(Melilotus officinalis Lam.)
DESCRIZIONE
Erba biennale, ha foglie formate da tre foglioline dentate e fiori piccoli e gialli raccolti in racemi. Cresce negli incolti o lungo le strade di campagna. Il nome viene dal greco: miele, e lotos, loto; come sembrano sapere bene anche le api. La usava anche Ippocrate.
PARTI DA USARE
Le sommità fiorite si raccolgono in estate. Essiccate in giornate calde, all'ombra aerata.
PROPRIETÀ CURATIVE
Induce il sonno e riduce l'agitazione cardiaca nonchè lo spasmo gastrointestinale di origine nervosa; esternamente decongestiona e riduce l'infiammazione di pelle e mucose.
INDICAZIONI
Casi di insonnia, palpitazioni di origine nervosa, digestioni difficili da ansia e nervosismo. Esternamente: collirio decongestionante oculare, lenitivo e disinfiammante su pelli e mucose sensibili.
MODALITÀ D'USO
Si prepara un infuso con 1 cucchiaio per tazza, e se ne bevono 2-3 dopo i pasti principali come digestivo; oppure 1-2 tazze prima di coricarsi come sedativo. Per uso esterno si prepara l'infuso con 2 cucchiai per tazza, e si fanno lavaggi o applicazioni sulle parti interessate.
AVVERTENZE
Essendo un ipnotico, non farne uso prima di guidare l'auto, durante lo studio, o quando seva la massima concentrazione.
CURIOSITÀ
È chiamata volgarmente erba da cavalli o vetturina perché i cavalli ne vanno matti. I suoi fiori gialli erano un tempo usati in profumeria.
È chiamata volgarmente erba da cavalli o vetturina perché i cavalli ne vanno matti. I suoi fiori gialli erano un tempo usati in profumeria.
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