Tutti gli alimenti, tranne quelli inorganici come l'acqua e il sale, "bruciano": nel senso che, dopo essere stati introdotti nell'organismo, subiscono varie reazioni chimiche i cui prodotti finali sono energia (le calorie), anidride carbonica, acqua e altri composti minori. Ma in determinate condizioni i cibi possono bruciare anche generando una fiamma. La facilità con cui un alimento prende fuoco dipende dalla sua composizione e dalla forma. Un grissino brucia più facilmente di altri alimenti simili, tipo il pane, perchè ha la struttura allungata che facilita il contatto con l'ossigeno. E, rispetto al pane, i grissini bruciano più facilmente perchè sono secchi (contengono solo l'8% di acqua contro il 30% del pane) e perchè sono ricchi di combustibile, l'olio.
Viceversa, gli alimenti conteneti più acqua e meno grassi, pur essendo anch'essi combustibili, prendono fuoco con meno facilità. Sulla griglia una bistecca brucia con difficoltà, mentre le costine di maiale (piccole, allungate e molto grasse) prendono fuoco in un lampo. E far bruciare melanzane e zucchine (costituite quasi totalmente da acqua e senza grasso) è un'impresa.
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