"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

domenica 31 maggio 2009

ESAMI DI MATURITA': GLI ALIMENTI CHE AIUTANO LA CONCENTRAZIONE


(da ALIMENTAZIONE - Come vivere meglio )
Gli esami di maturità sono ella porte e insieme a quelli anche gli esami universitari che a ridosso dell’estate sono più faticosi che mai. Se non si vuole ricorrere agli estremi rimedi dei molti integratori di cui si riempiono gli scaffali delle farmacie in questo periodo, pregustando il ghiotto affare, e non ci si vuole intossicare di caffeina (o peggio), c’è sempre modo di lavorare sulla concentrazione attraverso la cura dell’alimentazione, scegliendo i cibi giusti.
Anzitutto, è bene mantenere alte le proteine abbassando leggermente la quota di carboidrati, in modo da favorire la lucidità anche nel periodo della giornata che più di tutti gli altri momenti chiama l’abbiocco: dopo pranzo. L’idratazione è la seconda mossa: fondamentale, perché un organismo bene idratato è anche più efficiente e dunque più reattivo.
Di contro un eccesso di zuccheri è nemico della concentrazione perché provoca picchi glicemici seguiti da momenti di down che non fanno bene allo studio e portano ad avere ancora più voglia di mangiucchiare, dando avvio di nuovo al ciclo (e alla digestione, che richiama sangue allo stomaco a sfavore dell’impegno del cervello sui libri).
Meglio gli zuccheri provenienti dalla frutta, ricca anche di antiossidanti, vitamine e minerali. Indispensabili fonti di grassi Omega 3 sono invece pesce e frutta secca, che non devono mancare sulla tavola degli studenti. Per mantenersi svegli e all’erta ma senza gli svantaggi del caffè prendete il tè verde, ricco anche in antiossidanti. Quando potete, poi, fate un po’ di sport: aiuta a scaricare lo stress distraendosi un po’ per poi ritrovare intatta tutta la concentrazione quando vi rimetterete sui libri.

venerdì 29 maggio 2009

EPOCA DI FIORITURA


Viene indicato in mesi il periodo in cui troviamo la maggioranza degli individui della specie. E' vero che l'intervallo di fioritura è abbastanza variabile -dipende dall'andamento climatico e dalla posizione geografica, senza tralsciare l'altezza sul livello del mare- ma è ben definito all'interno di un certo margine di tolleranza; nessuno si aspetta infatti di veder fiorire spontaneamente gli astri a primavera o i bucaneve in estate. Singoli casi prematuri o tradivi costituiscono l'eccezione che conferma la regola. Di frequente però si può osservare anche una seconda fioritura di specie primaverili. Per alcune di loro l'inizio della fioritura è correlato alla lunghezza del giorno, che in primavera è ancora abbastanza corto (piante brevidiurne).
Con autunni miti e giornate che raggiungono lunghezze primaverili, può aver luogo per molte specie la seconda fioritura dell'anno.

ELISIR ANTIGOTTOSO


INGREDIENTI
* 125 gr china grigia
* 60 gr rosolaccio
* 30 gr sassofrasso
* 5 litri rum

Far macerare per 15 giorni, quindi passare e aggiungere alla colatura:
* 60 gr guaiaco

Far macerare ancora per 15 giorni e aggiungere uno sciroppo composto da:
* 125 gr salsapariglia
* 1250 gr zucchero

Somministrare 1 o 2 cucchiai da minestra, 2 o 3 volte al giorno, contro la GOTTA.

ROSA (SUPERSTIZIONI)


La rosa è la regina dei fiori ed accompagna spesso momenti lieti ed importanti ricorrenze.
Attraverso i vari colori delle rose, si possono dare diversi significati e questo è possibile anche nei sogni, interpretando anche le nostre azioni.

Sognare una ROSA BIANCA, indica matrimonio in vista; se si tratta di una ROSA ROSSA, il sogno predice gioie ed un amore passionale; se vediamo delle rose in ESTATE, il sogno ci preannuncia un incontro piacevole; se sognamo che sbocciano significa che abbiamo un forte interesse per l'arte.
Se, infine, le regaliamo, il sogno indica che amiamo troppo noi stessi.

BARBA DI BECCO


Vi è mai capitato di avere qualcosa sempre fra i piedi in ogni cosa che fate? Ebbene a me sta succedendo in questi giorni con una pianta, qualsiasi testo apro per studiare o guardare se trovo qualcosa di interessante per Voi, ecco che mi si presenta davanti questa Barba di becco (associazione con qualcosa o qualcuno?).
Allora dal momento che vuole essere al centro dell'attenzione ve la propongo.
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NOMI VOLGARI
Barba del prete,Erba dolce,Erba del sole,Tragopopò

FAMIGLIA
Composite

DESCRIZIONE
E' una pianta alta fino a 60 cm circa; è formata da un fusto ramificato, con le foglie che lo percorrono in tutta la sua lunghezza, lunghe e appuntite.
I fiori sono di colore giallo oro, ognuno disposto su un capolino, formati da petali molto sottili (ligulati). La radice è brunastra, a fittone, di consistenza piuttosto dura.

COSTITUENTI
Sali minerali, zucchero, lattice, protidi

PROPRIETA'
Disinfettante, diuretico, tonico, problemi legati alla pelle (eczema), depurativa,espettorante.
(Le radici contengono inulina, un polisaccaride che sostituisce lo zucchero e quindi sono indicate nell'alimentazione dei diabetici.)

La Barba di Becco, nome che deriva dalla forma curiosa del frutto che ricorda la forma appuntita delle barbe delle capre (dal vocabolario greco "tragapogon"), cresce nei terreni umidi, in pianura e nelle zone alpine fino ad un'altezza di circa 1.800 metri. E' sempre stata conosciuta come ortaggio, di cui si consumava la radice e le foglie fresche in insalata. Attualmente è largamente usata dall'erboristeria, in virtù delle sue proprietà medicinali.
Sono impiegate, anche in questo caso, le radici e le foglie, indicate nelle convalescenze o per curare i disturbi di fegato.

giovedì 28 maggio 2009

SAMBUCATO


SALSA INDICATA SOPRATTUTTO PER LE CARNI BIANCHE

Lasciar macerare per circa tre ore una discreta quantità di fiori di SAMBUCO secchi nel latte (anticamente veniva impiegato il latte di pecora).
Filtrare e unire al latte delle uova intere sbattute.
Metterlo sul fuoco e farlo bollire fino a quando non si sia rappreso.

mercoledì 27 maggio 2009

IL NOME DELLE PIANTE


(un'immagine estratta dal Manoscritto Voynich)

Sappiamo che le piante sono state studiate fin dall'antichità. Quindi potete ben immaginare quanto ordine, nel corso dei secoli, si sia tentato di fare tra le specie vegetali scoperte eutilizzate dall'uomo.
Oggi la nomenclatura è riconosciuta a livello mondiale e quindi permette ad ogni individuo un riconoscimento sicuro senza ombra di dubbio.
Essa è formata come si può trovare in ogni scheda di ogni pianta, da un nome italiano e un nome scientifico in latino, che indica il genere e la specie, seguita da una iniziale maiuscola, cioè l'abbreviazione del botanico che l'ha scoperta.

AD ESEMPIO

Angelica = denominazione comune
Angelica archangelica L. = nome scientifico. Angelica indica il genere, archangelica la specie, L. l'abbreviazione di Linneo, botanico svedese del XVIII sec.

Dopo la nomenclatura ufficiale compariranno i nomi dialettali, alcuni molto singolari, con cui si usa determinare la pianta in varie regioni.
Ad esempio, il Tarassaco è anche chiamatio Dente di leone o Piscialetto, il Verbasco è invece detto Tasso Barbasso.

Segue infine il nome della famiglia cui appartiene la pianta (Ombrellifere nel caso dell'Angelica).

Procedendo poi nella classificazione troveremo l'ordine, la classe, la sottodivisione e la divisione.

IL SOLE IN UN BARATTOLO


Per conservare i prodotti dell'estate, bisogna coglierli quando "gli alberi hanno il fuoco sulle foglie, l'acqua nelle radici e il nettare nei frutti", così Ibn Zaffir, poeta arabo del 1000, disse incantato davanti ai frutteti siciliani.
E la brava padrona di casa sa che le verdure si possono conservare a lungo, se colte quando sono ben mature, più abbondanti e quindi più economiche.

COTTE O CRUDE?
Consevare le verdure significa poterle gustare a distanza di tempo, ancora fragranti e appetitose sia cotte sia crude. Occorre però eliminare i fattori che possono danneggiarle, tra questi i batteri.

IN SALAMOIA AL NATURALE
Non altera il sapore e la composizione della verdura con i condimenti. E' il metodo usato per verdure delicate come gli asparagi.

SOTT'OLIO
E' il piu' utilizzato ma ha un punto debole, l'olio, che deve essere di ottima qualità se non si vuole incorrere in amare delusioni.

SOTTACETO
Usate aceto bianco.
E' un metodo indicato per verdure consistenti come peperoni verdi.

SOTTO SALE
Tecnica usata per i capperi e le olive appena colte.

STERILIZZAZIONE
E' il metodo studiato dla francese Appert intorno al 1800, quando scoprì che era possibile conservare gli alimenti, chiusi in recipienti ermetici, fatti bollire in una pentola per il tempo necessario a uccidere i germi con l'azione del calore. E' il metodo usato anche per i pelati.

CONSERVAZIONE
Sono indicati i luoghi freschi e asciutti. Incollate sul vaso l'etichetta con la data di preparazione, metodo di conservazione, contenuto e data ottimale di consumo.

VASI
I più adatti sono quelli in vetro con guarnizioni in gomma e chiusura a leva. Devono essere lavati e asciugati perfettamente, perchè garantiscono una buona conservazione.
E' preferibile usare vasi piccoli il cui contenuto, una volta aperti, va consumato subito o, comunque, nel più breve tempo possibile.

PER MANTENERE I COLORI VIVACI
Nella preparazione delle verdure da conservare, con la cottura, si perde un po' del colore brillante naturale. Per ovviare all'inconveniente, basta aggiungere un pizzico di bicarbonato.

martedì 26 maggio 2009

COSA ACCADE SE SI FORA UNA BOMBOLETTA SPRAY?


Può esplodere.
In una bomboletta spray, infatti, la pressione del gas è superiore a quella atmosferica. Forandola possono succedere due cose: se il buco ha forma regolare e si trova in un punto rinforzato della lattina, il gas esce lentamente senza creare problemi. Se invece il foro è irregolare e si trova in una posizione debole dell'involucro, il gas esce a grande velocità, squarciando la lamiera e creando quindi un effetto simile a quello dell'esplosione.

OCCHIO AL BOTTO
Per questo sono state emanate direttive relative ai prodotti aerosol che obligano i produttori a riportare su tutte le confezioni la frase "non perforare dopo l'uso".
All'interno, infatti, potrebbe essere ancora presente gas sotto pressione. Ovviamente è pericoloso forarle anche prima dell'uso!

lunedì 25 maggio 2009

QUALI SONO GLI ANTICONCEZIONALI PIU' DIFFUSI?


Per l'Italia, l'ultimo rapporto del ministero della Salute afferma che il sistema più usato è il coito interrotto (31,6%), seguito da profilattico (28,4%), pillola (20,9%), astinenza sessuale nei periodi fertili (4,2%), spirale (3,2%) e diaframma (1,3%). Il 10,4% delle coppie non usa invece alcun metodo contraccettivo. Rispetto all'Europa, in Itralia si usa meno la pillola(in Olanda, vi ricorre più della metà delle donne, in Francia il 42,2%) e la spirale,usata in media dal 15% delle europee.
NEL MONDO
Negli USA, il 38,1% delle donne non ricorre al alcun metodo anticoncezionale. La pillola è invece scelta dal 18,9% delle donne che usano contraccettivi e il preservativo dall'11,1%. Più diffusa che in Europa è la sterilizzzazione chirurgica, adottata dal 16,7% delle donne e dal 5,7% degli uomini che ricorrono a metodi anticoncezionali. La sterilizzazione è molto usata anche nel Sud est asiatico e nell'America del Sud (con percentuali che superano il 30% delle coppie). Nel loro complesso, i metodi contraccettivi sono meno diffusi nei Paesi poveri. Nell'Africa subsahariana il 6,2% delle donne usa la pillola, circa l'1,5% ricorre alla spirale o preservativo, l'1,7% al coito interrotto e il 2,3% all'astinenza periodica.

ATTENZIONE ATTENZIONE !!!!


Se avete notato ogni tanto mi diverto a scrivere notizie a carattere generale, che all'apparenza possono non sembrare attinenti al mondo delle erbe, ma se fate un po' d'attenzione invece fanno parte della nostra salute e vita quotidiana.
Continuerò quindi ad informarVi ogni volta che riterrò opportuno farVi partecipi di queste notizie, anche se non ci sarà nessun riferimento alla natura, alle tisane, ai disturbi, alle erbe.
Spero che la cosa sia gradita, ogni volta che leggo qualcosa penso sempre a Voi.

Buona lettura !!!

giovedì 21 maggio 2009

FUMO CONTRO FUMO


Dopo tanti fumi profumati, c'è un fumo dalla sgradevolissimo odore...il fumo di sigaretta!!!

Se proprio non riuscite a convincere i vostri familiari o i vostri ospiti a non fumare, sarà necessario allontanare il più presto possibile l'odore che impregna tende, divani, vestiti, conferendo alla casa il caratteristico odore...di cicca.

Alcuni trucchetti e alcuni profumi naturali vi possono aiutare non tanto a coprirlo, quanto a debellarlo.

- Se con voi vive un fumatore, lasciate negli angoli della casa coppettine ripiene di aceto, capace di impedire agli odori di fissarsi.

- Dopo una serata particolarmente fumosa, per far sparire la cortina aleggiante nella stanza, basterà far roteare un asciugamano di spugna ben intriso d'acqua nella quale avrete versato qualche goccia di essenza di lavanda.

- Le candele profumate si chiamano anche candele mangiafumo: tenetene una accesa ogni volta che qualcuno fuma, per eliminare ogni odore sgradevole.

- Contemporaneamente, lasciate sempre sul fondo dei posacenere uno straterello di bicarbonato di sodio o di carbone vegetale che assorbirà l'odore della cenere e delle cicche.

- Nella stanza in cui si fuma, lasciate sempre, in un angolo, un batuffolo di cotone intriso di essenza di GAULTERIA (salicilato di metile) che deodorerà la stanza pe diverso tempo.

GRAPPA DI MIELE


* 50 gr di miele
* 2 gr di cannella
* 3 chiodi di garofano
* 1 scorza di limone (solo la parte gialla)
* 1 litro di grappa

Si lasciano macerare per 10 giorni solo i vegetali con un quarto di litro di grappa in un vaso ermetico, agitando di tanto in tanto. Trascorso il periodo si filtra e contemporaneamente si scalda lentamente a bagnomaria il miele e la rimanente grappa fino al completo scioglimento del primo. Si amalgama perfettamente il tutto e si imbottiglia tappando con sughero e ceralacca. Aspettate almeno tre mesi prima di consumare questa delizia che è pure un valido ricostituente ed un ottimo energetico.

mercoledì 20 maggio 2009

FIORI DI BACH: VINE


E' un arbusto talmente noto da non avere bisogno di essere descritto. Diffuso in tutta Italia, fiorisce da aprile a giugno a econda delle zone.
I fiori sono piccolissimi, con 5 petali di colore verde chiaro.

RICORDATE
Ogni cosa ha un prezzo. Il prezzo del potere imposto con la forza è la mancanza di amore, di stima. A che serve avere mille servi, se non hai nessun amico di cui fidarti?

VINE libera gli aspetti più positivi del nostro carattere, trasformando la nostra volontà di dominio in carisma, in fascino.
VINE ci insegna a diventare l'amico che tutti vorrebbero: quello che sa sempre cosa fare, soprattutto neri momenti di emergenza e di pericolo.


Per gli arrivisti, i dominatori, gli ambiziosi: per chi vuole imporsi agli altri a ogni costo. Per chi ama talmente il successo da essere disposto a tutto per ottenerlo, trattando gli altri esseri umani come delle pedine, utili solo per essere assoggettate. Per quelli che mettono la carriera e il potere al primo posto e vivono in una condizione di stress continuo, con la paura ossessiva di essere scavalcati. Per chi soffre di ipertensione e insonnia. Per chi fa della vita una lotta senza tregua.

L'ERRORE
Devi solo ubbidirmi !

martedì 19 maggio 2009

CHE COS'E' LA SINDROME DI RUBENS?


Non si tratta di una malattia, bensì di una sorta di impulso sessuale che può prendere i visitatori dei musei. Lo ha rivelato un recente studio dell'Istituto di Psicologia psicoanalitica di Roma, condotto su 2 mila individui all'uscita di galleria d'arte o sedi museali. Il 20% degli intervistati ha ammesso di aver desiderato o addirittura consumato un rapporto sessuale all'ombra di dipinti e sculture.

CULTURA ECCITANTE
La spiegazione? Secondo gli esperti, il fenomeno è riconducibile a quanto diceva Freud, ossia che scoprire il mondo fa eccitare e trovarsi di fronte ad un'opera d'arte provoca un'eccitazione legata alla percezione estetica dell'immagine. In altre parole si tratta di una seduzione culturale che attiva nel fruitore anche meccanismi erotici. Il museo considerato più ... galeotto è il palazzo del principe Doria di Genova, che ospita appunto il Satiro di Rubens che ha dato il nome alla sindrome. Seguono la Pinacoteca di Brera a MIlano e la Galleria d'Arte Modena di Torino, da molti indicato come il museo più sensuale d'Italia. Non solo. I musei si piazzano al terzo posto, dopo le spiagge (49 per cento di preferenze) e i treni (22 per cento), tra i luoghi privilegiati dagli italiani per avventure erotiche outdoor.

venerdì 15 maggio 2009

FAGIOLO (SUPERSTIZIONI)


Legume molto noto nella cucina italiana, di cui è bene imparare a conoscere i poteri.
I fagioli sono considerati ottimi amuleti per sconfiggere la jettatura e gli influssi negativi, portano fortuna a tutti e salvaguardano i bambini.
I fagioli vengono adoperati, in qalcune regioni d'Italia, anche come talismani d'amore: se la ragazza vuole conquistare l'uomo di cui è innamorata, deve porre sulla strada più frequentata dall'amato sette fagioli disposti in cerchio. Se il ragazzo calpesta i fagioli, allora le nozze saranno vicine; in caso contrario, per la ragazza ci saranno solo alcrime.

giovedì 14 maggio 2009

E' PROPRIO UNA PALLA


"Un semplice gesto per la pelle, un gesto infinito per la natura". Così, in modo quasi poetico, la Biowashball si propone come soluzione miracolosa per chi ama il bucato pulito e l'ambiente, "ipoallergenica, antibatterica, economica, dona comfort e benessere". E' scientificamente ideata per pulire la biancheria senza utilizzo di detersivi", grazie all'attrazione di "microsfere in ceramica"e "raggi infrarossi", da attivare mettendo la palla al sole per due ore al mese. Troppo bello per esssre vero? E infatti non è vero.

FALLISCE IN LABORATORIO
Spinti anche dalle richieste di molti soci, abbiamo sottoposto la palla verde alla prova con cui normalmente testiamo i detersivi da bucato.
Per valutarne l'efficacia, abbiamo realizzato tre prove, con gli stessi tessuti, macchiati come sempre di sporco standard: un lavaggio in lavatrice con un buon detersivo; uno con sola acqua: uno con acqua e Biowashball o con sola acqua è uguale. L'efficacia rispetto al detersivo è dimezzata. Ma allora, vi chiederete, perchè sembra che molte persone siano soddisfatte dei risultati ottenuti con questa palla? La spiegazione, probabilmente, è semplice: perchè tutti abbiamo ormai l'abitudine di lavare indumenti non molto sporchi, che un semplice bucato con sola acqua già rende puliti.
Se amate l'ambiente, dunque, non spendete i 35 euro di Biowashball: limitatevi a usare meno detersivo.
(articolo preso da ALTROCONSUMO - Maggio 2009)

mercoledì 13 maggio 2009

LABBRA SENZA MIELE


ETICHETTA INGANNEVOLE

NESSUNA TRACCIA DI MIELE, SOLO UN PO' DI CERA D'API

Vola, vola, vola l'Ape Maia, ma il miele dov'è? Di certo non in questo burrocacao, che ricorre all'Ape Maia solo per attirare l'attenzione.
Abbiamo controllato l'etichetta: di miele neanche l'ombra. Eppure sulla confezione c'è scritto in lingue diverse: "miele, honig, miel, honey,....".
Ma la legge stabilisce che, quando nei cosmetici viene utilizzato un ingrediente naturale, come il miele, in etichetta deve essere indicato con il termine latino: e in questo caso, nostante la pubblicità, tra gli ingredienti la parola latina "mel" non c'è. Certo che l'uso dei termini latini non rende agevole capire che cosa c'è davvero nel prodotto. Per esempio l'olio di Jojoba appare come "simmondisia chinesis". Per avere un'idea della quantità di ogni ingrediente, ricordate anche che la lista è in ordine decrescente, quindi le prime sostanze riportate sono in percentuale in misura maggiore.

(ALTROCONSUMO N.5 - Maggio 2009)
CONTROLLATE SEMPRE CHE TRA GLI INGREDIENTI CI SIA CIO' CHE E' PROMESSO DALLA PUBBLICITA'.

martedì 12 maggio 2009

L'UMIDITA' PROVOCA REUMATISMI E DOLORI ALLE GIUNTURE?


L'umidità e il freddo possono aggravare i sintomi di malattie reumatiche, perchè stimolano la produzione di sostanze che accentuano l'infiammazione, ma non ne sono la causa. Lo dimostra il fatto che queste patologie colpiscono allo stesso modo i popoli che vivono in climi freddi e in climi caldi (in Italia ne soffrono un più di 5 milioni).
Le malattie reumatiche comprendono oltre 100 condizioni, che hanno in comune il fatto di provocare dolori alle articolazioni; le più diffuse sono l'osteoartrite, l'artrite reumatoide e la gotta. Sebbene alcune siano probabilmente provocate da virus e batteri, la causa della maggior parte di loro è ancora sconosciuta.

lunedì 11 maggio 2009

LA MANDRAGORA


Premetto che la vendita della MANDRAGORA è proibita, quindi è inutile che andate a cercarla nelle erboristerie o farmacie.
Riporto solo queste poche indicazioni che ho trovato in un mio vecchio libro. Sono solo notizie curiose e che mi hanno fatto sorridere, spero succederà anche a voi.
Se volete leggerlo per curiosità:

FJONA G.CALVERT
IL LIBRO DELLE FATTURE
ED.MEDITERRANEE

(la miniatura è stata tratta dal Tacuinum sanitatis di Vienna è denominata "Fructus Mandragorae")
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Tutti coloro che entrano in possesso di una Mandragora pensano che un giorno o l'altro conosceranno la fortuna. Molti ne parlano ma pochi la conoscono.
Che cos'è la Mandragora? Una pianta delle Solanacee simile alla Belladonna.
La Mandragora officinale, che cresce nelle regioni calde, è una radice tuberosa, coperta di peli. Le sue foglie ovali sono di colore violetto o blu scuro. I suoi frutti, bacche bianche e rosse, sono grossi come uova di uccelli. Essa nasce in luoghi con poca luce.
Nell'antichità e nel Medio Evo la Mandragora venne usata coma anestetico. Nelle pratiche magiche di solito viene usata come amuleto o come ingrediente nelle pratiche d'amore.
Le leggende medievali vogliono che essa nasca spontaneamente, sotto il patibolo di un condannato a morte, generata dall'ultima goccia di sperma dell'uomo.
La Mandragora porta il nome di un "piccolo uomo" poichè la sua radice ha la forma di un uomo ed a volte possiede una ramificazione che potrebbe rappresentare il sesso maschile.
Pare addirittura che alcuni mercanti cogliessero le Mandragore e modellassero la radice al fine di ottenere la somiglianza antropomorfica con l'uomo.
Poichè non esistono più patiboli, occorrerà cogliere la pianta nelle caverne o presso i cimiteri umidi e oscuri.
Il momento più propizio è il venerdì, a mezzanotte, quando la luna cala.....
L'uso di questa pianta è spesso diffuso per filtri d'amore (il vino aromatizzato con cannella, noce moscata e buccia di cedro unito a questa radice ha risultati strabilianti). Questa pianta ha infatti il dono di rendere virili gli uomini.

sabato 9 maggio 2009

CAPELLI GRASSI


Sono unti, opachi, pesanti e spesso si ammassano sulla testa: il capello grasso solitamente è dipendente dall'ipersecrezione delle ghiandole sebacee. Potrebbe essere il primo passo verso la caduta.

I RIMEDI DALLE ERBE

La BARDANA è uno dei rimedi più conosciuti per questo problema. Depurativo generale e con un'azione ipoglicemizzante, sembra agire proprio sulle cause dell'untuosità di capelli e pelle: disintossicando gli organi interni e il sangue dagli scarti del metabolismo favorisce la vitalità e la salute del bulbo, la parte viva del capello che risente delle condizioni di affaticamento dell'organismo.
Se oltre all'untuosità è presente anche la forfora, sono utili frizioni locali con un infuso di Ortica, che regola il sebo e riduce la desquamazione. Ricordate però che i capelli grassi vanno lavati spesso, ma non stressati con prodotti aggressivi o trattamenti: uno shampoo neutro per uso frequente è perfetto.

GLI OLI ESSENZIALI

L'OLIO DI JOJOBA regola l'umidità della cute, riducendo l'ipersecrezione sebacea, causa dei capelli unti.
Unite a tre cucchiai di olio di jojoba, 10 gocce di olio essenziale di LIMONE, ad azione disinfettante delicata, e un cucchiaio di argilla bianca. Miscelate e stendete l'impasto sui capelli e sul cuoio capelluto lasciando in posa mezz'ora. Sciacquate con cura senza fare lo shampoo e se potete asciugare senza phon.

venerdì 8 maggio 2009

BUCCE (LA MAGLIA DI LANA)


°°°Le bucce essiccate di mandarini, mandaranci, arance, limoni e cedri ci regalano una scorta duratura di odori da aggiungere agli impasti delle torte, al tè, agli ossibuchi o agli stufatini, a certi tipi di pane fatto in casa, ai ripieni, a certi tipi di bevande a base di vino, alle marmellate, alle macedonie di frutta e alle coppe di frutta al vino.
Le nostre nonne non usavano forse tutte le bucce per fare ottime marmellate?
Queste bucce si possono anche mettere nei sacchetti profumati per l'armadio della biancheria. Le bucce vanno fatte essiccare appoggiandole su una carta porosa (i sacchetti dei panettieri, carta da macellaio o anche carta assorbente) vicino a una fonte di calore. Non al sole o direttamente in forno.

°°° La buccia del pompelmo essiccata e tritata finemente è l'elemento essenziale di uno dei rimedi favoriti contro il raffreddore: va preparata in infusione con l'aggiunta di menta e salvia.

°°°Per le bucce di meloni e cocomeri vi do una ricetta per metterli sottaceto.
Usate bucce di un cocomero (o melone) sodo. Togliete tutta la parte interna di polpa e di buccia verde. Tagliate la buccia a quadratini di due centimetri di lato, metteteli in una pentola, copriteli di acqua bollente e fateli bollire 10-15 minuti, fino a quando saranno teneri. Passate o frullate e aggiungete una salamoia contenente metà dello zucchero. (Mettete da parte l'altra metà). Portate a ebollizione e versate sulle bucce che devono essere coperte con il loro sciroppo durante la cottura. Coprite e fate riposare per una notte intera. Il giorno dopo colate lo sciroppo; aggiungete l'altra metà di zucchero e portare a ebollizione. Versate quindi lo sciroppo sulle bucce. Il giorno dopo aggiungetevi le fette di un limone e di un'arancia tagliate a pezzetti, aggiungete lo sciroppo, e sigillate ancora bollente nei vasi sterilizzati.

LA SALAMOIA
- 2 chili (1+1) di zucchero, 4 decilitri di aceto, 1/2 cucchiaino di cannella e di chiodi di garofano.

martedì 5 maggio 2009

VOMITO


Espulsione violenta per via orale del contenuto gastrico. Serve specialmente per eliminare con rapidità sostanze dannose ingerite.
E' un sintomo classico di molte malattie acute infiammate che interessano gli organi dell'addome.

INFUSI

1) - 5 gr di anice verde
- 5 gr di tiglio (infiorescenze con brattee)

Porre in infusione le droghe in 1/4 d'acqua bollente per una decina di minuti.trascorso questo periodo filtrare. Sorseggiare lentamente 1/2 tazza tiepida.

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2) - 1 limone, scorza

Lavare il limone nell'acqua tiepida, quindi sbucciarlo. Far sbollentare la buccia in 1/4 d'acqua per un paio di minuti, quindi lasciar intiepidire e filtrare. Sorseggiare lentamente 1 tazza calda.

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3) - 30 gr di menta piperita
- 20 gr di maggiorana
- 20 gr di angelica
- 20 gr di melissa

Miscelare le erbe e metterne in infusione 1 cucchiaio in 1 ciotola di acqua bollente. Lasciar riposare per 5 minuti e filtrare. Berne qualche cucchiaio nel corso della giornata.

MENTA (LA MAGLIA DI LANA)


*** La menta è molto usata per aromatizzare gli alimenti ricchi di amido come i piselli e le patate. Quando preparate il vostro aceto alle erbe o la gelatina di menta, adoperate la menta coltivata da voi. Vi parrà molto più buono. Provate a profumare una salsa per pollame o per agnello aggiungendovi una manciatina di menta verde, oppure di menta piperita: vedrete che successo!

*** Se in Italia la menta è l'ingrediente essenziale dei carciofi alla romana o degli zucchini in scapece, una usanza nordica è quella di preparare una bevanda in cui sono mischiate varie qualità di menta, basilico, salvia e bucce di arancia o di limone. I popoli del vicino Oriente, invece, bevono il tè turco, che consiste in un infuso di foglie di menta e bucce di arancia o limone.

*** La menta, secondo me, è un'erba indispensabile in cucina. Una volta piantata nell'orto o anche in un vaso sul balcone non vi tradirà mai, se non con la sua invadenza. Ha bisogno di molta acqua e di molto sole.

lunedì 4 maggio 2009

NUOVA SPECIE DI GRANO CHIAMATA BENEDETTO XVI


TEL AVIV - Sarà chiamata 'Benedetto XVI' una nuova specie di grano messa a punto in Israele da un'equipe di scienziati dell'Istituto di ricerca agricola Volcani, guidati dal dott. Uri Kushnir. Lo afferma il quotidiano Maariv secondo cui la sua presentazione avverrà la settimana prossima in occasione dell'incontro a Gerusalemme fra il capo dello Stato Shimon Peres ed il Pontefice.
Questa nuova specie di grano, che sarà presto introdotta nel mercato israeliano, è caratterizzata da spighe alte fino a un metro, dotate di grande potere nutritivo, e particolarmente resistenti alle malattie. Con la 'farina Benedetto XVI' saranno in futuro prodotte pagnotte destinate in particolare ai pellegrini cristiani in visita nella Terra Santa.

FELCE (SUPERSTIZIONI)


Questa pianta possiede molte virtù terapeutiche e poteri magici.
Il suo rizoma è utilizzato contro le malattie degli animali e si pensa che sia propiziatoria del buon tempo. Se poniamo una foglia di felce nel portafoglio, quest'ultimo non sarà mai vuoto. Se ci capiuta di sognare una pianta di felce, predice dichiarazione amorosa a breve scadenza.
La leggenda vuole che se raccolgiamo la felce la notte di Natale, maneggiandola vicino ad una candela con un appropriato scongiuro, ha il potere di rendere invisibile il possessore.

sabato 2 maggio 2009

TRATTAMENTO DELLA PELLE SENSIBILE


La pelle sensibile è accompagnata spesso da arrossamenti e couperose, ecco una bella tisana per aiutarvi a migliorare il tutto.

INGREDIENTI
- Foglie e sommità fiorite d'achillea millefoglie - 2 pizzichi
- Fiori di lavanda - 2 pizzichi
- Sommità fiorite di timo - 2 pizzichi
- Foglie di menta dolce - 2 pizzichi
- Sommità fiorite di santoreggia - 2 pizzichi
- Rosmarino - 2 pizzichi
- Acqua bollente - 1 tazza da tè

In infusione per 10-15 minuti.

DOSE
Una tazza alla sera prima di coricarvi.

TRATTAMENTO DELLA PELLE MISTA

Un'altra bella tisana depurativa, la pelle è lo specchio del nostro interno, ricortatevene!

INGREDIENTI
- Fiori di malva - 2 pizzichi
- Fiori e foglie di salvia - 2 pizzichi
- Fiori e foglie di verbena - 2 pizzichi
- Foglie di menta - 1 pizzico
- Sommità fiorite di timo - 1 pizzico
- Acqua bolente - 1 tazza da tè

Preparate un infuso di 10-15 minuti dopo che l'acqua ha bollito.

DOSE
Una tazza alla sera prima di coricarsi.

TRATTAMENTO DELLA PELLE SECCA


Se accompagnerete questa tisana all'assunzione per via orale di una perla al giorno o di vit. E o vit. F 0 vit. A insieme ad una compressa di vit. C o vit. B l'effetto è assicurato, da assumere solo per cicli massimo di tre mesi per volta, almeno due volte il primo anno, poi continuare se uno vuole solo un mese all'anno per due volte, esempio primavera e autunno.
Pensate soltanto che alla mia età IO NON HO UNA RUGA.

INGREDIENTI
- Fiori di camomilla romana - 2 pizzichi
- Foglie di salvia - 2 pizzichi
- Foglie di menta dolce - 2 pizzichi
- Fiori di lavanda - 2 pizzichi
- Acqua bollente - 1 tazza da tè
Preparare un'infusione di 10-15 minuti dopo che l'acqua ha bollito.

DOSE
Una tazza alla sera prima di coricarsi.

TRATTAMENTO DELLA PELLE GRASSA


Vi propongo una tisana che è molto depurativa.

INGREDIENTI:
- Foglie di salvia - 2 pizzichi
- Sommità fiorite di timo - 2 pizzichi
- Foglie e fiori di tiglio - 2 pizzichi
- Foglie di menta - 2 pizzichi
- Rosmarino - 2 pizzichi
- Acqua bollente - 1 tazza

Preparare in infuso per 10-15 minuti.

DOSE
Una tazza alla sera prima di coricarsi.

Con questa miscela potete anche farvi degli impacchi tiepidi o freddi al viso.