Può capitare che una escoriazione impieghi fino a tre settimane prima di rimarginare e di guarire. Questo dipende da vari fattori: mancanza di vitamina C, un aumento di ormoni steroidei, che possono avere un'azione devastante sul tessuto sanguigno, o una forma di grave anemia, che non permette una sufficiente ossigenazione dei tessuti. Le piante, con le loro virtù disinfettanti e cicatrizzanti, favoriscono e accellerano il processo di guarigione delle piaghe e delle ferite.
Le ricette indicate si riferiscono però a tagli poco profondi e a escoriazioni superficiali. Nei casi di brutte ferite e piaghe profonde bisogna ricorrere all'intervento del medico.
- Si possono preparare i seguenti DECOTTI ed INFUSI con cui lavare le ferite.
- DECOTTO di FELCE MASCHIO: far bollire in mezzo litro d'acqua per 10 minuti 5 grammi di rizoma;
oppure
- DECOTTO di CARDO SANTO: far bollire in mezzo litro d'acqua per 10 minuti 20 grammi circa di foglie secche;
oppure
- preparare un INFUSO di TIMO: lasciare in infusione per 10 minuti in mezzo litro d'acqua bollente 10 grammi di pianta;
oppure
- un INFUSO di SALVIA: mezzo litro d'acqua per un cucchiaino di foglie finemente triturate, da lasciare macerare per 10 minuti.
Utile anche per gargarismi;
oppure
- INFUSO di RUTA: un cucchiaino di sommità fiorite da far bollire 5 minuti;
oppure
- INFUSO di ORIGANO: due cucchiai di pianta in infusione in mezzo litro d'acqua bollente per 10 minuti;
- ancora un DECOTTO: far bollire in mezzo litro d'acqua per 10 minuti 30 grammi di foglie di BETULLA;
oppure
- si può èreparare un OLIO di IPERICO, da conservare in bottiglia in caso di necessità: far macerare 250 grammi di fiori e foglie fresche in mezzo litro di olio di oliva, per 10 giorni. Durante la macerazione lasciare il composto esposto alla luce;
- infine si possono applicare sulle piaghe foglie fresche triturate di BORSA DI PASTORE.
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