(Cichorium intybus L.)
DESCRIZIONE
Erba perenne, predilige le zone soleggiate, lungo i greti, gli argini e le terre fangose.
È detta radicchio selvatico. Viene citata, 4.000 anni avanti Cristo, nel papiro egiziano di Ebers, uno dei più antichi pervenuteci.
È detta radicchio selvatico. Viene citata, 4.000 anni avanti Cristo, nel papiro egiziano di Ebers, uno dei più antichi pervenuteci.
PARTI DA USARE
Le radici si raccolgono nell'autunno del 1° anno o nella primavera del 2°. Le foglie al 2° anno, alla fine della primavera, prima che avvenga la fioritura; altrimenti non sono più commestibili.
PROPRIETÀ CURATIVE
Ha una sostanza amara eterosidica, per cui le radici e le foglie svolgono azione depurativa potente su rene, fegato e intestino. Le foglie tostate sono anche note come surrogato del caffè.
INDICAZIONI
Scarso appetito, anemia, insufficiente attività di cistefellea e fegato, funzione intestinale pigra.
MODALITÀ D'USO
Per le radici si prepara un decotto con un cucchiaio per tazza, mentre con le foglie si ottiene un infuso sempre con un cucchiaio per tazza. Berne 1 tazza prima dei pasti principali.
LA RICETTA
CICORIA "STRASCICATA"
Bollire la cicoria al dente, strizzarla bene e passarla in un soffritto di olio, aglio, peperoncino, sale. Facoltativo mezzo barattolo di passata di pomodoro ed un pizzico di menta.
Si serve con crostini di pane.
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