"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

giovedì 16 ottobre 2008

BAMBINI: IMPARARE A MANGIARE

Mi scuserete se i miei argomenti riguardano spesso i bambini !
Ma sempre di più un bambino sano sarà un adulto sano.
Troppo spesso quando vado a fare la spesa trovo cose che non mi piacciono e che invece mia figlia ne va pazza.
Troppo spesso sento che lei ripete le parole di pubblicità "ingannevoli".
Troppo spesso le sue richieste sono di cibi che io detesto e che faccio fatica a non farle mangiare.
Troppo spesso c'è chi gliele compra di nascosto credendo di fare il suo bene.
Come Responsabile della Mensa Scolastica Cittadina ho notato, negli anni e nei miei controlli alle scuole, alcune cose gratificanti altre meno.

Una sana e corretta alimentazione è essenziale per mantenersi in buona salute e non esporsi al rischio di malattie anche gravi. Mangiare bene è importante a tutte le età, ma in particolare per i bambini, che devono crescere sani e acquisire buone abitudini alimentari. A mangiare si impara, prima di tutto in famiglia poi a scuola. La mensa deve essere per i bambini un momento di apprendimento pari alla lezione in aula. La scuola deve fare di più. Non sempre i menù sono equilibrati (i dessert andrebbero esclusi, spesso c'è troppa carne o troppe patate). Ma anche quando sono ben formulati, buona parte ( frutta e verdura in testa) resta nel piatto e finisce nella spazzatura. Oltre ad essere uno spreco economicamente rilevante ed eticamente inaccettabile, gli avanzi danno la misura di quanto una buona teoria dovrebbe essere seguita da una buona messa in pratica. In prima linea ci sono gli insegnanti, che dovrebbero rimanere accanto agli alunni anche nella pausa pranzo, mangiare con loro e continuare nella loro funzione educativa. Speriamo che le riforme in corso non mettano a repentaglio questa presenza. Poi è essenziale che i dietologi che formulano i menù della mensa coinvolgano attivamente i genitori, proponendo equilibrate diete giornaliere e settimanali da seguire anche a casa (dove si consuma il maggior numero di pasti). Resta sottinteso che i genitori dovrebbero essere collaborativi, perchè a loro è affidato il compito più importante e assiduo: sono loro a determinare le abitudini alimentari dei loro figli.
Solo così sarà possibile contrastare un bombardamento pubblicitario rivolto ai bambini, i soggetti più facili da suggestionare, che li induce a chiedere prodotti poco sani (patatine, merendine e bibite), ricchi di zucchero, grassi e sale, i principali responsabili di sovrappeso e obesità e di tutti i rischi che ne conseguono: malatie cardiovascolari, colesterolo alto, ipertensione, diabete, tumori.
Ma dare anche ai genitori una strada da seguire,perchè è molto più facile dire di sì che dire un no....molto molto meno faticoso!!!!!

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