Esistono profumi così forti
Che per essi è porosa ogni materia.
Si direbbe che penetrino il vetro.
Talora nell'aprire il cofanetto
Venuto dall'Oriente in cui stride
La serratura, e rilutta gemendo,
O in qualche casa deserta un armadio
Dall'acre odore di passato, nero,
Polveroso, trovi una vecchia fiala
Intrisa di memorie da cui sgorga
Un'anima che torna, tutta viva.
Mille pensieri che, funebri larve,
Dormivano, fremendo dolcemente
Nel buio greve, spiegando le ali,
Spiccano il volo, sfumati d'azzurro,
Tinti di rosa, laminati d'oro...
CHARLES BAUDELAIRE - I fiori del male
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