"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

venerdì 27 febbraio 2009

LA CUBANA ( dolce friulano)


Questo dolce è buonissimo, solo un po' "calorico"!
Ma lo sapete quando dimagrisco mi concedo un bel piatto di qualcosa, e questa volta mi sono ricordata di questo ......come definirlo? PREMIO?

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INGREDIENTI:

°°5 uova
°° 130 g di burro
°° 60 g di pinoli
°° zucchero
°° 2 cucchiai di grappa
°° latte
°°30 g di mandorle
°° 70 g di uvetta
°° 600 g di farina bianca
°° 30 g di lievito di birra
°° 1 cucchiaio di pane grattugiato
°°125 g di gherigli di noci
°° 35 g di cedro candito
°° 30 g di arancia candita
°°vino di Malaga°
°°scorza grattugiata di arancia
°° sale
° scorza grattugiata di limone.

PREPARAZIONE:
Preparare un impasto con 100 gr. di farina e il lievito sciolto in poco latte tiepido. Lasciarlo lievitare per 20 minuti circa, quindi incorporare la farina rimasta, le 3 uova,130 gr. di zucchero, 100 gr. di burro ammorbidito, l'acquavite, il sale, la scorza di limone e latte quanto ne occorre per ottenere un impasto morbido e compatto. Mettere ad ammorbidire l'uvetta nel vino. Scottare in acqua bollente le noci e le mandorle, poi pelarle e tritarle, tritare anche il cedro e l'arancia canditi. Mettere il tutto in una ciotola, unire i pinoli, la scorza grattugiata del limone e dell'arancia, l'uvetta strizzata, la grappa e il pane grattato soffritto con 30 gr. di burro, mescolare con cura e quindi unire un uovo più un albume montato a neve.
Stendere la pasta e distribuire sulla superficie il ripieno, quindi avvolgerla su se stessa formando una spirale. Metterla sulla placca imburrata e infarinata, spennellare la superficie con il tuorlo rimasto, leggermente sbattuto, dopo di che spolverizzare con 4 cucchiai di zucchero.
Cuocere in forno già caldo a 190° per 45/50 minuti.

GHIANDA (SUPERSTIZIONI)


Questo frutto primordiale, ed ottimo alimento per i maiali, è in possesso di numerosi poteri.
E' un amuleto efficace contro la peste (se ci fosse ancora qualche focolaio in giro!) e la sua polvere, amalgamata con il latte, guarisce dai dolori viscerali. La ghianda è l'emblema dell'eternità; infatti, se la portiamo sempre addosso, ci preserva dalle malattie e ci rende molto più longevi.
Si dice anche che la ghianda abbia la forza di avvicinare il fidanzato all'amata; per riuscire in questo, bisogna porre sotto il cuscino, per tre notti, un rametto di quercia e uno di acero.

giovedì 26 febbraio 2009

IPERICO O ERBA DELLA STREGA O ERBA DI SAN GIOVANNI



Hypericum perforatum

NOMI COMUNI
Iperico, Erba di San Giovanni, Pilatro, Cacciadiavoli, Millebuchi, Erba dell´olio rosso, Erba trona, St. John´s wort

L'iperico o erba di san Giovanni o scacciadiavoli (Hypericum perforatum), è una pianta officinale del genere Hypericum con proprietà antidepressive e antivirali.

MORFOLOGIA
È una pianta glabra, con fusto eretto percorso da due striscie longitudinali in rilievo. È ben riconoscibile anche quando non è in fioritura perché ha le foglioline che in controluce appaiono bucherellate, in realta sono piccole vescichette oleose da cui il nome perforatum. Le foglie sono opposte oblunghe. I fiori giallo oro macchiettati di nero ai margini hanno 5 petali delicati. Sono riuniti in pannocchie che raggiungono la fioritura massima verso il 24 giugno (ricorrenza di San Giovanni) da cui il nome popolare.

HABITAT
Preferisce boschi radi e luminosi. Diffuso in tutte le regioni d'Italia, originario dell'arcipelago britannico,oggi in tutto il mondo. Predilige posizioni soleggiate e asciutte come campi abbandonati ed ambienti ruderali.

USO
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici –
Alcuni studi clinici randomizzati hanno dimostrato che l'iperico ha un'efficacia paragonabile ad alcuni psicofarmaci nella cura della depressione lieve e moderata. A volte è anche utilizzato, associato ad altri prodotti, anche per il trattamento fitoterapico di alcune forme d'ansia. Il principio inizialmente ritenuto attivo era l'ipericina, ma i recenti sviluppi hanno chiarito che molte classi chimiche sono da considerarsi corresponsabili dell'attività: naftodiantroni (ipericina, pseudoipericina), floroglucinoli (iperforina), flavonoidi (amentoflavone), ed altri composti con probabili effetti di sinergia sia farmacodinamica sia farmacocinetica.Possiede proprietà antibatteriche e antinfiammatorie e viene consigliato nel trattamento di emorroidi, ferite, piaghe.
Di recente sono stati evidenziate delle interazioni con altri farmaci, in particolare con i farmaci metabolizzati dal sistema enzimatico microsomiale P450: immunosopressivi (ciclosporina), glicosidi cardiache (digossina) in caso di dosi di iperico superiori a 1 grammo/die (peso secco), inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa HIV (nevirapina), altri inibitori della proteasi inversa HIV (indinavir), chemoterapici (irinotecan), anticoagulanti (warfarin, fenoprocumone) e anticoncezionali orali. È sconsigliato l'uso contemporaneo con SSRI, a causa delle possibili interazioni.
Non tutti gli studi clinici hanno ottenuto risultati concordI.

CONTROINDICAZIONI
Allattamento al seno (senza supervisione professionale)
Depressione grave
Trattamento solarium o UV (dopo assunzione di dosaggi estremamente elevati di estratto secco titolato in ipericina o di ipericina isolata)
Non esistono rischi di fotosensibilizzazione in caso di assunzione di dosaggi normali di estratti idroalcolici di iperico, ma persone appartenenti a fototipi sensibili (pelle chiara, capelli biondi, occhi azzurri) dovrebbero fare attenzione a sottoporsi a trattamenti UV in caso di assunzione regolare.
L'iperico ha interazione con i contraccettivi orali: interferisce con il corretto assorbimento e riduce l'effetto contraccettivo.
Per degradare l'ipericina basta far macerare la pianta in olio ( anche di girasole o di oliva ) al sole. Si ottiene così l'olio di iperico rosso usato topicamente come cicatrizzante, ma che ovviamente ha perso l'attività di blando antidepressivo come fitocomplesso.
In Italia una disposizione del Ministero della Salute limita la quantità di ipericina presente in prodotti erboristici a 21 microgrammi al giorno, quindi molto inferiore ai dosaggi dimostrati utili per la cura della depressione.
Tra gli usi popolari più conosciuti c'è l'olio di Iperico, un oleolita fatto macerando la pianta nell'olio di oliva al Sole per 6-7 giorni. Efficace per la cura e la pulizia delle ferite, eritemi, bruciature, piaghe purulente.

mercoledì 25 febbraio 2009

VALERIANA ROSSA


Centranthus ruber (L.)
(Valerianaceae)

Valeriana rossa, Camarezza comune, Red valerian, Centranthe rouge, Valeriana roja, Rote SpornblumeForma

BIOLOGICA: Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni

DESCRIZIONE: Cespuglio perenne, alto 30-70 cm, legnoso alla base, glabro, glauco grassetto, con fusti eretti o ascendenti e ramosi che spuntano da un rizoma sotterraneo assai sviluppato. Le foglie sono opposte, intere o le cauline a volte appena dentate, ovato-lanceolate, le maggiori 2-3 volte più lunghe che larghe, lisce e acuminate all’apice, di colore verde azzurrognolo, le superiori sessili e generalmente amplessicauli con base arrotondatam le inferiori brevemente picciolate o cuneate.I fiori zigomorfi, ermafroditi, profumati, di 9 -10 mm, sono raccolti in densi corimbi, hanno la corolla gamopetala di colore rosa più o meno carico, rosso-violaceo e talvolta bianco, formata da un tubo conico con lembo diviso in 5 lobi ineguali, munita alla base di uno sperone lineare 2-3 volte più lungo dell’ovario infero; stami con filamento glabro, a volte di colore rosa carico, antere giallastre o rosate; stilo sporgente, stimma a tre lobi. Il frutto è un achenio sormontato da un pappo piumoso e persistente.

ANTESI: da Maggio ad Agosto. Impollinazione tramite farfalle e farfalle notturne

DISTRIBUZIONE IN ITALIA : presente in tutte le regioni ma più comuni al centro.sud e isole.

HABITAT: Vecchi muri, rupi, terreni rocciosi di natura calcarea, bordo strade dal piano fino a 1300 m.

ETIMOLOGIA :Il nome del genere deriva dal greco kéntron = sperone e anthos = fiore per la sua corolla speronata, il nome della specie ruber = rosso è ispirato al suo colore.

PROPRIETA' ED UTILIZZI: grazie ai suoi principi attivi quali tannini, resine, olii essenziali e alcaloidi le sue radici hanno proprietà sedative, antispasmodice e antinevralgiche e in passato sono state usate quali succedanee della valeriana. I suoi semi pare fossero utilizzati in passato per ricavare pozioni adatte per imbalsamare. Coltivata per ornamento talvolta le sue foglie possono anche essere consumate in insalata, nonostante il suo forte e poco piacevole profumo.

CURIOSITA': Le credenze popolari attribuivano a questa pianta poteri magici, le sue radici essicate e polverizzate, conservate in sacchetti erano usate per proteggere la casa dai fulmini e le sue foglie erano usate per placare gli animi nei litigi amorosi e riconciliare gli innamorati.

IL SODIO (Na)


Il SODIO, presente nell'organismo al tasso di 1,4 g/Kg, serve principalmente a mantenere la pressione osmotica all'interno degli spazi intra- ed extracellulari.
Esso catalizza alcuni enzimi, come l'amilasi.
L'eccesso o la carenza possono provocare patologie importanti:

- CARENZA : disidratazione xtracellulare, pelle secca, globi oculari infossati, palpitazioni e ipotensione arteriosa.

- ECCESSO : nei paesi industrializzati è spesso dovuto a un'alimentazione troppo ricca di sodio (sale da cucina), che favorisce l'ipertensione arteriosa nelle persone predisposte, un aumnto del liquido extracellulare, edemi, insufficienza cardiaca, alcune malattie dei reni e cirrosi epatica.

martedì 24 febbraio 2009

ALLORO (SUPERSTIZIONI)


Albero sempreverde, sia presso i Romani che i Greci era considerato pianta sacra ad Apollo e rappresentava la sapienza e la gloria.
Infatti ai poeti e ai vincitori di gare sportive si cingeva il capo con corone di alloro. Anche nel sogno questa pianta predice successi economici e fortuna, soprattutto se a sognarla è una donna.

lunedì 23 febbraio 2009

TISANE PER CHI ?


QUELLI CHE FANNO TRADING IN BORSA

Sicuramente fra tremarella, sudori freddi, paura, unghie mangiate fino alla carne hanno bisogno di una bella tisana. La mattina prima di accendere il computer sorseggiatene una bella tazza, non farà cambiare le sorti dei vostri investimenti, ma forse renderà un po' più serena la vostra giornata.

INGREDIENTI:
- 30 gr Amamelide foglie
- 20 gr achillea sommità
- 20 gr Vite rossa foglie
- 15 gr Polline
- 5 gr Anice stellato
- 5 gr Zenzero rizoma polvere
- 5 gr Liquirizia radice contusa

Mettete in infusione per 10 minuti in una tazza d'acqua bollente, un cucchiaio da minestra di questa miscela.
Bevetene una tazza la mattino e una alla sera. Dolcificate a piacere.
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NERVOSISMO

INGREDIENTI:
- 20 gr Limone fiori
- 10 gr melissa foglie
- 10 gr tiglio fiori brattee
- 10 gr verbena odorosa sommità
- 10 gr passiflora sommità
- 10 gr camomilla fiori
- 10 gr menta piperita foglie (personalmente preferisco sostituire la menta piperita con la MENTA DOLCE molto più rilassante)
- 10 gr luppolo fiori
- 10 gr anice stellato

Mettete in infusione per 10 minuti in una tazza d'acqua bollente, un cucchiaio da minestra di questa miscela.
Bevetene una tazza la mattino e una alla sera. Dolcificate a piacere.

VITAMINA A (AXEROFTOLO)


La vitamina A è abbastanza diffusa come carotene, che è la pro -vitamina, nel regno vegetale; nel rgno animale è presente invece sia come carotene, sia come vitamina. Introdotta com provitamina, va al fegato, che agisce su di essa spezzandone le molecole e trasformandola in vitamina utilizzabile.

FUNZIONI

Ha un'azione prottetiva sugli epiteli che, se ne sono carenti, si presentano secchi e tendenti a cheratizzazione. Infine svolge un'azione benefica sull'occhio, combattendo l'emerolopia (cecità notturna), la xeroftalmia e la cheratomalacia, alterazioni tutte interessanti la sfera oculare.

FABBISOGNO

E' piuttosto modesto da 1.000 a 4.000 U.I. come vitamina; da 2 - 4 mg come carotene. Maggiori quantità occorrono durante la gravidanza ed il periodo dell'accrescimento. Essa viene fornita all'organismo da verdure e frutta che ne sono particolarmente ricche (peperoni, carote, banane) o dal latte, dalle uova soprattutto dall'olio di fegato di merluzzo. Quando è presente in notevole quantità impartisce una particolare colorazione alla cute, detta xantosi, che imita l'abbronzatura.

CLINICA

L'ipervitaminosi è molto rara: nell'uomo è stata riscontrata, con conseguente alterazione epatica, su alcuni eschimesi. Era dovuta ad eccessiva ingestione di fegato di orso polare, che è ricchissimo di questa vitamina.

venerdì 20 febbraio 2009

ALITOSI


L'ALITOSI è una condizione in cui l'aria che fuoriesce dal cavo orale vien caratterizzata da un odore sgradevole.

Questo può causare imbarazzo, difficoltà nella vita di relazione e quindi, ad alcune persone, problemi psicologici anche gravi. Sono numerose le ragioni dell'alitosi: può essere causata da disturbi gnerali, gastrici, dall'uso di farmaci, da infezioni tonsillari o di seni paranasali. Nella maggior parte dei casi origina proprio nella bocca a causa di sostanze prodotte da batteri presenti sul dorso della lingua, nelle tasche paradontali, nel tartaro o nella cavità cariose dei denti.

IL SIGNIFICATO SIMBOLICO

A livello simbolico questo disturbo, rendendo difficile i rapporti con altre persone, può nascondere una PAURA DELL'INTIMITA' e della vicinanza con gli altri; oppure, al contrario, un'aggressività inconsapevole che si manifesta attraverso un rifiuto di entrare in relazione stretta con le persone.

I RIMEDI ALLE ERBE

Il CARDAMOMO è utilissimo in questo caso e si può usare in vari modi.
Il più semplice è aggiungere questa spezia nella preparazione del pietanze. Questo accorgimento aiuta anche la digestione ed evita la fermentazione intestinale, altra possibile causa dell'alitosi.
Dopo i pasti si può invece, masticarne qualche seme e tenerlo in bocca con un immediato effetto disinfettante e profumante. Infine, con due gocce di olio essenziale in mezzo bicchiere d'acqua si può fare uno sciacquo del cavo orale ogni sera per evitare la proliferazione di batteri.

GLI OLI ESSENZIALI

Per alleviare il disagio che questo disturbo provoca a livello mentale, sono consigliati gli oli essenziali di SANDALO (per gli uomini) di ROSA (per le donne). Agendo a livello motivo, questi oli aiutano a lasciarsi andare a rilassarsi, allontanando le preoccupazioni che possono essere comprensibilmente causate da questo disturbo.
Inoltre, facilitano la conversazione e placano i livelli eccessivi di aggressività.
La mattina, prima di uscire, massaggiatene due gocce, sui polsi o nell'incavo delle orecchie.

giovedì 19 febbraio 2009

SANGUE DAL NASO


La mucosa nasale è provvista di un'abbondante rete vascolare e può mettersi a sangiunare fortemente sotto l'influenza di molteplici fattori: ipertensione arteriosa (che può essere diagnosticata soltanto da un medico) o, più semplicemente, secchezza eccessiva dell'aria.
Se la causa non è tale da richiedere le cure di un medico, potrete avere ragione di un'improvvisa fuoriuscita di sangue dal naso con l'uso immediato di erbe antiemorragiche.


ORTICA
Riducete in polvere fine qualche foglia secca e aspiratela attraverso le narici.
Se vi trovate a portata di mano un cespuglio di ortiche, munitevi senza esitare di un paio di guanti e coglietene una pianta fresca (foglie, stelo, radici). (Io riesco a coglierla anche senza guanti basta sapere il trucco: l'importante è sempre toccare le foglie dalla parte sotto quella che non si vede, lì non ci sono i peli urticanti, cioè quelli che pungono!)
Spremere il succo filtrando con una garza ed introducendo nelle narici con un batuffolo di cotone: l'emorragia nasale si arresterà istantaneamente.

ASPERELLA O CODA CAVALLINA O EQUISETO

Il decotto concentrato aspirato nelle radici arresta immediatamente l'emorragia nasale.
Fate bolllire 100 gr di pianta in mezzo litro d'acqua per 10 minuti e lasciate in infusione per altri 10 minuti.

mercoledì 18 febbraio 2009

LIQUORE DI CIPOLLA (liquore)


INGREDIENTI:

- 250 gr di cipolla sbucciata
- 50 gr di gramigna
- 30 gr di carciofo
- 10 gr di scorza di limone (solo la parte gialla)
- 40 gr di alcool a 95 °
- 1 litro di vino bianco secco

Lasciate macerare tutti gli ingredienti di questo concentrato di salute in un grosso vaso a chiusura ermetica per 10 giorni rimestando frequentemente con un cucchiaio di legno.Filtrate e consumate fresco.

Disporrete così di una bevanda ricca di vitamina C e di sali diuretici indicata per coloro che soffrono di AFFEZIONI ALLE VIE URINARIE e RENALI.

Questa ricetta è pure consigliabile ai DIABETICI in quanto è ipoglicemica, ma in questo caso consigliamo di eliminare nella preparazione l'aggiunta dei 40 gr di alccol. Prendetene tre bicchierini al dì lontano dai pasti.

martedì 17 febbraio 2009

BENDE E IMPACCHI


Vi sono erbe che irritano la pelle e che possono essere applicate benissimo sulle zone da curare. A questo scopo le piante fresche vengono frantumate e riscaldate, mentre quelle essiccate vengono messe a bagno in acqua molto calda.

L'impacco non va tenuto per più di mezz'ora e va coperto con cura in modo che possa agire con efficacia. Scaduto il tempo dovreste rinnovarlo. Se utilizzate erbe dall'effetto intenso potete metterle in un sacchettino di lino o di mussola, che cucirete facilmente secondo la misura più indicata.
Il sacchettino va posto per un istante a bagno in acqua bollente e quindi, raffreddato fino ad una temperatura di 50 gradi, può essere applicato alla zona interessata.

Per preparare impacchi umidi dovete immergere un telo di mussola o di cotone in un preparato: a seconda dell'effetto desiderato, quindi, utilizzerete o infusi, o tisane, o tinture. Se prearate un impacco con un infuso, normalmente consigliato per uso interno, ricordatevi di aggiungere mezza dose di erbe in più.
Gli impacchi umidi vanno fissati con una benda di garza e possono essere tenuti per un tempo che va da pochi minuti alle due ore; scaduto questo tempo massimo si devono cambiare.
Bendaggi umidi, invece, vanno tolti quando si sono asciugati: si consideri che si mantengono umidi per non più di dodici ore.

A proposito di impacchi, dobbiamo correggere un grave errore che ancora oggi viene compiuto spesso: non coprite mai gli impacchi con pellicole o sacchetti di plastica! L'aria deve sempre poter passare attraverso bende e impacchi per raggiungere la superficie cutanea.

giovedì 12 febbraio 2009

DRAGONCELLO


(Artemisia dracunculus L.)
Famiglia Asteraceae (Compositae)

Nomi locali
Erba dragon (Lig.), Astragon, Stregu (Piem.), Dragon, Erba stregon (Ven.), Serpentaria (Tosc.), Erva linusa (Sic.), Stragoni (Sard.)

PORTAMENTO
E' una pianta perenne con radici legnose ramificate; il fusto, molto ramificato, è alto fino a 50-100 cm.
FOGLIE
Le foglie basali sono trifide, cioè divise in tre lobi allungati; quelle superiori sono semplici, hanno forma lanceolata-lineare, sono sessili o hanno un picciolo molto corto, l'apice è acuto, il margine può essere intero o appena dentato; la suerficie è verde e glabra.

FIORI
L'infiorescenza è una pannocchia molto ramificata e ampia; i fiori, di colore bianco-verdastro, sono riuniti in capolini di forma globosa con un diametro di due millimetri. Questi hanno un involucro esterno di brattee ovali con il margine bianco e semitrasparente; i fiori esterni sno femminili per mancanza di antere.

FRUTTI
Il frutto è un piccolo achenio lungo uno-due millimetri, allungato-ovale e compresso lateralmente, di colore bruno scuro.

DOVE SI TROVA
Il DRAGONCELLO è originario della Russia meridionale e dell'Asia centrale; è coltivato specialmente nelle regioni dell'Italia settentrionale.

LA DROGA
Le foglie e le sommità fiorite.

QUANDO SI RACCOGLIE
Le foglie si raccolgono in maggio-giugno recidendole una ad una; le sommità fiorite si raccolgono in luglio-agosto quando la pianta comincia a fiorire; si tagliano i rami dell'infiorescenza evitando di prendere la porzione legnosa.

COME SI CONSERVA
Le foglie si essiccano disponendole in strati sottili, le sommità fiorite si riuniscono in piccoli mazzi; sia le une che le altre si pongono in un luogo riparato dal sole; si conservano preferibilmente in recipienti di vetro o di porcellana.

COME SI USA LA DROGA
PROPRIETA'
(aromatiche, digestive)

Principi attivi: olio essenziale (estragolo), cumarine, tannini.
Il DRAGONCELLO è una pianta molto usata in gastronomia, dove serve soprattutto per insaporire le insalate e le salse.
Molto usato è anche l'aceto aromatizzato con Dragoncello, che si ottiene facendo macerare 50-100 g circa di droga fresca (le foglie) in un litro di buon aceto per un mese.
In campo erboristico si sfruttano del Dragoncello soprattutto le proprietà stomachiche e digestive.

USO INTERNO
(le foglie o le sommità fiorite)
Per aiutare la digestione.

INFUSO -2 g in 100 ml di acqua. A tazzine all'occorrenza.
TINTURA - 20 g in 100 ml di alcool di 60° (a macero per 5 giorni).
Venti-trenta gocce generalmente dopo i pasti.

martedì 10 febbraio 2009

METODI DI COTTURA


I metodi di cottura sono di cinque tipi:

1) Cottura a calore secco
2) Cottura all'acqua
3) Cottura a vapore umido
4) Cottura a vapore
5) Cottura in grassi


- COTTURA A VAPORE SECCO

Sono due i modi pratici pr cucinare con questo sistema: la cottura alla griglia, cioè con una diretta esposizione di ambo i lati dell'alimento alla fonte del calore (che non deve essere fiamma viva, come i campeggiatori ben sanno) e la cottura a forno, con temperature tra i 120° e i 160° C.
A questi tipi di cottura, oggi ritenuti più sani, si possono sottoporre molti alimenti. Tra i pesci vi si adattano magggiormente quelli a discreto contenuto lipidico.

- COTTURA ALL'ACQUA
Consiste nella bollitura o nel sobbollore del'alimento. Per bollitura s'intende la cottura di un alimento immero in un liquido portato ad ebollizione. Per sobbollore si intende la cottura di un alimento immerso in un liquido la cui temperatura non lo porta ad ebollizione, provocando solo in superficie piccole bolle di vapore. Questa cottura è tipica della carne da brodo. In generale con questo metodo dovrebbe essere utilizzato anche il liquido dove si disperdono varie sostanze.

- COTTURA A CALORE UMIDO
Con questa tecnica si hanno la cottura brasata e la cottura stufata.
La prima consiste nell'applicazione successiva di due tecniche di cottura: inizialmente la cottura a secco, poi quella in umido. Nel caso delle carni è indicata per i tagli più duri. La cottura stufata prevede anch'essa le due fasi, condotte entrambe a fuoco diretto sui fornelli. Anch'essa è valida per le carni meno tenere tagliate a piccoli pezzi.

- COTTURA A VAPORE
Comprende la cottura a vapore d'acqua e la cottura a pressione, in cui il vapore rappresenta il mezzo di trasmissione del calore. La prima utilizza il vapore liberato dall'acqua posta sotto l'alimento, che è collocato su un piano forato, ovviamnte distante dall'acqua stessa. La seconda consente di raggiungere temperature superiori, poichè il calore di vaporizzazione non si perde con la formazione di vapore, ma soprattutto la temperatura di ebollizione aumenta con l'aumentare della pressione. Si riducono così i tempi di cottura; inoltre, essendo il recipiente a chiusura ermetica, i cibi risultano più saporiti. Questo tipo di cottura è validissimo per le verdure e gli ortaggi che, già impoveriti dai pre-trattamenti quali la monatura delle patate, l'eliminazione delle foglie, ecc. se esposti al calore per minor tempo riducono di molto le perdite vitaminiche.

- COTTURA IN GRASSI
Si divide l'alimento nela frittura quando il grasso è tale da coprire l'alimento, nella cottura nei grassi se il grasso è appena sul fondo del recipiente, nella cottura ai ferri se il grasso dell'alimento, fondendo, diventa il mezzo di conduzione del calore.

domenica 8 febbraio 2009

GEL PER DOCCIA



Avete mai pensato di aggiungere 25-40 gocce di olio essenziale a 200 ml di sapone liquido? Otterrete un ottimo bagnoschiuma o sapone da usare tutti i giorni.


RINFRESCANTE
- 8 gocce di sandalo
- 4 gocce di cedro
- 8 gocce di arancio
- 12 gocce di verbena

PROFUMATO
- 4 gocce di legno di rosa
- 4 goccedi sandalo
- 4 gocce di mirto
- 5 gocce di rosa
- 8 gocce di verbena
- 8 gocce di pompelmo
- 4 gocce di melissa

MASCHILE
- 4 gocce di legno rosa
- 4 gocce di sandalo
- 8 gocce di rosmarino
- 8 gocce issopo
- 2 gocce di rosa
- 4 gocce di bergamotto

sabato 7 febbraio 2009

UNA CREMA DA NOTTE NUTRIENTE


E' una crema morbida e profumata, che le proprietà idratanti della lanolina, dell'olio di girasole e di mandorle rendono particolarmente adatta a pelli secche e arrossate dal freddo e per le mani. L'olio di lavanda è emolliente.

- 3 cucchiai di lanolina
- 1 cucchiaio di olio di girasole
- 1 cucchiaio di olio di mandorle
- 1 cucciaino di olio di lavanda

Si fa sciogliere la lanolina in un piccolo contenitore posto sopra un recipiente di acqua bollente; si aggiungono poi i primi due tipi di olio e si amalgamano insieme. Si toglie dal calore e si lascia raffreddare un po' mescolando quando il composto si addensa, poi si aggiunge l'olio di lavanda. Si versa in un recipiente piccolo e si chiude con il coperchio quando il composto è freddo.

venerdì 6 febbraio 2009

RICETTINA PER DIABETICI (O PER CHI E' A DIETA)


OGGI DOLCE !!!!!

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TORTA DI RICOTTA

Per 6 porzioni:
- 400 gr quark magro (tipo di formaggio)
- 20 gr albicocche
- 2 uova
- 50 gr di margarina morbida
- 50 gr semola integrale di frumento
- buccia grattata di 1/2 limone non trattato
- 2 puntine di vaniglia macinata
- 1/2 cucchiaino di lievito in polvere
- 1 cucchiaino di dolcificante liquido
- 1 cucchiaio di succo di limone
- sale
- olio e pangrattato per la teglia

PREPARAZIONE : 20 minuti circa
COTTURA IN FORNO: 45 minuti

1) - Far sgocciolare il quark. Rompere le uova e separare i tuorli dagli albumi. Mescolare la margarina, la buccia di limone, la vaniglia e i tuorli d'uovo.
Aggiungere la semola ed il lievito in polvere. Formare un composto cremoso con il quark, il dolcificante ed i tuorli lavorati.

2) - Riscaldare il forno a 200°. Ungere la teglia (18 cm di diameto) e cospargerla di pangrattato. Lavare le albicocche, dividerle a metà, privarle dei noccioli e spruzzare di succo di limone.

3) - Montare i bianchi d'uovo con presa di sale ed aggiungere alla crema di quark. Riempire la teglia con il composto. Distribuire il dolce nella teglia e sopra le albicocche con la buccia verso l'alto.

IL CONSIGLIO
Se non trovate le albicocche fresche, potete usare anche quelle secche.
Fatele rinvenire in acqua calda per qualche minuto.

lunedì 2 febbraio 2009

LA BIRRA CON LE ERBE


Prima che venisse usato il luppolo come ingrediente principale, per fare la birra si usavano alcune erbe spontanee, che insieme alle spezie venivano messe anche nei fusti insieme alla birra appena fatta per conservarne l'aroma e arricchirla di proprietà salutari. L'edera terrestre, l'olmaria, l'agrimonia, la salvia, la bardana e il dente di leone sono alcune delle tante erbe che venivano usate a questo scopo. La maggior parte delle birrre a base di ebe, in origine veniva fatta per sfruttare le proprietà salutari e corroboranti delle erbe aromatiche. La birra fatta con la bardana aveva proprietà di depurare il sangue, mentre la birra alle ortiche si beveva per alleviare i dolori della gotta e dei reumatismi. Ora molte delle proprietà terapeutiche della birra vengono eliminate durante al lavorazione industriale.

BIRRA A BASE DI DENTE DI LEONE E DI BARDANA

Le birre a base di erbe, come questa fatta con l'ortica, il dente di leone e la bardana, sono facili da fare. Di solito hanno un sapore più leggereo e fragrante rispetto alla birra fatta col luppolo per cui sono ideali come bevande estive.Sono anche più complete delle birre normali, perchè contengono solo ingredienti naturali.

INGREDIENTI
- 450 gr di ortiche giovani
- 120 gr di foglie di dente di leone
- 120 gr di radice fresca di bardana tagliata o 60 gr di radice secca
- 15 gr di rizoma di zenzero schiacciato
- 2 limoni
- 4,6 litri di acqua
- 450 gr più 4 cucchiai di zucchero
- 30 gr di cremor di tartaro
- lievito di birra (leggete le istruzioni per la quantità)
Si mettono le ortiche, le foglie di dente di leone, la bardana, lo zafferano e il limone tagliato a fettine in un recipiente al quale si aggiunge l'acqua. Si mette sul fuoco e si fa bollire per 30 minuti. Si mettono poi il succo di limone, lo zucchero (450gr) e il cremone di tartaro in un contenitore largo e si versa sopra il liquido filtrato, premendo bene le ortiche e gli altri ingredienti. Si mescola per fare sciogliere lo zucchero, si lascia raffreddare, poi si aggiunge il lievito. Si copre e si lascia fermentare in un ambiente caldo per tre giorni, poi si travasa e si imbottigla la birra, aggiungendovi 1/2 cucchiaino di zucchero ogni 1/2 litro. Si lascia riposare finchè la birra diventa chiara, cioè circa una settimana.

domenica 1 febbraio 2009

OLIO ESSENZIALE DI TREMENTINA


(Pinus pinaster)
Fam.Pinacee

(TUTTI GLI OLI ESSENZIALI SONO CONSIGLIATI E UTILIZZATI SOLO PER ADULTI)

Oleoresina contenuta nei canali secretori del pino, utilissima nelle affezioni
dell'albero respiratorio. Per la raccolta si provocano delle ferite nel tronco dell'albero, dalle quali sgorga un liquido denso. Si lascia decantare e si raccoglie la parte superiore che è un liquido trasparente, ambrato, dall'odore forte e dal sapore acre, amaro, nauseante.
Ampie indicazioni in bronchiti croniche, nelle tubercolosi polmonari, nelle infezioni urinarie, nelle cistiti, uretriti e nella litiasi biliare.

PRINCIPALI COSTITUENTI: pinene.

MODO DI IMPIEGO: Non si utilizza mai puro. Dourvault consiglia dai o,25 ai 2 gr al giorno. Data la sua alta tossicità bisogna avere la certezza di comprare un olio essenziale garantito genuino e controllato.

Occorre però avere l'avvertenza di usare sempre l'olio essenziale di Trementina diluito e mai direttamente sulla pelle o, tantomeno, per uso orale.

USO ESTERNO: Inalazioni nei raffreddori e nelle bronchiti.(Qualche goccia in 1-2 litri d'acqua calda).

CONSIGLI PRATICI:
Olio contro i pidocchi:
in 100 ml di olio di Mandorle dolci diluite 25 gocce di olio essenziale di Trementina. Usate questa miscela per massaggiare la cute e per ungere i capelli, la sera prima di coricarvi. Il mattino seguente lavate i capelli con un apposito prodotto detergente. E inoltre utile massaggiare solo la cute del bambi no con questo olio quando vi è molta diffusione di questi parassiti all'asilo o a scuola. Fate il massaggio quotidianamente per prevenire il problema.

Suffumigi per bronchite e asma:
in una bacinella di acqua bollente mettete 6 gocce di olio essenziale di Trementina. Coprite il capo con un asciugamano e inspirate per due o tre minuti, interrompete per un paio di minuti, riprendete ad in spirare con questo ritmo, finché si sprigionerà vapore.

Lavande vaginali:
in 300 ml di acqua mettete 8 gocce di olio essenziale di Trementina. Usate l'acqua per fare una la vanda vaginale in caso di leucorrea o cistite.

Per dolori reumatici e muscolari:
in 250 ml di olio extravergine di oliva diluite 30 gocce di olio essenziale di Trementina e usate la miscela per fare un massaggio sulla zona dolente. Praticate un massaggio delicato per far penetrare completamente l'olio. Ripetete l'operazione due volte al giorno.