"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

lunedì 12 aprile 2010

NON INVITATELA A PRANZO


CATTIVI CONSIGLI
La pubblicità della Coca Cola spinge a consumarla a tavola. La formula giusta per l'obesità.


Riuscireste a immaginare Alberto Sordi nel film "Un americano a Roma", che accompagna al famoso piatto di spaghetti un bicchiere di Coca Cola? Francamente noi no.
Nella sua campagna pubblicitaria ,che si rifà agli anni Cinquanta, l'azienda americana invita gli italiani a mettere in tavola la famosa bevanda, con il motto:"la felicità in tavola ha trovato la sua formula".
In realtà la formula è quella dell'obesità, perché un solo bicchiere di Coca Cola contiene un equivalente di quasi 6 cucchiaini di zucchero (100 kcalorie). Suggerirne il consumo regolare a tavola è un messaggio profondamente sbagliato.
A fronte di quella che ormai è una vera epidemia di obesità, chiediamo maggiore responsabilità ai produttori: promuovere abitudini dannose rende un pessimo servizio alla salute collettiva.
Le bibite dolci, ricordiamolo, vanno consumate solo occasionalmente.

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