(Plantago major L.)
DESCRIZIONE
Erba infestante, diffusissima nei campi coltivati e nei terreni incolti. Se ne conoscono tre specie, che hanno le medesime proprietà.
È senza fusto, con foglie nascenti dalla radice; i fiori sono in spiga.
È usata per insalate e per nutrire il bestiame.
È senza fusto, con foglie nascenti dalla radice; i fiori sono in spiga.
È usata per insalate e per nutrire il bestiame.
PARTI DA USARE
Le foglie si raccolgono da maggio ad agosto, i semi a maturità in agosto-ottobre. Essiccare in forno tiepido.
PROPRIETÀ CURATIVE
Rinfrescante, diuretica, emolliente, antiinfiammatoria, blandamente lassativa (principale componente, molto potassio).
INDICAZIONI
Bagni oculari, catapasmi sulle ferite arrossate, infiammazioni della pelle delle mucose, scottature, punture di insetti (le foglie), irregolarità delle funzioni intestinali, infiammazioni del tubo digerente (i semi). Forfora al cuoio capelluto e per la pelle del viso grassa e untuosa (lozioni).
MODALITÀ D'USO
L'infuso per via interna si prepara con 1 cuccchiaio di foglie per tazza, 2 tazze al giorno; per via esterna occorrono 2 cucchiai di foglie per tazza, fare compresse locali 3-4 volte al giorno. Il decotto si prepara con 1 cucchiaio di semi per tazza, 1 tazza alla sera prima di coricarsi.
AVVERTENZE
Attenzione al polline.
LA RICETTA
TORTA ALLE ERBE SELVATICHE
Bollire insieme foglie di piantaggine, borraggine, papavero, soncino, tarassaco, ortica. Fare una pasta povera con farina, poco burro, acqua, foderarne una tortiera, e riempirla con erbe tritate mescolate a ricotta fresca, uova sbattute, parmigiano grattato. Coprire o non con un altro disco di pasta. Cuocere a forno caldo per circa 1 ora.
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