"... Nessuno può rivelarvi alcunché se non ciò che già giace semi-addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante che cammina all'ombra del tempio, tra i suoi seguaci, non dà la sua saggezza ma piuttosto la sua fede e il suo amore. S'egli è davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza, ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra stessa mente...

(Khalil Gibran)

venerdì 10 ottobre 2008

UOVA: PEDIATRA CI COVA

Qualche tempo fa non è passata inosservata la pubblicità dell'uovo "benedetto" dai pediatri. L'uovo Ovito è stato spacciato come l'"unico uovo approvato dalla Federazione Italiana Medici Pediatri". Il messaggio era chiaramente rivolto alle mamme. Un po' meno chiare, invece, le caratteristiche che dovevano rendere questo prodotto più adatto ai bambini rispetto ad altri: l'alimentazione vegetale,l'assenza di OGM e coloranti nei mangimi, l'origine italiana delle uova sono, infatti, le caratteristiche di prodotti analoghi. Nella nota in piccolo si garantisce la consegna entro 48 ore dalla raccolta: l'uovo, dunque, è fresco, ma non automaticamente consigliabile all'alimentazione del bambino. Il motivo per cui l'uovo viene dato ai bambini è un altro: questo alimento è una fonte di importante di proteine "nobili", alternativa della carne. Nulla a che vedere con il tempo trascorso dalla raccolta delle uova o con l'alimentazione delle galline che le hanno depositate. I primi a scagliarsi contro questa pubblicità sono stati i veterinari pubblici (Sivemap), garanti della qualità igienico-santaria delle uova(e non solo) commercializzate nel nostro Paese. Spalle al muro, la Federazione medici pediatri ha ammesso che il messaggio pubblicitario può essere fuorviante.
L'uovo è solo l'ultimo di una lunga serie di prodotti(lo spazzolino, l'acqua minerale o il sapone per l'igiene intima?) sponsorizzati da organismi o associazioni che dovrebbero invece essere super partes. Si tratta solo di pubblicità a limite dell'ingannevole, che mette in mostra una tendenza pericolosa: quella di assegnare bollini di qualità da parte delle associazioni di categoria più per ragioni economiche che per una reale attribuzione di merito a un determinato prodotto.
DICIAMOLO SPESSO QUINDI a tutti i consumatori

NON FATEVI ABBAGLIARE DAI FACILI CLAIM
Altroconsumo-Aprile 2008-N.214

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