"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

mercoledì 24 febbraio 2010

ERNIARIA


(Herniaria glabra L.)

Cariofillacea molto diffusa nel Vecchio Mondo. In Italia si trova qua e là nei luoghi aridi, dalla pianura alla montagna, generalmente in piccola quantità. La droga si importa.
LA PIANTA
È una piccola erba perenne, con molti fusti striscianti, lunghi fino a un palmo, fittamente ramificati. Le foglie sono piccole, obovate o ellittiche, allungate (circa 4x2 mm) ristrette ala base in un brevissimo picciolo, intere, glabre. Le inferiori sono opposte, le superiori alterne. Le stipole sono piccolissime, scariose, sfrangiate. Molto caratteristici sono i fiori sessili, raccolti in densi glomeruli, alla loro volta così fitti su brevi rami, da dare a questi l'aspetto di spighe fogliate. Il calice a cinque sepali verdi piccolissimi(il fiore aperto è largo 1 mm), la mancanza della corolla sostituita da cinque brevissimi staminodi, gli stami giallo-verdi, situati uno nella cavità di ogni sepalo, fanno sì che solo con la lente si può vedere se il fiore è aperto. Il frutto è un otricolo.
È glabra o appena pubescente. La var. hirsuta (Herniaria hirsuta L.) è pelosa (secca e grigiastra): ogni sepalo termina con una lunga setola.
LA DROGA
Si usa l'erba.

RICONOSCIMENTO
Ho visto prendere per erniaria quasi tutte le piccole erbe striscianti dei lastricati, dalla correggiola alle piccole euforbie.
La correggiola ha le foglie tutte alterne sempre più grandi, con ocree molto più grandi delle piccole stipole dell'erniaria e fiori più grandi e bianchi all'interno; le euforbie hanno il latice bianco: anche a secco si trova sempre qualche frutto sporgente dai ciati.
La migliarina (Polycarpon tetraphyllum L.), affine all'erniaria e molto più comune, si riconosce per le foglie più grandi, generalmente in verticilli di 4, e per i fiori pedicellati, in corimbi terminali.
L'erniaria contiene specialmente saponine. Si è usata contro l'ernia (e da questo uso ha avuto il nome); attualmente si usa come diuretico. Da noi è pochissimo richiesta.

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