"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

lunedì 25 gennaio 2010

ASPHODELUS

(da WIKIPEDIA)

Asphodelus L.,1753 è un genere di piante della famiglia Asphodelaceae che comprende diverse specie erbacee, note genericamente con il nome volgare di asfodelo. Il nome deriva dal greco ἀσφόδελος (asphódelos).
Gli asfodeli amano i prati soleggiati e sono invadenti nei terreni soggetti a pascolo eccessivo, perché le loro foglie appuntite vengono risparmiate dal bestiame.

DESCRIZIONE
Il fogliame dell'asfodelo si presenta sotto forma di una rosetta di grosse foglie radicali, strette e lineari, con l'estremità appuntita.
Dal centro della rosetta emerge uno stelo nudo che porta una spiga di fiori più o meno ramificata secondo le specie. La spiga è generalmente alta un metro o più.
I fiori iniziano a sbocciare dal basso. Hanno sei tepali (cioè non esiste distinzione visibile tra petali e sepali, che hanno la stessa forma e lo stesso colore). Nella maggior parte delle specie, i tepali sono bianchi con una striscia scura al centro.

Fiore di Asphodelus albus
I frutti sono capsule tondeggianti.
La radice è commestibile.


DISTRIBUZIONE
La distribuzione naturale dell'asfodelo ha un centro principale intorno al bacino del Mediterraneo (Europa meridionale e Africa settentrionale comprese le isole Canarie); si estende inoltre in Asia fino alla Cina.
L'asfodelo si è inselvatichito anche in alcune parti del Nordamerica.


STORIA E LETTERATURA

ANTICHITÀ
Per Omero (Odissea XI, 487-491; 539; 573) l'asfodelo è la pianta degli Inferi. Per gli antichi Greci il Regno dei Morti era suddiviso in tre parti: il Tartaro per gli empi, i Campi Elisi per i buoni, ed infine i prati di asfodeli per quelli che in vita non erano stati né buoni né cattivi. Per tutte queste credenze, ed altre ancora, i Greci usavano piantare asfodeli sulle tombe, considerando i prati di asfodeli il soggiorno dei morti. Un esempio forse non casuale lo abbiamo in Capo Miseno.

MODERNITÀ
Questa pianta viene citata nel 1° libro della saga di Harry Potter. L'asfodelo in polvere versato in un infuso d'artemisia nel romanzo origina una pozione soporifera talmente potente da andare sotto il nome di "distillato della morte vivente".
Il nome di questa pianta, al plurale (asfodeli, nella trad. italiana di Alessandra Scalero), viene citata nel primo capitolo di Orlando della scrittrice inglese Virginia Woolf.
Gli Asfodeli son citati nel componimento Le stirpi canore di D'Annunzio e, sotto l'aulico nome di asfodilli, nel suo romanzo Il piacere.
Gli asfodeli vengono citati alla fine del film Vatel di Roland Joffé.
Gli asfodeli sono citati, in quanto fiori dei morti, nell'Etèra di Giovanni Pascoli (Poemi di Ate).

USO CULINARIO
Il gambo dell'asfodelo giallo è un cibo antico che gli anziani pugliesi colgono ancora prima che sbocci il fiore e una volta scottato con acqua e aceto conservato sott'olio. Uno di quei sapori che va pian piano scomparendo.
Le Foglie vengono tutt'ora usate per confezionare un prodotto caseario tipico pugliese, la "burrata".

NOMI REGIONALI
Puglia
frusci, viluzze
Sardegna
cadrilloni, cibudda 'e merjani, scaria,iscrarìa, ulciareu
Sicilia
vruzza

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