Entro certi limiti, il calo della memoria in età avanzata è fisiologico. Il modo migliore per prevenirlo è mantenere il più possibile abitudini di vita sane (alimentazione equilibrata, esercizio fisico, no al fumo) e allenare la memoria con l'esercizio (leggere, coltivare hobby, imparare a suonare uno strumento...)
Per questi problemi si ricorre talvolta all'estratto delle foglie di Gingko biloba, un preparato da molto tempo utilizzato nella medicina tradizionale cinese per diversi disturbi di salute e per preservare la memoria. Per questo tipo di integrazioni spesso l'uso non è appoggiato su attendibili prove di efficacia.
Di recente, due studi hanno valutato l'utilità dell'estratto di Gingko biloba per disturbi cognitivi gravi. Il primo, una ricerca su 3.069 pazienti, ha mostrato che non si registrano benefici nella prevenzione della demenza senile nè dell'Alzheimer.
Il secondo, una revisione degli studi oggi esistenti sull'argomento, ha concluso che le prove di efficacia dell'estratto di Gingko biloba sulla demenza e altri disturbi cognitivi sono da considerare deboli e insufficienti.
(TEST SALUTE- n.79 Aprile 2009)
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