"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

giovedì 1 ottobre 2009

LA PATATA E PARMENTIER


Originaria di Chiloè, un arcipelago del Pacifico nel Sud del Cile, la PATATA degli Incas fu importata in Spagna e nei paesi dell'Europa meridionale verso il 1540. Quarant'anni dopo l'ammiraglio inglese Raleigh l'introdusse nelle Isole Britanniche e nei Paesi Bassi. A quell'epoca la patata veniva considerata velenosa per l'uomo, capace di portargli la lebbra, e serviva solo all'allevamento del bestiame.
Fu un farmacista dell'esercito francese prigioniero in Germania a scoprirla nel rancio quotidiano. Tornato in Francia nel 1763, "il farmacista dell'esercito" Antoine-Augustin Parmentier (1737-1813) cercò di far adottare la patata in Francia per cercare di porre rimedio alle carestie. Ciò scatenò una violenta reazione ed in alcune province si proibì la coltura della"pianta perniciosa", Parmentier finì tuttavia per convincere Franklin, Lavoisier ed il re che si adornava l'occhiello con fiori di patata.
Nel 1771 l'Accademia di Medicina di Parigi stabilì che il tubero era innocuo e ne raccomandò l'uso.
Parmantier fu per molte ragioni uno dei primi specialisti della nutrizione, della dietetica e dell'igiene alimentare; lo testimoniano i suoi numerosi studi. Ed in particolare, gli studi sulla fermentaziuone del pane, sulle farine, sulla molitura che sfociarono nel concetto di pane integrale; le analisi delle acque e del latte, le ricerche sull'utilizzazione del freddo per la conservazione della carne e sul valore nutritivo delle fecole, gli studi sull'estrazione dello zucchero dall'uva (il blocco navale antirivoluzionario privava allora la Francia dello zucchero di canna), ecc.
Durante la Rivoluzione alcuni bravi francesi, dimenticando che non erano morti di fame grazie alla patata, si ricordarono solo che Luigi XVI aveva appoggiato Parmentier nel suo sforzo di volgarizzazione. Divenuto in tal modo nemico del popolo, Parmentier venne tradotto davanti ad un tribunale di epurazione che l'espulse da Parigi. Lo richiamò la Convenzione e gli conferì una "corona civica" ed un titolo di Farmacista Ispettore. Nel 1796 entrò a far parte dell'Institut de France.
Colui che di volta in volta viene battezzato giardiniere, "inventore" della patata o agronomo, morì nel 1813, Ispettore Generale del Servizio di Sanità dell'Esercito, Membro dell'Accademia delle Scienze e Barone dell'Impero.

1 commento:

  1. complimenti!! mi è stata molto d'aiuto grazie!! bacii ;D

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