"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

lunedì 25 gennaio 2010

CAPELVENERE


(Adiantum capillus veneris L.)

DESCRIZIONE
Felce frondosa e perenne, sta in luoghi umidi, come caverne, pozzi e dirupi calcarei con stillicidi.I piccioli delle foglie sono sottili come capelli. Da ciò il nome popolare. Invece quello scientifico viene dal greco adiantos, che n n si bagna; poichè le folgie rimangono asciutte nonostante la rugiada e anche se piove.

PARTI DA USARE
Le fronde si raccolgono in giugno-luglio, recidendole alla base del picciolo. La pianta va usata fresca, perde efficacia se esssiccata.

PROPRIETÀ CURATIVE
L'acido gallico svolge attività antiinfiammatorie, decongestionanti, emollienti, espettoranti.

INDICAZIONI
Malattie da raffreddamento (raffreddore, raucedine, influenza). Costipazione bronchiale. Forfora e secrezione sebacea del cuoio capelluto(lozione esterna).

MODALITÀ D'USO
Si fa il decotto con 1 cucchiaio da dessert per tazza, 1-2 volte al giorno lontano dai pasti. Per uso esterno, utilizzare 2 cucchiai per tazza.

LA RICETTA

SCIROPPO DI CAPELVENERE

Si ottiene aggiungendo 640 grammi di zucchero all'infusione di 340 grammi d'acqua con 20 grammi di Capelvenere.
Agli inizi del 1700, diluito nel tè ed infuso nel latte caldo costituiva la "bavarese", bevanda messa in voga dai principi bavaresi.

Nessun commento:

Posta un commento