essenziale è sedativo.

MENTA

Esiste in diverse varietà. Ottima per la digestione sotto forma di tisana, stimolante del cuore e dei nervi. La medicina popolare le attribuisce proprietà afrodisiache.

giovedì 27 gennaio 2011

GENNAIO (7)


V come VACANZA

Se state pensando alle vacanze estive, decidete ora. La prospettiva del sole, del mare e del bikini, vi porteranno alla frenesia estiva del corpo perfetto. Il modo è uno dei migliori e dei più piacevoli per continuare a dedicare al corpo quelle mille attenzioni estive che sembrano essere dimenticate durante il periodo invernale. In più avrete la carica per affrontare in piena forma il freddo nei prossimi mesi.

Z come ZUPPA
Quando fa freddo niente di meglio che iniziare il pranzo o la cena con un piatto caldo e fumante. E' tempo quindi di riscoprire zuppe o minestre: un primo "affettuoso", leggero, tutto sapore e gusto che corrobora, distente e soddisfa senza mai appesantire.

lunedì 24 gennaio 2011

GENNAIO (6)


S come STRIP-TEASE

No, non voglio certo proporvi di cambiare professione, ma solo suuggerirvi che ci si può muovere anche divertendosi, facendo qualcosa di nuovo e di un po' strano. Scegliete una palestra che non faccia la solita ginnastica monotona e noiosa, ma qualcosa di divertente che magari alterni anche la danza del ventre, quella orientale, il tip-tap o il flamenco.

T come TE'

E' diuretico, tonificante del sistema nervoso, corroborante e in più ha una vastissima gamma di gusti. Riscalda e se ne possono bere parecchie tazze ogni giorno. Tutte ragioni validissime per fare del tè la miglior alternativa al caffè. Tè quindi e non solo al pomeriggio: a colazione, a metà mattina e anche a pranzo e a cena (sconsigliato a chi dorme poco), secondo la tradizione inglese.

U come URRA'

Arrivate a questo punto non avete voglia di fare un gridolino di gioia? E' quasi naturale ora che avete scoperto come farvi in Gennaio un'assicurazione bellezza per tutto l'anno.