"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

mercoledì 1 ottobre 2008

I PREPARATI PER L'USO

Stamattina il caro Indi mi ha fatto un dolce rimprovero, ricordandomi che ancora non avevo parlato delle varie forme sotto cui si presentano le varie erbe in commercio, ma soprattutto in quali forme noi le dobbiamo usare a seconda del problema.

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- Per la conservazione del liquido, soltanto ed esclusivamente il vetro.
- Le tisane vanno preparate di volta in volta e consumate subito.
- Per alcuni preparazioni non si dovrebbe usare mai pentole in metallo ,meglio se di smalto.

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INFUSO
E' il procedimento classico con cui si prepara il tè. Ha principi attivi volatili per cui la bevanda è da consumare al più presto.
Versare acqua bollente su fiori, radici, foglie o altre parti della pianta, e lasciar riposare (la tisana è indicata per erbe delicate o fiori).
Il recipiente deve essere di ceramica o terracotta. Il tempo di infusione, pochi minuti è variabile (e di volta in volta indicato).

DECOTTO
Mettere l'erba in acqua fredda, in un recipiente chiuso e portarla ad ebollizione per qualche minuto. Colare il liquido, spremendo leggermente il vegetale. Si può addolcire col miele.

MACERATO
Lasciar riposare a lungo le parti attive della pianta in un liquido fresco o freddo (non in frigo). Se in acqua, al massimo mezza giornata (altrimenti si sviluppano batteri). Se in alcool (vino bianco o rosso, acquavite a 45 gradi, sidro, birra) fino a 15 giorni. Filtrare. Non scaldare MAI.

GARGARISMI
Un bicchierino della preparazione con erbe, in mezzo litro d'acqua bollente. Non deve essere inghiottito.

BAGNI
Trattamento per osmosi, fenomeno chimico mediante il quale i principi attivi penetrano attraverso l'epidermide, anche più rapidamente che se presi per via interna. Le parti più ricettive sono le mani e i piedi; solo in particolari casi, ricorrere al bagno completo. Per un bagno alle mani o per un pediluvio: far bollire due litri d'acqua. Lasciar riposare cinque minuti, quindi aggiungere le erbe. Lasciar macerare al riparo dalla polvere per 4-5 ore. Al momento di fare il lavaggio far bollire altri due litri di acqua, lasciar riposare per cinque minuti quindi aggiungere la preparazione di base. Effettuare il bagno possibilmente la mattina appena alzati, oppure la sera prima di cena, per almeno 8 minuti. Il liquido deve essere il più caldo possibile, ma non bollente. Va ripetuto per 8 giorni, salvo che non se ne abbia bisogno prima.

IMPACCO
Grosso strato di garza, ovatta, pezzuola, ... imbevuto di un preparato (decotto, infuso, tisana ) che si applica direttamente sulla arte da curare, per 5-10 minuti, come il cataplasma.

CATAPLASMA
Noto anche come "impiastro", per uso esterno: va applicato infatti a diretto contatto con la pelle, per qualche minuto. Contrariamente a quanto si crede, e i meno giovani ricorderanno, la temperatura non deve essere elevata; infatti dai 50 gradi in su le erbe perdono la maggior parte delle qualità.

COMPRESSA
Impacco con prodotto meno concentrato e ad azione più lenta.

ENTEROCLISMA
E il vecchio ma sempre valido clistere, purgativo oppure astringente.

(pensate ho trovato queste indicazioni in un vecchio opuscolo del giornale Il Tirreno! molto più chiare e semplici di tanti libri)

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