FA CATTIVA PUBBLICITA'
Un messaggio diseducativo
Una pubblicità tragressiva, per di più rivolta ai giovani, promuove una bevanda oggi proibita in alcuni Paesi europei per i suoi effetti sulla salute. E anche i vantaggi sono assai dubbi.
"Più che svegli", declama la pubblicità di Red Bull: "una marcia in più in una lattina...durante le nottate di studio" e addirittura "perchè affrontare una lenta e faticosa ascesa professionale quando Red Bull ti mette le ali per raggiungere la vetta"?
Tralasciamo pure l'aspetto educativo, evitando di commentare quanto si possa considerare corretto un messaggio- per di più rivolto propri ai più giovani- che in pratica si propone di ricorrere a una sostanza, per vivere al di sopra delle proprie forze.
Limitiamoci all'aspetto salute: le caratteristiche vantate da Red Bull e da altre bevande simili sono dovute principalmente alla presenza di una sostanza molto comune, la caffeina, in dose notevole. Una lattina di Red Bull ne contiene circa il doppio rispetto ad una tazzina di caffè: proprio a causa di questo elevato tenore di caffeina (oltre a dubbi anche su alcuni ingredienti, la taurina e il glucuronolattone) Red Bull è stata recentemente vietata in Danimarca, Norvegia e Francia. La caffeina, se assunta in eccesso (più dell'equivalente di tre tazze di caffè ), può provocare effetti indesiderati, in particolare innalzamenti di pressione e aumento del rischio di infarto e ictus. Ma anche i vantaggi promessi, cioè migliorare la performance, sono tutt'altro che certi: come ha confermato un nostro studio europeo ST 51, agosto 2004), in realtà gli effetti della caffeina- che dà dipendenza- si manifestano solo dopo un periodo in cui non la si assume; la sensazione di essere più svegli sarebbe solo il frutto del venire meno degli effetti negativi dell'astinenza. Tutti i buoni motivi per bocciare la pubblicità del Red Bull e sconsigliarne il consumo abituale.
(TEST SALUTE- Altroconsumo - Aprile 2008 N.214)
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