"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

martedì 26 gennaio 2010

OLMARIA


(Spiraea ulmaria L.)

DESCRIZIONE

Pianta molto bella, caratteristica di prati umidi e freschi. Le sue proprietà medicinali sono state accertate nel Rinascimento. Da sempre è invece usata per dare bouquet ai vini.
È detta anche Regina dei prati, per i fiori bianchi.

PARTI DA USARE
Le sommità si recidono alla fioritura, in giugno-agosto; i rizomi si raccolgono in settembre-ottobre. Va usata fresca, o colta da poco ed esssiccata; non conservare lungo. Mai bollire la pianta.

PROPRIETÀ CURATIVE
Diuretiche, antipiretiche, antireumatiche, antigottose, sudorifere e deputative.

INDICAZIONI
Infiammazioni varie, sudorazione abbondante, dolori articolari, gotta, cellulite, reumatismo. Febbre (le radici).

MODALITÀ D'USO
L'infuso si prepara con 1 cucchiaio di sommità per tazza, 2-3 tazze al giorno. Il decotto di radici si fa con 1 cucchiaio da dessert per tazza, 1-2 tazze al giorno.

AVVERTENZE

Per la sua attività energetica, limitare l'uso ai casi di effettiva necessità.

LA RICETTA

VINO DOLCE REGINA DEI PRATI

Mettere alcuni fiori di Olmaria in infusione in una bottiglia di buon vino dolce per circa 30 giorni. Filtrare. Acquisterà un buon profumo di moscato.

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