Le scottature sono lesioni della pelle provocate dal calore che, a seconda della loro gravità, si dividono in 4 gradi.
L'ustione di PRIMO GRADO è conosciuta anche con il nome di ERITEMA ed è causata dai raggi solari. Una lunga esposizione al sole può infatti infiammare la pigmentazione cutanea, facendo arrossare la pelle. Nelle altre scottature, di SECONDO, di TERZO e di QUARTO GRADO, i tesuti vengono invece letterealmente acrbonizzati.
Per le cura delle lesioni, che possono infettarsi facilamente, si adoperano piante fresche. Bisogna quindi lavarle con particolare attenzione e coglierle da terreni dove non sono stati usati diserbanti.
ATTENZIONE, nei casi di scottature particolarmente estese e profonde consultare immediatamente il medico.
- Applicare sulla scottatura un CATAPLASMA di polpa e foglie di ZUCCA fresca; molto efficace anche quello di polpa di ZUCCA e PATATA;
oppure
- un CATAPLASMA di foglie fresche di EDERA;
oppure
- preparare un OLIO di IPERICO con cui fare dei lavaggi con l'infuso di CONSOLIDA: macerare 40 grammi di radice fresca in un litro d'acqua, lasciare in infusione per due ore e lavare la scottatura tre volte al giorno;
oppure
- preparare un DECOTTO di QUERCIA: 50 grammi di corteccia da far bollire per 3 minuti in un litro d'acqua. Lavare l'ustione due o tre volte al giorno;
oppure
- applicare sulle ustioni folgie fresche di SAMBUCO o di PIANTAGGINE.
- Infine, sempre per curare le ustioni leggere, per quelle più gravi è indispensabile l'intervento del medico, ecco la ricetta del "SAMARITANO", molto efficace, ma che non prevede l'impiego delle erbe: mescolare del vino bianco con un po' d'olio e aggiungere al tutto un chiaro d'uovo. Ottenere un composto uniforme e stendere sulla pelle scottata per qualche minuto.
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